L’Ospedale di Alessandria celebra Sant’Antonio

Due disagi a confronto, e un Solone un po' ridicolo [Controvento] CorriereAlUn fitto programma di appuntamenti per la settimana di Sant’Antonio, il Santo a cui è intitolato l’Ospedale e la Chiesa annessa, che viene celebrato come da tradizione ogni anno il 17 gennaio.

Anche quest’anno è prevista la santa Messa, il giorno 17 alle ore 17.00 nella Chiesa di Via Venezia 18, celebrata da S.E. Mons. Guido Gallese.

Una tradizione per la comunità dei professionisti dell’Azienda Ospedaliera che si collega quest’anno in modo particolare alla storia della Città di Alessandria nei suoi 850 anni di fondazione, come ha ricordato il direttore generale Giacomo Centini: “Il nostro ospedale pediatrico è tra i più antichi d’Italia, ed è solo una delle tante ricchezze che abbiamo. Per questo motivo abbiamo scelto di partire dal percorso di ricostruzione della nostra storia, che abbiamo pensato di valorizzare per guardare al futuro, rispetto alle tante progettualità che abbiamo davanti: dalla collaborazione con l’Università, al percorso verso l’Irccs, ai tanti progetti che coinvolgono l’Infantile a partire dal nuovo blocco operatorio e la riorganizzazione degli spazi. Si tratta di una cerimonia vissuta dai dipendenti e da tutta la comunità, che si riunisce intorno al suo ospedale: quest’anno la cerimonia è vissuta in modo particolare, con il patrocinio della Città di Alessandria in occasione degli 850 anni della Città e dell’Università, che per noi è motivo di orgoglio. Abbiamo una traiettoria da seguire, che è quella dell’apertura dell’ospedale: ecco perché siamo lieti di ringraziare i nostri professionisti con la cerimonia delle benemerenze e insieme alla Fondazione Uspidalet ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla crescita quotidiana della nostra Azienda attraverso una cerimonia dedicata ai benefattori. Ricordo che proprio grazie alla donazione di un privato riusciremo a realizzare il nuovo blocco all’Infantile, per il quale ha preso avvio il gruppo di lavoro dedicato da piano strategico (come per tutti i gruppi) che in una prima fase si occuperà di analisi organizzativa”.

Antonio Maconi, responsabile dell’Infrastruttura Formazione, Innovazione e Ricerca ha spiegato: “Per la prima volta la festa di Sant’Antonio diventa un evento settimanale, dalla forte valenza storica, che però ci riporta fortemente all’attualità, anche grazie alla presenza del Magnifico Rettore che va a consolidare un rapporto avviato nel corso del 2018. In un immaginario viaggio del tempo, è bello pensare che tra cinquant’anni il 2018 sarà ricordato per l’avvio del corso di Medicina ad Alessandria. Era inoltre doveroso ricordare la poliedrica figura di Cesare Arrigo – un ringraziamento all’amico Riccardo Lera per questo – nei duecento anni dalla nascita, anche attraverso un gesto rilevante come l’annullo filatelico, che sarà disponibile per gli appassionati e tutti i cittadini il 15 pomeriggio”

Il primo appuntamento della settimana, previsto il 14 gennaio alle ore 16, nel Salone di Rappresentanza, sarà proprio dedicato alla storia dell’assistenza “Cura e comunità: 850 anni di Ospedali di Alessandria”: dopo i saluti del direttore generale Giacomo Centini, è prevista la relazione del Rettore dell’Università del Piemonte Orientale Giancarlo Avanzi “Gli ospedali da luoghi di carità a centri di ricerca: il valore aggiunto dell’Università”, a cui faranno seguito dalle 17.00 i dialoghi su “Cura e comunità: 850 anni di Ospedali di Alessandria” con Antonio Maconi, Responsabile infrastruttura ricerca e formazione AO Al, Roberto Livraghi, Direttore di Palazzo Monferrato, Giulio Massobrio, Storico, Massimo Desperati, Direttore medico dei presidi AO Al, Claudio Pesce Ufficio tecnico AO Al. A seguire è prevista mostra “I Libri di Cesare Arrigo” con le opere della Biblioteca Biomedica in esposizione in occasione dei 200 anni della nascita di Cesare Arrigo, Primario Chirurgo presso l’Ospedale Civile “SS. Antonio e Biagio” per quarant’anni e Direttore Sanitario dell’Uspidalët di cui, fin dalla data della sua fondazione (18 aprile 1886), è uno dei promotori. Proprio a Cesare Arrigo sarà dedicata la giornata del 15 gennaio, nei 200 anni dalla sua nascita, occasione per il quale è stato previsto anche l’annullo filatelico, con un timbro che ricorderà questa speciale occasione. In questa giornata è prevista l’iniziativa “Assistenza, accoglienza, benessere” utile a ripercorrere la storia dell’accoglienza e della cura: a partire dalle 16.00 saranno presentate alcune immagini della nostra Azienda Ospedaliera, a cura di Elena Franco, autrice di Hospitalia; a seguire Giorgia Zunino, direttore scientifico di Hedux, presenterà il progetto relativo al rinnovamento degli spazi “Da luoghi di cura a luoghi di benessere” e sarà il medico Riccardo Lera a ricordare la figura di Cesare Arrigo. Ma duecento anni dopo Cesare Arrigo, cosa rappresenta oggi l’Infantile? Ne parleranno Daniela Kozel, Direttore sanitario AO Al e Carlo Origo, Direttore dipartimento materno infantile AO Al: perché l’Ospedaletto, come all’inizio del 900, è una istituzione amata e fortemente radicata nel tessuto sociale della provincia di Alessandria, ma non solo.

Il giorno 16 è dedicato ai benefattori, un modo particolare di ringraziare coralmente tutti coloro che hanno manifestato in modo tangibile con un gesto di attenzione e sensibilità per l’Azienda Ospedaliera: a partire dalla Fondazione Uspidalet, con cui l’iniziativa è co-organizzata, alle associazioni che operano in Azienda, le famiglie e le aziende che hanno donato nel corso del 2018 riceveranno un segno di gratitudine da parte dell’Azienda, per aver contribuito al miglioramento dei servizi resi al paziente. Alle 16 è prevista la Messa per i pazienti e le Associazioni e alle 17.00, nel Salone di Rappresentanza, la Cerimonia di Ringraziamento ai Donatori.

Il 17 gennaio, alle 17 è prevista la Santa Messa in Chiesa, mentre alle 18.00 nel Salone di Rappresentanza è prevista la cerimonia delle benemerenze ai dipendenti collocati a riposo.

Nelle varie giornate sarà possibile apprezzare la mostra dei libri di Cesare Arrigo presso la Biblioteca Biomedica e la Quadreria dei Benefattori collocata nei locali della Direzione Generale.