Elezioni Regionali in Piemonte: la mappa degli alessandrini in campo

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di Ettore Grassano

 

Ufficialmente la campagna elettorale non è ancora cominciata, ma basta dare un’occhiata ai media locali, cartacei e on line, per capire che i primi candidati si sono già ‘esposti’ ufficialmente, e gli altri stanno affilando le armi.

Le elezioni regionali in Piemonte si terranno domenica 26 maggio, in un election day che comprende anche le Europee, e numerose comunali: a casa nostra tra gli altri anche 4 centri zona, ossia Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona e Ovada. Ma ne parleremo a parte.

Oggi focus sulla Regione Piemonte, e in particolare sui candidati alessandrini, già ufficiali oppure altamente probabili.

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Come si vota

Le elezioni piemontesi si svolgeranno in una sola giornata (domenica 26 maggio dalle 7 alle 23), turno unico senza ballottaggio: il candidato che prende anche un solo voto in più degli altri viene eletto Presidente della Regione.

Si eleggono 50 consiglieri (51 con il Presidente), con sistema di voto proporzionale (40 seggi su collegi provinciali) con correzione maggioritario: il famoso e ambito ‘listino’, ossia 10 seggi assegnati come ‘premio di governabilità’ al vincitore.

La soglia di sbarramento è del 3%, ed è previsto il voto disgiunto.

I candidati alla Presidenza

I candidati alla Presidenza della Regione ad oggi risultano quattro, anche se naturalmente non si escludono possibili novità nelle prossime settimane.

Il centro sinistra, dopo un intero inverno di riflessioni, confronti e ‘mal di pancia’, ha convinto Sergio Chiamparino a riprovarci. Una ‘mission impossible’, se si dovesse far riferimento alla quasi totalità dei sondaggi, che danno il centro destra con un consenso praticamente doppio rispetto al centro sinistra (e i 5 Stelle intorno al 20%), ma attenzione: la partita vera è solo quella che si gioca il 26 maggio, e il Presidente uscente è persona capace e saggia: sta cercando di costruire un’alleanza ampia, con una forte (vera o posticcia, conta solo il risultato) connotazione civica, in cui il marchio ‘debole’ del PD non sarà così centrale, e in cui la connotazione del ‘sì’ allo sviluppo, alla crescita, alle grandi opere cercherà di far recuperare terreno in campagna elettorale. Pesa però, certamente, il fatto che l’ultimo quinquennio a ‘traino’ Chiamparino e centro sinistra sia coinciso con una profonda crisi economica per tutta la regione, accompagnata da una logica assolutamente ‘torinocentrica’ negli investimenti, o meglio nei tagli agli investimenti pubblici. E’ fuori dalle mura di Torino e della città metropolitana che il centro sinistra rischia i minimi storici di consenso.

Sull’altro fronte, quello di centro destra, continua da mesi il ping-pong: Cirio sì, Cirio forse, o forse invece un candidato civico ‘trasversale’, che arrivi dal mondo dell’impresa e della società civile. Si parla insistentemente dell’imprenditore Paolo Damilano. Probabile che, a questo punto, qualsiasi decisione slitti al post Basilicata, dove si vota per le regionali il 24 marzo. A fine marzo insomma dovremmo sapere se il centro destra piemontese si presenterà compatto con la candidatura dell’europaralmentare uscente di Forza Italia Alberto Cirio, o se saranno possibili altri scenari.

Chi ha già invece da tempo sciolto gli indugi è il Movimento 5 Stelle: ufficiale da mesi la candidatura dell’attuale consigliere regionale Giorgio Bertola, scelto on line dagli iscritti.

Quarto candidato ufficiale alla poltrona di Governatore del Piemonte è Valter Boero. Docente universitario, ex consigliere comunale a Torino e presidente regionale del Movimento per la Vita, correrà per il Popolo della Famiglia.

Quali alessandrini nel prossimo Consiglio Regionale?

Partiamo dagli uscenti, che sono quattro:

Domenico Ravetti (Pd, per tre anni presidente della Commissione Sanità, attualmente capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Lascaris)

Walter Ottria (eletto 5 anni con il Partito Democratico, poi ha aderito a Leu)

Luca Rossi (Forza Italia, entrato in consiglio un anno fa, in sostituzione di Massimo Berutti, eletto senatore nel marzo 2018)

Paolo Mighetti (Movimento 5 Stelle).

