Al ‘Volta’ di Alessandria “si inaugura il futuro dei ragazzi e non solo il laboratorio di chimica organica”. La svolta grazie a Solvay, Guala Dispensing e Guala Pack [Centosessantacaratteri]

di Enrico Sozzetti

 

 

«Si inaugura il futuro dei ragazzi e non solo un laboratorio». Le parole di Giorgio Laganà riassumono il valore di un investimento, superiore ai centomila euro, che va oltre la struttura fisica di un laboratorio con 24 posti di lavoro e una dotazione all’avanguardia anche dal punto di vista della sicurezza. Siamo all’istituto ‘Volta’ di Alessandria (mille studenti iscritti), una delle poche scuola della provincia dove la collaborazione sinergica fra mondo dell’istruzione e delle imprese è concreta e declinata dall’alternanza scuola-lavoro alla formazione continua, dall’esperienza del Cts (Comitato tecnico scientifico, è stato costituito nel 2011 in collaborazione con Confindustria Alessandria) al rapporto con alcune aziende alessandrine che ha permesso all’istituto di partecipare, vincendo, ad alcuni concorsi nazionali come quello delle ‘Olimpiadi dell’automazione’.

Oggi è di scena il laboratorio di chimica organica che sarà operativo dal mese di settembre. Con una velocità da fare invidia anche ai privati, come riconoscono le stesse aziende che hanno scelto di investire al ‘Volta’, la scuola ha ottenuto l’attivazione dall’anno scolastico 2017 – 2018 del nuovo indirizzo “Chimica, materiali e biotecnologie”, articolazione ‘Chimica e Materiali’, e successivamente del triennio relativo all’indirizzo con una classe prima, attualmente seconda, composta da ventidue alunni. Ma era fondamentale una dotazione tecnica ospitata al terzo piano dell’edificio di Spalto Marengo, grazie a Solvay, Guala Dispensing e Guala Pack.

«Le imprese hanno dato fiducia a questo progetto che è davvero espressione di una volontà corale del territorio di investire sul fronte dell’innovazione» commenta Maria Elena Dealessi, dirigente scolastico del ‘Volta’. Che ricorda come il nuovo indirizzo sia «nato da una riflessione congiunta tra la scuola Paolo Bessone, direttore delle risorse umane della Solvay di Spinetta Marengo. È un indirizzo che rappresenta un’occasione di crescita significativa per il tessuto aziendale e accademico dell’alessandrino. L’attivazione del corso – aggiunge – è stata inoltre sostenuta fin dagli albori sia da Confindustria Alessandria, sia dall’Università del Piemonte Orientale».

Oltre al contributo per la realizzazione del laboratorio di chimica organica, la Solvay ha fornito alla scuola anche un gascromatografo del valore di quasi trentamila euro. È uno strumento analitico di alta precisione che consente di ripartire e analizzare i componenti di una miscela. Il gascromatografo è stato collocato nel laboratorio di chimica strumentale, in fase di ultimazione. La progettualità interna del laboratorio è stata seguita in tutte le fasi da Giorgio Laganà e da Pier Giovanni Scarrone, responsabile dei laboratori Controllo, qualità e analisi dello stabilimento Solvay, mentre gli aspetti tecnici e amministrativi sono stati curati interamente dal personale interno dell’istituto. I lavori di ristrutturazione degli spazi che prima ospitavano il laboratorio linguistico (è stato trasferito in un’altra area della scuola) sono stati eseguiti dall’Ufficio tecnico della Provincia che ha la competenza della gestione del complesso.

Il laboratorio, insieme a quelli di chimica inorganica e biologia, consentirà per l’anno scolastico 2019 – 2020 il decollo del primo nuovo triennio dell’indirizzo chimico con la possibilità per gli studenti di studiare, in spazi innovativi, la chimica analitica e strumentale, la chimica organica e biochimica, le tecnologie chimiche industriali, accanto alle prove di laboratorio che rappresentano il valore aggiunto del percorso didattico. Una opportunità che affascina e stimola gli alunni come confermano Mattia Abbatescianna e Marco Sida. «Ho sempre desiderato sapere come è fatto ciò che vediamo e questo percorso di studio mi ha subito interessato. È entusiasmante anche la collaborazione con l’università e vedo come davvero la scuola creda in noi e in quello che saremo» dice Mattia. Mentre Marco, che si è iscritto al ‘Volta’ pensando di seguire informatica, dopo il primo mese è passato a chimica «grazie ai docenti che mi hanno appassionato».

Il gioco di squadra è quanto mai fondamentale. Lo ribadisce più volte Maria Elena Dealessi anche durante la presentazione del laboratorio di fronte agli amministratori provinciali e comunali. Una collaborazione costante che si traduce nei ripetuti ringraziamenti, «con stima e riconoscenza», a Stefano Bigini, precedente direttore della Solvay di Spinetta Marengo, e all’attuale direttore Andrea Diotto, a Piergiacomo Guala per la Guala Dispensing e a Roberto Guala per la Guala Pack, ma «anche a tutti i rispettivi collaboratori e tecnici che hanno supportato la scuola senza soluzione di continuità in ogni fase del progetto».

Per il ‘Volta’ le novità, sul piano delle dotazioni tecnologiche, non sono finite. L’istituto si è classificato fra le prime dieci scuole selezionate dal progetto di informazione e divulgazione scientifica ‘Green – Labs’ del Consiglio nazionale dei Chimici e approvato dal ministero dell’istruzione. L’istituto alessandrino ha ricevuto in dotazione un biodigestore anaerobico didattico destinato al laboratorio di chimica strumentale.

A margine della presentazione arrivano anche le parole di Andrea Diotto che oltre ad apprezzare il lavoro che è «la testimonianza della passione e della determinazione del mondo della scuola» annuncia che la Solvay «continua ad assumere, in questo periodo abbiamo delle posizioni aperte per periti, e speriamo che presto qualche studente del ‘Volta’ venga a bussare al nostro cancello. Che troverà aperto».