Amag Ambiente, in un anno drastica riduzione dei rifiuti ‘fuori cassonetto’: “Ecco come abbiamo fatto. Per una città più pulita è fondamentale la collaborazione degli alessandrini”

“In un anno abbiamo triplicato le risorse, in termini di persone e ore, dedicate al ‘fuori cassonetto’: e i risultati si vedono, in centro come in periferia”. Fiorenzo Borlasta, amministratore unico di Amag Ambiente, presenta il grafico che mostra la crescita nel corso del 2018, delle ‘ore uomo’ impiegate dall’azienda del Gruppo Amag per far fronte ad uno degli ‘effetti collaterali’ più sgradevoli (proprio perchè evidenti a tutti) della raccolta rifiuti stradale, ovvero l’abbandono degli oggetti più svariati (“dalla plastica al vetro, passando per l’indifferenziato, e ogni tipo di ingombranti”) nelle adiacenze dei cassonetti, o addirittura, nel caso dei sobborghi, nei fossi o nei piazzali dei cimiteri.

“Intervenire era ed è nostro preciso dovere – sottolinea l’ing. Borlasta -, poichè il contratto di servizio di Amag Ambiente con il comune di Alessandria prevede che siano tenute in ordine le immediate adiacenze dei cassonetti stradali e delle isole ecologiche. Certamente peraltro passare dalle 487 ore di lavoro di gennaio 2018 alle 1.293 di fine anno ha comportato un aggravio dei costi, ed è giusto che i cittadini sappiano che una comunità più civile e rispettosa delle regole è anche una comunità che, in prospettiva, risparmia, e può investire risorse nel miglioramento dei servizi”.

Ma come si genera il ‘fuori cassonetto’, e qual è l’entità del problema?

“Posso fornire un dato di massima, oggetto delle nostre rilevazioni nel corso di un intero anno: gli addetti al ‘fuori cassonetto’ si trovano a dover raccogliere circa il 10% dei rifiuti indifferenziati complessivi: il che significa inserirli manualmente nei loro contenitori, oppure portarli in sede, o farli recuperare da una squadra apposita, nel caso di ingombranti molto voluminosi”.

La situazione di Alessandria fino ad alcuni mesi fa è nella memoria di tutti, anche perchè i ‘social’, strumento efficace e talora ‘impietoso’, documentarono il fenomeno dell’abbandono di rifiuti sui marciapiedi o nei fossi con centinaia di immagini, quasi sempre ‘geolocalizzate’.

Come ha fatto Amag Ambiente ad affrontare e ridimensionare drasticamente il ‘fuori cassonetto’?

“Abbiamo portato da 2 a 6 gli addetti dedicati – spiega l’amministratore unico -, il che ci consente da mesi una ‘copertura’ costante di tutto il vasto territorio comunale alessandrino, come da programma di lavoro comunicato all’Amministrazione Comunale e pubblicato sul sito web.
Non a costo zero naturalmente, poichè si tratta di un servizio che nel 2018 è costato ad Amag Ambiente diverse centinaia di migliaia di euro. Giusto portarlo avanti però: è un tassello fondamentale per garantire il decoro della città, e dei suoi sobborghi”.

Rifiuti ingombranti, come fare?

I cosiddetti ‘ingombranti’ meritano una riflessione ulteriore, e qualche informazione operativa in più. “Inaccettabile – sottolinea l’ing. Borlasta – che ci siano persone che considerano ‘normale’ liberarsi di televisori, materassi, sedie o tavoli abbandonandoli vicino ai cassonetti, o in qualsiasi altro luogo pubblico. Ovviamente si tratta di una esigua minoranza di alessandrini, ma è un fenomeno da contrastare. Da un lato occorre fare prevenzione, sensibilizzare all’educazione ambientale tutti i cittadini, a partire da bambini e ragazzi nelle scuole: e lo faremo sempre più. Dall’altro lato, su mandato dell’amministrazione comunale, stiamo mettendo a punto un sistema di video sorveglianza, rappresentato da telecamere e da ‘foto trappole’ in grado di scattare appunto una serie ravvicinata di immagini, che saranno attivate nelle zone più ‘sensibili’, da prima in centro città e a seguire nei sobborghi”.

Importante ribadire che chiunque abbia a casa propria rifiuti ingombranti di cui liberarsi può farlo sia portando gli stessi, negli orari di apertura, alla sede Amag Ambiente di Viale Michel 44 (di fianco al cimitero di Alessandria), o presso il Centro di raccolta del Quartiere Cristo, in via IV Martiri n. 133 in direzione di Casalbagliano.

E’ attivo anche il ritiro a domicilio, su prenotazione,
chiamando il numero verde 800 296096 (solo da telefonia fissa) o lo 0131 223215.

“Certamente – conclude Fiorenzo Borlasta – i tempi di attesa attuali sono 10/20 giorni, ridurli è un ulteriore obiettivo di miglioramento che ci siamo dati per il 2019”.