A distanza di circa tre anni dal primo intervento delle Fiamme Gialle novesi, si sono conclusi gli accertamenti fiscali e le indagini di polizia giudiziaria per reati fallimentari, coordinate dalla Procura della Repubblica di Alessandria, nei confronti dalla U.S. Novese Calcio.
Cinque le persone indagate per i reati di occultamento/distruzione dei libri sociali obbligatori e di bancarotta fraudolenta, amministratori di diritto e di fatto succedutisi nel quadriennio 2013/2016 alla guida della società calcistica.
Le difficili condizioni economiche e finanziarie del sodalizio sportivo erano già ben note agli inizi del 2016, quando i finanzieri della Compagnia di Novi Ligure hanno effettuato l’accesso presso la sede di Piazza delle Piane e presso i locali dello Stadio Comunale, acquisendo la documentazione inerente la gestione delle ultime compagini societarie.
Nello specifico, la Guardia di Finanza, organo di polizia giudiziaria con competenze specialistiche in campo tributario, preposta a contrastare gli illeciti economico-finanziari e capace di applicare contestualmente le norme del C.P.P., ha provveduto a segnalare, alla competente Agenzia delle Entrate, la società quale “evasore totale” perché ometteva di presentare le prescritte dichiarazioni fiscali – con una correlata evasione d’imposta ammontante a circa due milioni di Euro, negli anni compresi tra il 2012 ed il 2016.
Dopo la dichiarazione di fallimento, avvenuta nel mese di novembre 2016 con sentenza del Tribunale di Alessandria, le indagini hanno permesso di contestare violazioni fiscali penalmente rilevanti (omessa presentazione delle dichiarazioni ed occultamento delle scritture contabili), nonché reati fallimentari (bancarotta fraudolenta e plurime distrazioni patrimoniali), a vario titolo commesse, per una distrazione di risorse finanziarie ammontanti a circa € 100.000,00.