Barberis (Orafi Confindustria): “BaselWorld deludente, servono nuove modalità commerciali dei beni di lusso”

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Ha deluso le attese delle imprese valenzane il Salone elvetico di orologeria e gioielleria BaselWorld che si è concluso il 26 marzo.

Indicazioni non positive sono state espresse dalle imprese del Distretto di Valenza che hanno partecipato. Si sottolinea come la riduzione dei padiglioni espositivi ed il conseguente vistoso calo degli espositori abbiano certamente concorso alla evidente diminuzione dei buyers internazionali in visita generando un quadro a consuntivo che, salvo casi particolari, pone in seria discussione le partecipazioni future, nonostante l’annunciato avvicinamento delle date di effettuazione di BaselWorld al Salone Internazionale di Alta Orologeria di Ginevra a partire dal 2020.

Un bilancio generalmente insoddisfacente nonostante gli investimenti significativi per presentare le nuove collezioni e per rafforzare l’immagine delle aziende sui mercati internazionali, e che rende sempre più attuale la necessità di interrogarsi sull’efficacia dello strumento fieristico e di avviare un confronto sulle nuove modalità di commercializzazione dei beni di lusso.

“Come tutti colleghi espositori – commenta Francesco Barberis, Presidente del Gruppo Aziende Orafe Valenzane di Confindustria Alessandria – ho affrontato BaselWorld con il massimo impegno senza lesinare investimenti commisurati agli obiettivi della mia azienda. Seppur con aspettative contenute, auspicavo maggiore presenza di clientela ed opportunità per avviare nuovi contatti ed ipotesi di commercializzazione.
Al di là degli esiti di BaselWorld e delle scelte che farà la mia azienda, non credo che le partecipazioni fieristiche internazionali vadano abbandonate totalmente.
Sono però convinto che sia indispensabile riflettere sul cambiamento in atto dei costumi e delle abitudini dei consumatori, ed interrogarci, ad esempio, su come affrontare i nuovi canali di distribuzione volti a favorire la competitività delle nostre imprese”.