Sanità, più posti letto? Speriamo! Le ‘storiacce’ di Pernigotti e di via Vespucci [Le pagelle di GZL]

Sanità pubblica: grandi spese per ritorni insufficienti [@SpazioEconomia] CorriereAl 1di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Ancora sanità. La notizia: “Più posti letto per i presidi ospedalieri alessandrini”. Nella seduta del 29 gennaio, una parte del Consiglio Comunale di Alessandria ha votato un OdG rivolto alla Regione Piemonte di cui il promotore è il consigliere comunale tra l’altro medico dentista, Pierpaolo Guazzotti (Lega). L’OdG di cui all’Oggetto: “Sostegno alla proposta di Legge n.251 – rimodulazione della dotazione di posti letto ospedalieri”, pone l’attenzione ai problemi della sanità in merito agli ospedali nell’interesse sia dei cittadini di Alessandria che di tutto il territorio provinciale.
Chiaro è che negli ultimi anni la Regione ha avuto la mano pesante sulla nostra sanità provinciale alessandrina. Basta ripercorrere a ritroso gli articoli di cronaca sui tagli, sulla chiusura di reparti in ospedali periferici etc. Il che mi porta a pensare che è anche grazie ai nostri sacrifici che il bilancio regionale è in pareggio, ed è innegabile che siamo stati la Cenerentola del Piemonte, meriteremmo un premio. A corona vi è la cattiva gestione politica nazionale in ambito sanità, che ha causato in 10 anni la perdita di oltre 70 mila posti letto. Medici e infermieri pensionati e non più rimpiazzati. Da un anno riviste specifiche di salute come un mantra ci ripetono che entro il 2023 verranno a mancare 19 mila medici di famiglia e 55 mila specialisti, tra numero chiuso all’accesso nella facoltà di medicina, abuso dell’intramoenia, sfruttamento degli specializzandi e chi può scappa dal paese. Nel contempo si leggono queste notizie: “Diecimila medici in fuga dall’Italia in dieci anni. Nello stesso periodo anche 8 mila infermieri si sono trasferiti all’estero. Formare un camice bianco costa allo Stato 150 mila euro”.
Il bel voto se lo guadagna anche chi in consiglio comunale, lasciando da parte ideologismi partitici, ha dato consenso e voto favorevole, quindi un 10 ai Consiglieri di: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Siamo Alessandria, Cinque Stelle, Quarto Polo, Gruppo Dema, i Moderati. E il PD? Si legge che l’unico consigliere PD presente si è astenuto mentre gli altri esponenti Pd per “precedenti impegni” non risultavano presenti. Non fare squadra di fronte a temi importanti per dare respiro al territorio, ed elevarlo al livello di altri territori piemontesi, fa male non solo al nostro orgoglio di città e provincia, ma anche a noi alessandrini, e certa politica non ci guadagna di certo.
Voto: 10

 

2) Al momento la Pernigotti ha chiuso i battenti, e con lei l’indotto: è così che si impoverisce un territorio, con il personale in cassa integrazione e a seguire disoccupazione, lasciando una “scia” di dispute e accuse da parte della politica. Le colpe sappiamo da dove arrivano, nessun governo si è mai preoccupato di tutelare marchi, prodotti, tecnologia e industrie, eppure fino al 2006 avevamo il Ministero delle Attività Produttive, sostituito dal governo Prodi II, con il MISE – Ministero dello sviluppo Economico. Sono andata a leggere i nomi dei ministri che negli anni hanno avuto la responsabilità di gestire tale settore, nomi sempre al potere e al comando di qualcosa alla faccia dello “sviluppo” del paese durante il loro mandato, unica cosa che hanno sviluppato sono le fortune personali. Intanto: “L’Italia in vendita: così vengono “regalati” i nostri gioielli. I pm feriscono Finmeccanica, il lusso finisce all’estero, il made in Italy viene svenduto: a chi giova un’Italia debole?
Alla fine dell’articolo ci sono due link con il lungo elenco delle “prede” e dei “predatori”. Questa pagella però, nasce da una notizia di cui ho sentito parlare poco, che mi ha suggerito il Dott. Luigi Barberis: “Un fondo sovrano anti-takeover in arrivo per la Germania”.
Udite, udite…la Germania già tutelava con misure di attenuazione la sua industria e tecnologia. Ora martedì 5 febbraio il ministro dell’Economia tedesco, Peter Altmaier, ha presentato l’Agenda sulla “Strategia per l’industria nazionale 2030”. Lo Stato entra in campo per difendere la sovranità industriale e tecnologica tedesca. Il piatto forte della proposta, contenuta in un paper sulle strategie dell’industria nazionale per il 2030, è quella di creare un fondo pubblico di investimenti con il compito di entrare temporaneamente nel capitale di aziende strategiche tedesche, prima che possano essere “vittime” di investitori esteri. Aggiungo: “La Germania renderà più difficili le acquisizioni delle proprie aziende strategiche da parte di società extra-europee”.
In Italia si è fatto il contrario. D’altra parte se andate a leggere i nomi dei Governi e dei relativi Ministri preposti allo sviluppo economico fino ad un anno fa, non c’è da meravigliarsi, non si può “cavar sangue dalle rape”.
Voto: 2

 

3) Via Amerigo Vespucci: una storia poco edificante “La storia infinita di via Vespucci: “è urgente arrivare ad una riqualificazione di quella zona”.A corredo aggiungo copia dell’Esposto presentato dai residenti nel 2014. I due link hanno lo scopo di avere il quadro della situazione. Quando ho letto l’articolo sono andata a vedere dov’è questa via, e ho scoperto che si trova nel quartiere Cristo di Alessandria, in un punto neanche tanto marginale. Nell’Esposto si legge che l’impresa costruttrice di un complesso immobiliare formato da villette a schiera aveva consegnato ai vari proprietari gli immobili in tempi diversi a partire dal 2007 al 2013. Si suppone che lo staff dirigenziale comunale ne abbia seguito l’iter con tutti i nessi e connessi, compreso l’obbligo di urbanizzazione. Dal 2007 a seguire ci sono state altre due amministrazioni, Fabbio e Rossa, fino ad arrivare ad oggi con l’amministrazione Cuttica: e lo staff dirigenziale mediamente è quello di sempre. Questa vicenda mi ha portato alla memoria brutti comportamenti del “lasciato andare”: caso Rizzato&C/via Scazzola 2011. Caso Monticone&C/dopo alluvione ’94. Corridoio scuola Bovio/vent’anni circa. Tutti casi di una certa rilevanza, che hanno portato all’esasperazione chi ha dovuto subire tanta noncuranza o disinteresse amministrativo-burocratico. Per via Vespucci, ho chiesto alle “sentinelle” della città, il Prof. Luigi Manzini e Gianni Senetta, di verificare e filmare la situazione.Ne viene fuori un quadro desolante di queste villette, prigioniere da anni in uno stato di abbandono per ciò che le circonda, un pezzo di strada comunale mai conclusa, e per far prima grosse barriere in cemento. Unana soluzione “Ponziopiletesca” per una problematica che il Comune negli anni non ha saputo affrontare. Come già scritto altre volte, questa amministrazione ha ereditato troppe questioni aperte, se riuscisse a chiuderle tutte meriterebbe di passare alla storia!
Voto: 2 (anche meno)