Molinari (Lega): “Approvata alla Camera legge sul settore caseario: primo passo per far mantenere ad Alessandria le sue quote nella Centrale del Latte”

Non nasconde la soddisfazione, Riccardo Molinari: “E’ la prima legge che porta la mia firma, e sapere che avrà un impatto molto positivo su Alessandria naturalmente mi riempie di orgoglio”: mercoledì sera alla Camera è stata approvata, in prima lettura, la legge sul lattiero caseario di cui il parlamentare alessandrino, capogruppo della Lega a Montecitorio, è primo firmatario.

“Finalmente – spiega Molinari – superiamo l’ingiustizia creata dalla legge Madia e portiamo il sistema del settore lattiero caseario verso una maggiore tutela pubblica. E’ stata approvata alla Camera, la prima lettura sulla legge sul lattiero caseario che prevede che per le quote nelle centrali del latte si deroghi a quel principio della legge Madia che imponeva il divieto per le amministrazioni pubbliche, di costituire, anche indirettamente, società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, nonché di acquisire o mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in tali società”.

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“Si tratta – prosegue il capogruppo della Lega alla Camera – di una risposta concreta agli enti locali che vogliono mantenere il loro ruolo di garanzia in una filiera importante come quella del latte. Allo stesso tempo è un forte segnale politico dopo gli anni delle liberalizzazioni forzate dei governi Monti e Pd verso gli allevatori: le nostre produzioni agricole di eccellenza hanno bisogno di più tutele dallo Stato, non di essere in balia esclusiva delle logiche del mercato globale. Sono molto soddisfatto per questo primo passaggio parlamentare perché questa è una battaglia che ho portato avanti non appena arrivato in Parlamento e che una volta portata a termine definitivamente, permetterà al Comune di Alessandria di mantenere le sue quote nella nostra Centrale del Latte, come fortemente richiesto dagli allevatori e dalle associazioni agricole. Rimango perplesso dal comportamento del Pd che in comune si è detto sempre favorevole al mantenimento delle quote mentre in parlamento è stato l’unico gruppo ad astenersi”.