Brondelli (Confragricoltura) al Parlamento Europeo sui grandi carnivori: “Servono misure drastiche a tutela dell’agricoltura”

Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria e membro della giunta di Confagricoltura nazionale, ha partecipato come relatore alla Tavola rotonda sui grandi carnivori, svoltasi il 18 marzo al Parlamento europeo, organizzata dal Copa e dalla Cogeca e moderata dal Segretario Generale, Pekka Pesonen.

Alla presenza del ministro dell’agricoltura rumeno ed attuale presidente del Consiglio dei Ministri UE, Petre Daea, del ministro dell’agricoltura finlandese, prossimo presidente del Consiglio UE, Jari Leppä, degli europarlamentari Marijana Petir, Maria Gabriela Zoana, Clara Aguilera García, Elsi Katainen ed Eric Andrieu, la tavola rotonda ha trattato il tema della gestione e coesistenza tra grandi carnivori ed agricoltura.
Inoltre, in aula era presente anche l’eurodeputato piemontese Alberto Cirio.

Il problema dell’aumento della presenza dei grandi carnivori nei territori europei è stato sollevato da tutti i partecipanti. Secondo la presidente del gruppo di lavoro ovini del COPA-COGECA, la francese Michele Boudoin, i lupi sono aumentati del 20% all’anno negli ultimi due anni con spese per l’introduzione di misure di protezione da parte degli agricoltori, pari a 23 milioni di euro all’anno per la sola Francia.

Particolarmente sentito Il problema anche in Finlandia, secondo il ministro Leppa, dove oltre ai lupi vi sono anche le linci e gli orsi che attaccano gli allevamenti. Per questo il ministro ha chiesto che sia lasciata, agli Stati membri, la massima flessibilità nella gestione della coesistenza.

I lupi sono un grosso problema anche in Croazia, Austria ed in Spagna dove, nella sola regione delle Asturie, l’anno scorso, sono stati uccisi circa 4000 animali e dove gli allevatori hanno sempre più paura a restare nei pascoli creando così gravi danni alla biodiversità ed all’ambiente. Secondo l’eurodeputata Clara Aguilera, ormai sono gli allevatori ad essere in via d’estinzione, non i lupi. Serve una politica di contenimento ed una modifica della direttiva Habitat, che regola la gestione dei grandi carnivori.

Luca Brondelli di Brondello ha sottolineato come la sostenibilità economica sia legata alla sostenibilità ambientale: “La presenza degli allevatori è fondamentale per l’ambiente e la biodiversità. Gli allevatori, per paura degli attacchi dei lupi, si concentrano solo in talune zone, ciò a danno della biodiversità dei pascoli”.
“Inoltre – ha sottolineato Brondelli – tutela della biodiversità significa anche tutela degli animali che sono in grave pericolo per i continui attacchi dei lupi. Uno spostamento dei lupi dall’allegato IV all’allegato V della direttiva Habitat, potrebbe consentire di migliorare l’equilibrio tra le varie specie”.

“Confagricoltura ha chiesto al ministero italiano, la definizione di un piano nazionale di gestione dei lupi, ma l’Unione deve rivedere le proprie norme per permettere agli agricoltori di continuare serenamente le proprie attività senza temere continui attacchi, che non solo provocano danni economici, ma seminano paura e panico tra gli abitanti delle zone rurali” ha continuato Brondelli.

Brondelli ha evidenziato anche il grave problema della popolazione di cinghiali che scendono a valle, per scappare da una popolazione sempre più massiccia di lupi, creando, anch’essi, gravi danni.

Il problema dei cinghiali è stato sollevato anche dal Presidente Daea che ha ribadito come questi animali siano, non solo pericolosi, ma anche portatori di epizoozie come la Peste Suina Africana.

L’evento si è concluso con un intervento dell’On. Andrieu che ha ribadito la necessità di un equilibrio: non bisogna opporre agricoltore ad ambiente o agricoltori e lupi, ma cercare sistemi di coesistenza. La scomparsa della pastorizia porterebbe ad un depauperamento ambientale e di biodiversità oltre che ad un danno economico, così come la scomparsa dei lupi.

Il segretario Generale Pekka Pesonen ha infine sottolineato la necessità del coinvolgimento degli agricoltori nella definizione delle politiche UE anche ambientali.