Un ‘oceano’ di persone a Tortona per Salvini: “Cambieremo davvero l’Europa”. E Molinari sul Piemonte: “Dal centro sinistra solo disastri, ma siamo pronti a ripartire”

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di Ettore Grassano

 

Una piazza così affollata per un comizio politico certamente Tortona non la vedeva da decenni. Il ‘colpo’ d’occhio che Matteo Salvini si trova davanti alle 21.27 di domenica sera, quando sale sul palco allestito nei giardini della ex Caserma Passalacqua, sede del comune, è di quelli che lasciano per un momento senza fiato anche chi, come il Capitano, certamente è ormai abituato a ‘bagni di folla’ un po’ ovunque.

Sulle note della Turandot di Giacomo Puccini, preceduto dall’intervento del Capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari (che ha già ampiamente ‘scaldato’ le migliaia di persone presenti, mettendo in particolare nel mirino “i 5 anni di nulla di Chiamparino, che ha fatto il sindaco di Torino, ignorando tutto il resto del Piemonte”), il Ministro dell’Interno di fronte alla sua gente, sceglie la strada dell’ironia, e della pacatezza. “Ma quanti siete? Non dovreste essere davanti alla tv a quest’ora, a guardare Fabio Fazio? Vuol dire che voi non siete gente perbene, con il portafoglio pieno e il rolex al polso: e magari domattina che è lunedì vi alzerete pure presto per andare a lavorare: vergogna!”.

Parte subito un grande applauso, e il coro “Matteo Matteo”. Delle preannunciate contestazioni neppure l’ombra, ma ci pensa Salvini (che indossa la felpa del raduno degli Alpini, “corpo straordinario, il servizio militare fa maturare le persone”) a ricordare che “oggi tra un comizio e l’altro in giro per il Piemonte mi sono fermato mezz’ora per collegarmi con la trasmissione Rai della Annunziata. Vi giuro, ci ho provato a parlare di cose concrete, le tasse, il lavoro, la sicurezza: i temi che interessano, e preoccupano, gli italiani del 2019. Ma niente, la conduttrice era interessata solo al fatto che ogni tanto mi affaccio a qualche balcone: come Mussolini, e come tanti milioni di italiani che, per fortuna, ragionano con la loro testa, e sanno che il fascismo è argomento da libri di storia”.

Poi il Ministro dell’Interno racconta dei traguardi raggiunti in questi mesi dalla Lega al Governo, dalla flat tax per le partite iva, “che l’anno prossimo amplieremo, con l’obiettivo di ridurre le tasse a tutti, cittadini e imprese”, a quota cento, “promessa mantenuta grazie alla quale un milione e mezzo di sessantenni fiaccati da una vita di lavoro può ora scegliere di godersi la pensione, liberando così posti di lavoro per i giovani”.

Salvini ribadisce poi che ‘gli immigrati clandestini non entreranno mai più in Italia, finchè sarò Ministro: gli sbarchi sono calati di oltre il 90%, e abbiamo fermato il business che girava attorno allo sfruttamento di questi disperati”, mentre “dobbiamo assolutamente raddoppiare le pensioni sociali, gli italiani poveri sono troppi, e vanno sostenuti loro, prima di pensare a tutto il resto del mondo”.

La sfida alle porte, ricorda Salvini, è davvero epocale: “Fra 2 settimane abbiamo la possibilità, tutti insieme, di cambiare davvero l’Europa, e di ridare voce e dignità alle persone comuni. Per la prima volta è l’Italia, con la Lega, a fare da capofila ad un movimento continentale, che non vuole cancellare l’Unione Europea, ma la cambierà profondamente dall’interno: sosteneteci, tutti insieme ce la faremo”.

Prima dell’intervento di Salvini, è stato Riccardo Molinari, “capogruppo della Lega alla Camera, è vero, e segretario del Piemonte, ma prima di tutto parlamentare eletto in questa nostra splendida provincia”, a ricordare che il 26 maggio si giocherà, in parallelo a quella europea, anche l’importante partita delle elezioni regionali, e di molte comunali: “come qui a Tortona, dove con il nostro sindaco Federico Chiodi la città ripartirà, e tornerà a farsi rispettare anche a Torino”. E’ pesante il giudizio di Riccardo Molinari sul quinquennio Chiamparino: “il centrosinistra ha tutelato solo Torino, considerando tutto il resto del Piemonte serie B: sanità allo sfacelo, con tanti ospedali di fatto quasi azzerati, e qui ne sapete qualcosa. Ma anche trasporti ai minimi storici, e l’agricoltura piemontese, nostro fiore all’occhiello, lasciata languire senza supporto. Non sono stati capaci neanche di accedere in maniera adeguata ai fondi europei, ma da giugno ci rimboccheremo le maniche, per dare un futuro al Piemonte”.

Non nascondono, sia Molinari che Salvini, che gli alleati di governo su diversi temi, le opere grandi e non ad esempio, sono stati finora un freno rispetto alle intenzioni della Lega, “che crede nello sviluppo, nella necessità di creare lavoro e infrastrutture fondamentali per un paese moderno”.

E tocca ancora a Matteo Salvini, in chiusura di serata, ricordare l’importante appuntamento
di sabato pomeriggio, 18 maggio, in piazza Duomo a Milano: “venite tutti, dobbiamo essere almeno 100 mila, con tutti i nostri alleati europei, Marine Le Pen in testa, per dire con chiarezza a questa Unione Europea di tecnocrati che ha i giorni contati: dal 27 maggio il Parlamento Europeo sarà completamente diverso da oggi, e la Lega grazie a tutti voi avrà la forza per cambiare davvero in megliole regole e la vita delle persone su tanti fronti, dal lavoro alla sicurezza”.

Poi, nonostante qualche goccia di pioggia di questo maggio ‘balzano’, via libera a centinaia di selfie con il Capitano, che lunedì mattina riparte da Bergamo, in una campagna elettorale certamente faticosa, ma anche entusiasmante, in mezzo alla sua gente.