Un altro incidente alla Solvay: la denuncia ambientalista e la spiegazione dell’azienda

Un altro incidente nell’impianto chimico di Spinetta Marengo e un ennesimo atto d’accusa da parte della Rete Ambientalista di Alessandria: “Rottura di un serbatoio all’impianto Monomeri della Solvay di Spinetta Marengo con un grosso sversamento in Bormida di acido fluoridrico non neutralizzabile dall’impianto di depurazione. È il quarto allarme nello stabilimento nel mese di gennaio. Segno – si legge su una nota – che la manutenzione preventiva, dunque la sicurezza ambientale, viene sacrificata sull’altare della produzione. Quanto potrà durare tale situazione prima che si verifichino gravissimi incidenti”?

Lo scenario dove si è verificato l’incidente è quello del polo Solvay Specialty Polymers. La multinazionale belga conferma, ma spiega l’accaduto in altro modo: “Si è verificata una rottura leggera di un serbatoio con una fuoriuscita leggera di acque acide e non di acido fluoridrico. L’allarme è scattato subito e la squadra di pronto intervento è intervenuta immediatamente. Le acque sono confluite nell’impianto di trattamento dei reflui. Parallelamente sono state avvertire le autorità e l’Arpa ha effettuato un controllo nelle ore successive”.

Lo stabilimento alessandrino della Solvay produce monomeri, plastomeri, fluoropolimeri, gomme e lubrificanti fluorurati. La divisione Specialty Polymers ha annunciato, verso la fine del 2018, la decisione di “aumentare le capacità produttive di fluoroelastomeri a marchio Tecnoflon negli impianti di Changshu, in Cina, e di Spinetta Marengo per rispondere alla crescente domanda trainata da applicazioni permotori ibridi o a basse emissioni e dall’industria dei semiconduttori”. L’incremento della produzione nella prima parte del 2019 potrebbe attestarsi intorno al trenta per cento per alcune specialità.

Enrico Sozzetti