I primi tre dovrebbero riprovarci, Mighetti non risulta fra i quattro candidati alessandrini già individuati dal Movimento 5 Stelle. Potrebbe esserci per lui un posto nel listino?

A proposito di ‘listino’: vale la pena constatare come, 5 anni fa, Chiamparino non ritenne opportuno inserire nessun alessandrino fra i ‘magnifici 10’ eletti a suo sostegno ‘maggioritario’. Così come, per la prima volta dal 1970, la provincia di Alessandria dal 2014 al 2019 non ha potuto contare su nessun assessore in giunta regionale. A proposito di marginalità politica.

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Centro sinistra: Ravetti versus Filippi, ma attenti a Titti Palazzetti

Da mesi tra gli addetti ai lavori si dice: il centro sinistra ad Alessandria consigliere ne farà uno solo, e sarà scontro ‘secco’ tra Mimmo Ravetti e Paolo Filippi. Vero o falso? Lo scopriremo presto: Ravetti, presidente del gruppo Pd in Regione, ha già cominciato la campagna elettorale sui giornali e con i manifesti. L’ex Presidente della Provincia Filippi non ha ancora ufficializzato nulla (anche perchè la presentazione ufficiale dei 4 candidati spetta al Partito Democratico), però che stia abilmente costruendo la sua rete lo sanno tutti.

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Chi saranno gli altri candidati del Pd nell’alessandrino?  Si parla da tempo di Simone Tedeschi, assessore al Bilancio della giunta Muliere a Novi Ligure. Ma la vera novità di questi giorni è la vicenda di Titti Palazzetti, sindaco uscente di Casale Monferrato. La professoressa non ha per nulla gradito la decisione del Partito Democratico casalese (segretario cittadino Paolo Filippi) di puntare, per la corsa a sindaco, su Luca Gioanola, di fatto bocciando il quinquennio che va a concludersi. Titti Palazzetti nel suo sfogo utilizza parole forti. Deciderà a questo punto di candidarsi alle regionali? E lo farà in una lista civica a sostegno di Chiamparino, o cercherà invece di combattere la sua battaglia all’interno della ‘quartina’ del Partito Democratico, a possibile discapito di altri candidati? Partita aperta, tensione palpabile.

Ma il centro sinistra non sarà solo Pd, quest’anno più che mai. Spazio alle liste civiche, alle alleanze che guardano al centro, ma pure a sinistra.

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Certamente ci saranno almeno altre due liste. Quella di Leu, in cui la presenza di Walter Ottria appare scontata, e la lista Chiamparino Piemonte del Sì, a cui non è mistero che stia lavorando l’ex sindaco di Alessandria Felice Borgoglio. Che conferma: “Al centro sinistra serve una seconda gamba, se si vuole lavorare su una prospettiva di rilancio, che guardi alle prossime Politiche”. Sui 4 candidati alle Regionali non si sbottona, ma conferma: “Saranno quattro nomi di qualità, che copriranno tutta la provincia”. Ad esempio Titti Palazzetti a Casale Monferrato?

Centro destra: la Lega vola, gli alleati rilanciano

Pur con il punto interrogativo sul nome del candidato Presidente, il centro destra è un cantiere in grande fermento.

La Lega, in particolare, viene accreditata in tutti i sondaggi di un consenso forte, in costante crescita. Riccardo Molinari, coordinatore nazionale piemontese, e capogruppo della Lega alla Camera, sta valutando con attenzione, insieme al gruppo dirigente alessandrino, i nomi della ‘quartina’ locale, e certamente gli aspiranti non mancano.

Sicuramente sarà candidato Daniele Poggio, segretario provinciale del Carroccio che nella sua recente intervista su CorriereAl ridadisce la necessità di portare in Regione Piemonte la voce del territorio alessandrino. Poggio, vera ‘anima’ della festa della Lega di Capriata d’Orba, di cui è sindaco uscente, è in pole position per un incarico come assessore, in caso di vittoria del centro destra.

