Repetto (Fiaip): “Si torna ad investire sul mattone, e sulle riqualificazioni di qualità. Turismo ‘lievito’ anche per gli immobili: sfruttiamo il brand Monferrato!”

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di Ettore Grassano

 

“Nel 2019 ci aspettiamo una crescita di qualità: sia nelle compravendite che negli affitti la parola d’ordine è ormai la stessa, riqualificazione. Da tempo ribadiamo questo concetto che sta offrendo sempre più soddisfazione al mercato”. Franco Repetto, titolare con la figlia Alessandra (attuale Presidente del collegio Fiaip Alessandria) dell’agenzia immobiliare di via Gramsci ad Alessandria, è stato a lungo presidente provinciale Fiap, di cui tutt’ora cura comunicazione e relazioni esterne. E lo ripete da anni: investire in qualità paga, e il settore immobiliare sempre più propone una ‘selezione’ in cui a farla ‘da padrone’ non è solo il prezzo, che pure rimane fondamentale. “Il prezzo è una variabile – spiega Repetto -, che va commisurata all’immobile che si acquista, o si affitta, tanto è vero che oggi stime e valutazioni sono estremamente importanti per ottenere poi una buona mediazione per le parti. Oggi il mercato in provincia, sia pur ‘a macchie di leopardo’, si muove, e quel che emerge è la tendenza delle persone a considerare l’immobile come una forma di investimento. Del resto, conti alla mano e tenendo conto anche delle forti agevolazioni che siamo riusciti a conquistare (dopo un decennio in cui le proprietà immobiliari venivano gestite come Bancomat, tra balzelli, tasse, imposte dirette e indirette), ci sono immobili che rendono dal 5 all’8% netto rispetto al capitale investito: quali opzioni finanziarie esistono oggi, allo stesso livello di redditività?”.

Proviamo allora a farci raccontare da Franco Repetto quali sono nel dettaglio le prospettive che attendono il comparto ‘casa’ e immobili commerciali, e se esistono peculiarità alessandrine.

Presidente Repetto, il report annuale di Fiaip riferito al 2018 dice: “Case sempre più belle, e più sicure”. Il 2019 andrà nella stessa direzione?

Credo di sì: in questi giorni stiamo completando l’analisi dei dati dello scorso anno, e quel che emerge, al di là del dato numerico (circa 4.000 compravendite in provincia di Alessandria), è la tendenza a guardare di nuovo al mattone come investimento tornando a considerarlo come un settore ‘rifugio’, solido e redditizio, ovviamente a determinate condizioni.

Ossia riqualificazione dell’immobile in base alle esigenze del 2020?
Esattamente: di edilizia nuova ce n’è pochissima, per tanti fattori comprensibili: costi troppo elevati, eccessivo consumo del suolo, già molto sfruttato. Però nelle città della nostra provincia, a partire da Alessandria ma non solo, abbondano gli immobili, anche di pregio e in contesti di valore, che necessitano di forte riqualificazione, per renderli nuovamente moderni, ossia in sintonia con le esigenze di oggi. E’ un investimento? Sì, ma dal notevole valore aggiunto: sia che poi si intenda vendere, che affittare. E al contempo, in questo modo, si fa ripartire l’edilizia, da sempre una delle leve della nostra economia. Aggiungo solo un consiglio: muoversi sempre con le idee chiare, e con il supporto di consulenti qualificati. Oggi esistono davvero tante opportunità, a volte poco visibili e conosciute, che consentono di recuperare, fiscalmente, buona parte della cifra investita. Ma bisogna sapere quali strade percorrere, e dove si vuole arrivare.

