Enrico Flamini al Ciampini Boccardo per studiare Marte

Il penultimo appuntamento con l’esplorazione scientifica dello spazio sarà martedì 26 marzo alle ore 14.30 presso l’aula rossa dell’IIS Ciampini Boccardo, con un altro ospite di grande rilievo: Enrico Flamini planetologo e Chief Scientist dell’Agenzia Spaziale Italiana, Program Manager di molte missioni scientifiche tra cui Cassini-Huygens, missione congiunta NASA-ESA-ASI.

Un professionista che ha alle spalle una lunga carriera professionale, è professore a contratto del corso di “Solar System Exploration”, presso il Dipartimento di Geologia ed Ingegneria dell’Università di Chieti-Pescara e rappresentante italiano in molti “board” internazionali di scienza ed esplorazione, tra cui lo Science Programme Committee e Earth Observation Program Board dell’ESA.
Nel 2001 ha ricevuto la Medaglia d’oro della NASA per “ Exceptional Public Service”. Nel 2016 è stato insignito dell’onorificenza di Officier de l’Ordre du Merit della Repubblica Francese. Vanta numerosi premi internazionali tra cui: la “Laurel 1997” da parte di Aviation Week&Space Technology”, “Laurel 2006” come Team di Successo da parte dell’International Academy of Astronautics. Ha prodotto oltre 100 pubblicazioni scientifiche e di divulgazione scientifica. La IAU ha dato il suo nome all’asteroide 18099-Flamini.

Enrico Flamini si presenterà agli studenti del Ciampini Boccardo e a tutti gli interessati, come responsabile per l’Asi, direttore dell’esperimento “Marsis”, che ha portato alla recente scoperta di un lago salato sotto la superficie di Marte. Un rilevamento suscettibile di varie implicazioni, che ci porta a confermare l’idea che la presenza dell’acqua sui pianeti rocciosi sia presente da moltissimi anni e non sia legata al passaggio delle comete. L’acqua liquida in una zona così protetta da radiazioni, inoltre, costituisce una nicchia dove la vita potrebbe svilupparsi, come avviene sotto i ghiacciai antartici sulla Terra, dove troviamo forme di vita molto diverse da quelle a cui siamo abituati, ad esempio batteri vecchi centoquarantamila anni.

Un invito a studiare e scoprire fenomeni ancora poco conosciuti ci giunge da Flamini, un messaggio ai giovani, un monito a studiare lo spazio. L’esplorazione spaziale del resto ha una storia brevissima, di soli cinquant’anni. Cinquant’anni dopo i voli dei fratelli Wright, la possibilità di un volo intercontinentale era ancora ben lungi dall’essere realtà, invece oggi la possibilità di fare esplorazioni spaziali è un sogno avverato.