Ma la Lega in provincia di Alessandria, secondo i sondaggi, consiglieri regionali potrebbe eleggerne certamente due. Per cui diventa interessante capire, nelle prossime settimane, chi saranno gli altri candidati. Si parla di Marco Protopapa, capogruppo in consiglio comunale ad Acqui Terme, e poi di altre due figure tutte da individuare: sicuramente almeno una donna.

Il quadro dei candidati appare invece già definito in Forza Italia, che dovrebbe schierare il consigliere regionale uscente Luca Rossi (valenzano), il presidente della Provincia e sindaco di Cassine Gianfranco Baldi, il vice sindaco di Alessandria Davide Buzzi Langhi e Maria Rosa Porta, consigliere comunale di Novi Ligure. Sarà lotta dura sulle preferenze, ma il vero punto interrogativo in questo caso riguarda il risultato complessivo di Forza Italia in Piemonte: i sondaggi al oggi non sembrano troppo lusinghieri.

E Fratelli d’Italia? Il coordinatore provinciale (e vice presidente della Provincia) Federico Riboldi ha il vento in poppa come candidato sindaco del centro destra a Casale Monferrato, ma anche a quanto pare le idee piuttosto chiare sui candidati alle regionali. Al momento i nomi dati per certi sono quello di Enzo Amich, sindaco di Coniolo, e di Cherima Fteita, effervescente assessore del comune di Alessandria. Ma ‘circolano’ anche altre candidature di rilievo: tra queste Claudio Prigione, figura storica della destra alessandrina, e Fabrizio Priano, oggi deus ex machina dell’Associazione Culturale Libera Mente, ma in passato protagonista per decenni della vita politica alessandrina, e anche già consigliere della Fondazione CrAl.

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Attendista, ma non certamente rinunciataria, la posizione di Gianni Barosini. L’assessore ai Lavori Pubblici e al Welfare Animale di Palazzo Rosso, figura popolarissima ad Alessandria e nei sobborghi, non nasconde le proprie ambizioni, forte del consenso del Movimento Civico SìAmo Alessandria, che conta oggi su 2 assessori e 3 consiglieri comunali. Barosini è anche coordinatore regionale Udc, per cui potrebbe a pieno titolo rappresentare un’ulteriore ‘gamba’ dell’alleanza di cento destra alle regionali. Ma non è un mistero che lo stesso Barosini abbia anche un ‘filo diretto’ con Riboldi, per cui non è possibile ad oggi escludere neppure un suo impegno diretto sul fronte di Fratelli d’Italia.

Per ‘chiudere il cerchio’ del centro destra, non è sfuggito ai più attenti negli ultimi mesi agli appassionati di politica il forte ‘attivismo’ sul nostro territorio della lista civica Piemonte nel Cuore, ideata e promossa dal consigliere regionale uscente Gian Luca Vignale e dal calasese, ex consigliere regionale, Marco Botta. Che l’ambizione di Piemonte nel Cuore sia quella di far parte dell’alleanza di centro destra appare evidente. Meno chiaro è ad oggi quanto si tratti di interesse ricambiato, o invece di innamoramento a senso unico.

Movimento 5 Stelle: qui è già tutto definito. Ora però servono i voti…

Chi invece ha già da tempo definito il panel delle candidature alle prossime regionali è il Movimento 5 Stelle. I 4 candidati (2 uomini e 2 donne) sono stati scelti con votazione on line lo scorso ottobre, e presentati ufficialmente a novembre.

Si tratta degli alessandrini Sonia Fogagnolo (di Solero) e Sean Sacco, del valenzano Gianluca Loreggia (nella foto), dell’ovadese Silvia Gambino (già candidata alle politiche di marzo 2018 all’uninominale per la Camera). I sondaggi regionali non sono ad oggi troppo lusinghieri per i 5 Stelle, ma l’ipotesi che in provincia il quarto consigliere eletto possa essere il loro è comunque assai concreta.

Gli altri

Mancano più di due mesi, e certamente, a sinistra come a destra, non mancheranno proposte alternative, che via via segnaleremo. Ad oggi però non risultano altre candidature alessandrine ufficiali.