Riso e Rose: cala il sipario sulla 19esima edizione

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Se il meteo ha messo a dura prova i sindaci e gli organizzatori di questa diciannovesima edizione di Riso e Rose in Monferrato, il risultato è che nella difficoltà sono emerse le capacità organizzative e la determinata volontà di un territorio che ha confermato, nonostante tre week end che non hanno regalato un solo giorno di sole, grande vitalità e spirito di gruppo. Alcuni comuni hanno dovuto posporre o annullare del tutto gli appuntamenti in programma, altri, sono riusciti a salvare le parti indoor o, come nel caso di Coniolo Fiori, hanno scelto di resistere comunque, confidando in quelli che per fortuna sono stati spiragli di tregua meteo.

E, forse, ancor più a causa di questo, il dato che emerge è che gli amministratori dei comuni coinvolti sono compatti nel dare un riscontro a note positive rispetto ad alcuni elementi: la solidità della relazione tra i comuni (in cui ogni evento promuove tutti gli altri), la scelta di delimitare in tre weekend la durata per non inserirsi nei tempi delle elezioni amministrative, la consapevolezza della coincidenza dell’evento con il momento della confluenza dei soci di Mondo nell’Atl, con i conseguenti sovraccarichi di lavoro legati agli aspetti organizzativi e burocratici e al contempo l’apprezzamento per l’evidente e dichiarato impegno che Alexala ha posto, non solo nel presidiare la continuità dell’evento clou primaverile del Monferrato, ma anzi di alzare il tiro dal punto di vista della promozione, usando Riso e Rose come splendido pretesto per parlare del territorio anche oltre ai confini temporali dell’evento stesso.

Del resto alcuni degli elementi protagonisti della manifestazione, come le mostre di Morbelli e Carlo Vidua al museo di Casale Monferrato o l’apertura degli infernot o, ancora, quella della casa di Morbelli alla Colma di Rosignano – e sono solo alcuni esempi – restano per molti mesi ancora elemento catalizzatore alla visita: degli eventi stessi certamente, ma anche evidentemente, di tutto il territorio.

Il Presidente di Alexala Pierluigi Prati, presente alla maggior parte delle inaugurazioni, ha potuto confrontarsi direttamente con il sentire dei sindaci e degli organizzatori e ne fa sintesi, unendo il suo pensiero così: “Gli ottimi risultati che la stampa nazionale ci ha attribuito (oltre cinquanta articoli sui principali media e radio del paese), sono la miglior conferma di quella che sin dall’inizio ho detto essere la ferma volontà di Alexala, ovvero, seppure in un momento complicato e stringente rispetto ai tempi tecnici del passaggio di consegne da Mondo alla nostra Atl, di presidiare il lavoro e la storia di cui il territorio è portatore: l’esperienza di Riso e Rose è stato il primo momento operativo di lavoro insieme, che considero solo il punto di avvìo di un percorso – sottolineo- condiviso, come del resto è stato ogni singolo passaggio di lavoro su questa manifestazione”.
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E prosegue: “Desidero ringraziare non in modo retorico ma davvero autentico e sentito, i sindaci, gli amministratori e i loro collaboratori, per averci aiutato in un delicato momento di passaggio di testimone e nella non facile acquisizione di tutti gli elementi procedurali per il coordinamento del lavoro: per il prossimo anno avremo dalla nostra i tempi tecnici per costruire insieme il percorso e i contenuti di un evento che è uno dei portabandiera del brand Monferrato, seppure – e ancora condivido le annotazioni che alcuni sindaci mi hanno fatto – con la consapevolezza della opportunità di apporre eventuali elementi nuovi e ulteriormente migliorativi alla formula, in quella che sarà l’importante ricorrenza del suo ventesimo compleanno.”

A conferma di questo, nei prossimi giorni, dopo la tornata elettorale, Alexala si incontrerà con i comuni per consegnare i risultati del lavoro di promozione e per fare il punto con uno scambio di valutazioni e considerazioni sia strategiche sia di metodo, per il proseguio del lavoro insieme. Perché, insieme agli altri territori della provincia, si consolidi un processo virtuoso di collaborazione fattiva e concreta in cui, come in un prisma, emergano i tanti valori attrattivi che abbiamo da offrire ai turisti.

 CorriereAl

Anche Daria Carmi, assessore al turismo del comune di Casale Monferrato dà la sua riflessione conclusiva: “In questi anni il Monferrato ha sperimentato moltissimo, si e messo in gioco per davvero, ha trovato il coraggio del cambiamento. Non intendo riferirmi a cambiamenti amministrativi o politici ma a cambiamenti di attitudine e di prospettive. Per quanto consumato nelle parole, il processo di costruzione in rete di progetti di territorio é il vero capitale in costruzione. Dal riconoscimento Unesco del 2014 ad oggi abbiamo cambiato passo. Bisognerà avere il coraggio di proseguire con coerenza e continuità, seminando, sapendo che la cura deve essere quotidiana e paziente ed allungando lo sguardo oltre i nostri confini storici: leggendo i segni per quello che sono, migliorando tutto ciò che e possibile. Questo Riso e Rose é stato caratterizzato da una diminuzione degli appuntamenti in favore della qualità e dalla pioggia battente ogni fine settimana di maggio: situazione non facile, ma test brillantemente superato dagli amministratori, dagli operatori e dai cittadini ed anche recepito dalla stampa che ha parlato di noi anche all’ estero. E oltre agli appuntamenti peculiarmente turistici la cultura é stata grande protagonista con proposte che inaugurate in Riso e Rose avranno tempi lunghi che consentono divulgazione, ma anche approfondimento, unendo l’ intrattenimento di qualità alla ricerca di contenuti e produzione culturale. Colgo l’ occasione per ringraziare lo staff di Mondo e quello di Alexala che hanno saputo collaborare dando continuità nel cambiamento.”