Finalmente a Roma sanno che esiste Alessandria! Sui ticket in sanità attenti alle frottole [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) “Alessandria in frantumi: l’opposizione fa l’elenco”.Facciamo un po’ di distinguo: l’unica vera opposizione in carica nell’attuale Consiglio comunale è composta dai 5 Stelle, i cui due rappresentanti sono in Consiglio per la prima volta, per cui le domande che pongono sono giustificate. Fa specie invece leggere l’elenco dell’on. Renzo Penna, che nella passata amministrazione ha avuto un ruolo importante di maggioranza per ben quattro anni (2013-2017), e che dovrebbe conoscere tutto di quella consiliatura. Vabbè il dissesto “programmato”, ma una minima manutenzione andava fatta comunque, come andava esercitato un controllo sui gestori dei nostri beni pubblici. Tale controllo era pure gratis, e per il Teatro comunale, con una Regione “amica” politicamente parlando, riuscire a ottenere un po’ di soldini non sarebbe stato impossibile. Intanto però cito: “Ma sulle condizioni di Alessandria non usa la mano leggera nemmeno Renzo Penna, che elenca i problemi attuali della città: “Il Teatro Comunale è chiuso (come il bar annesso), la Piscina Comunale non riapre, il bar Cangiassi non lo vuole nessuno e i giardini pubblici non sono curati (altro che orologio floreale!). O hanno sbagliato una volta, o qualcosa non funziona oggi“. A questo punto le mie riflessioni sono: l’on. Penna dovrebbe però spiegare cosa è stato fatto nei cinque anni dalla sua maggioranza, per cercare di consegnare a giugno 2017 alla nuova maggioranza un Teatro, una piscina, l’immobile Cangiassi, giardini curati sanati e fruibili. Più nulla che poco, direi. Chi ha fatto seccare quelle stupende rose moldave che davano un po’ di gioia, colore e profumo alla città? E il verde? La città sporca, ingombranti ad ogni isola ecologica, caditoie e tombini intasati, strade a groviera.. mi fermo qui per pietà. Ecco, l’on. Penna dovrebbe spiegare perché la sua maggioranza nel giugno 2017 ha lasciato la città in quelle condizioni, di cui oggi si lamenta. Concludo: in circa due anni, questa amministrazione con tutti i suoi limiti non ha potuto fare miracoli, senza contare la situazione bilanci, altra “tegola” che si è ritrovata, e di cui leggiamo nuovamente in questi giorni.
Voto: 2

2) A Matteo Salvini Ministro dell’Interno, motivazioni: “Decreto Salva Roma? Allora aiuti anche per Alessandria”. Per Salvini Ministro e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri “non ci sono Comuni di serie A e serie B”. Un 10 lo merita già solo per il pensiero che ha avuto, perché dal 2012 ad oggi è l’unico big nazionale ad essersi preoccupato di questa nostra povera periferia. Certamente ‘pesa’ il rapporto di stretta collaborazione fra Salvini e il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, che è alessandrino. Per fortuna, perchè di solito i nostri politici arrivati a Roma o a Bruxelles ma pure in Regione diventano “uccel di bosco”. Da sempre Roma Capitale, perennemente male amministrata, sprecona, indebitata ha il privilegio di essere ‘foraggiata’ da noi italiani, ma di questi tempi di ristrettezze anche per la Capitale “nun c’è più trippa pe’ gatti”. Con un colpo di spugna una parte del Governo nazionale vorrebbe cancellare una montagna di euro di debiti dal bilancio di Roma Capitale, trasferendo quel debito sulle spalle di tutti i cittadini italiani. Molti sindaci hanno fatto sentire il proprio dissenso ritenendo che sarebbe un modo assurdo di mortificare i Comuni, da sempre attenti a mantenere un equilibrio di bilancio cercando di non penalizzare i servizi alla propria comunità, e soprattutto un atto grave per i Comuni più virtuosi. Poi ci sono Comuni più sfortunati come Alessandria, che oltre ad essere costretta a contribuire al Fondo di Solidarietà divenendo di fatto contributrice netta dello Stato, con tutti i suoi guai in atto, ora si dovrebbe anche sobbarcare il debito di Roma. La Capitale riceve un contributo di circa 300 milioni di euro all’anno per risanare il debito, ed è già più che sufficiente. Si legge: “Cuttica su Retequattro: “Adoro Roma, ma ci siamo anche noi”. Alessandria al centro del dibattito politico nazionale”.
Roma sarà pure la capitale ma ci sono limiti. Un 10 ben meritato a Matteo Salvini, con la speranza che riesca a ‘spuntarla’ su Di Maio per Roma, e che permetta ad Alessandria di ricevere per una volta la sua porzione di “trippa per i gatti”.
Voto: 10

 

Il Servizio Sanitario Nazionale è ancora sostenibile, e come? Il sistema salute al centro di un dibattito alessandrino CorriereAl 13) Ticket sui farmaci: la buona notizia dell’abolizione a partire dall’inizio di marzo del ticket sui farmaci in tutta la Regione Piemonte, ha creato non pochi equivoci ai banchi delle tante farmacie. La notizia: “La Regione Piemonte abolisce il ticket sui farmaci”.
Leggendo in prima battuta mi sono detta: “beate le elezioni, ce ne fossero una ogni anno. Quante attenzioni, quanti benefici e vantaggi (peraltro dovuti) otterremmo noi popolino? Siamo solo a febbraio attendiamo altri doni”. In prima battuta pareva una conquista incredibile, poi la farmacista Dott.ssa Rava su Facebook scriveva: “Abolizione ticket sui farmaci: cosa cambia in realtà”.
Mi ha spinto a verificare. Nei comunicati ufficiali dei politici regionali c’è stata “forse” una forma di leggerezza nel non specificare adeguatamente cosa veniva abolito, creando confusione. Al paziente che si reca in farmacia, dal 1° marzo, viene chiesto il pagamento di una minima somma che non è il tichet regionale (si suppone fosse una tassa), ma la differenza di prezzo tra farmaco generico e quello originale ancora coperto da brevetto. A questo punto poco è cambiato, inoltre da tempo molti medicinali utili e in certi casi essenziali sono a pagamento: colliri, unguenti, pomate per varie situazioni sono diventati ‘prodotti da banco’ e non tutti se li possono permettere. Sappiamo che se accettiamo i farmaci generici o equivalenti non si paga nulla da sempre, ma sono la stessa roba? I generici hanno certamente lo stesso principio attivo, ma non è uguale identico all’originale. Le differenze possono riguardare sia la composizione che la tecnologia farmaceutica con cui il farmaco è stato prodotto, non lo dico io ma organi di informazione di settore: “La verità sul farmaco generico”.Ma c’è di più, da tempo periodicamente escono notizie di questo tipo: “Farmaci: Agenzia europea per i medicinali (EMA) sospende 300 generici, studi di bioequivalenza inaffidabili”.In conclusione: che tristezza essere considerati delle “cipie” che si ‘bevono’ tutto. Ma è colpa nostra: dovremmo stare più attenti rispetto alle questioni che ci riguardano direttamente, soprattutto nella sanità.
Voto: 3