A proposito di agevolazioni, gli accordi territoriali con cedolare secca sugli affitti al 10%, e sconti sull’Imu, hanno fatto muovere il mercato?
Il vero effetto su questo fronte lo verificheremo quest’anno, ( viste le novità importanti introdotte) e credo sarà significativo: gli accordi territoriali sono già operativi ad Alessandria, Tortona, Novi e Casale, ma nel corso di quest’anno speriamo di firmarli anche a Acqui Terme, Ovada e Valenza. Consideriamo che parliamo mediamente di una mensilità e mezza netta di risparmio fiscale per il proprietario, e di significative agevolazioni anche per l’affittuario. Anche perché per rientrare nei parametri previsti il padrone di casa ha tutto l’interesse a ridurre magari l’affitto di 30 o 40 euro all’anno, il che contribuisce quindi anche a calmierare il mercato. Aggiungo anche per tutti i piccoli comuni della provincia che stipulano un contratti previsti dall’accordo ci sono le agevolazioni del 25% sull’Imu e la cedolare secca al 21%. Ricordo a tutti i lettori che le agenzie immobiliare Fiaip del territorio sono a disposizione per informare nel dettaglio.

Poi ci sono gli immobili commerciali: anche lì con novità importanti….
Ce l’abbiamo fatta: dopo anni di insistenza, siamo riusciti ad ottenere che anche i locali adibiti a negozio o attività commerciale abbiano l’opzione della cedolare secca al 21%. Anche se naturalmente l’obiettivo è migliorare ancora, ottenendo anche qui magari il 10%, e gli sconti Imu. Stato e amministrazioni locali devono rendersi conto che questa è la strada giusta per riqualificare i centri storici delle nostre città, e rimettere in moto l’economia del territorio.

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A proposito di economia, altra leva formidabile ad Alessandria è la presenza dell’Università del Piemonte Orientale: il mercato immobiliare ne beneficia?
Ovviamente sì, ma si può fare di meglio, e di più. Un esercito di più 3 mila studenti, più tutto il corpo docente, più l’universo di Medicina destinato a crescere, meritano di stare al centro della progettualità cittadina. Da anni noi ribadiamo l’utilità del ‘campus diffuso’, ossia deve essere Alessandria, dal centro fino agli Orti, il campus dell’Università: parlo di immobili da riqualificare e da rendere accoglienti e adeguati alle esigenze di ragazzi di vent’anni, ma anche di un ‘sistema città’ fatto di convenzioni con negozi, ( qualcosa è stato fatto ) centri per attività creative e ricreative, e quant’altro sia necessario. Non è difficile, l’idea se applicata potrebbe davvero stimolare tutti gli attori in gioco, Università, Comune, proprietari imprenditori e studenti…


Poi c’è il turismo, Presidente Repetto: che cresce, ma forse potrebbe anche accelerare maggiormente…
Non sappiamo ancora quale sarà il nuovo nome di Alexala, ma sappiamo che la sosterremo senza indugi, perché dobbiamo imparare a fare rete. Il brand Monferrato è prezioso, e descrive un territorio ampio, che non ha nulla da invidiare alle Langhe, o alla migliore Toscana. Se non su un fronte: il marketing, ma anche la capacità di costruire un’offerta integrata. Le tante colline della nostra provincia sono un patrimonio sterminato di bellezza, di vigneti, e anche di casolari che devono essere resi accoglienti, ricettivi. Solo così i turisti stranieri, con il ‘passa parola’ della rete ma anche con quello tradizionale, saranno in grado di fermarsi non un week end ma una settimana, un mese. E in tanti casi poi di comprarsi casa, stabilendo qui il loro buen retiro estivo, o anche invernale. Insomma, c’è molto da lavorare: ma anche ancora grandi potenzialità da sviluppare.

Insomma cii sono tanti fronti aperti…
Ne siamo consapevoli. Abbiamo dedicato anni a costruire questa immagine che oggi la Fiaip ed i suoi aderenti si sono conquistati: certamente prevede tanto impegno e tanto lavoro, ma la passione per questa professione splendida della mediazione compensa sempre tutto. I numeri come per tutte le professioni sono importanti, ma mai quanto la soddisfazione dei nostri clienti, e la percezione di terzietà e di equidistanza che è per noi fondamentale.