La Juve passeggia al Mocca, e i Grigi sono ‘sulle ghette’

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di Jimmy Barco
www.lacantera.club

 

 

Dal Mocca – Prima giornata di ritorno di questo strano, disastrato campionato. Nel girone d’andata in terza serie è successo davvero l’inimmaginabile per iscrizioni, penalizzazioni e calendari. Da adesso in poi aspettatevi i botti per gli abbandoni e le irregolarità amministrative di alcuni club, il regolamento che indicherà le griglie d’accesso agli spareggi, il numero delle promozioni e retrocessioni e, infine , autentiche rivoluzioni negli organici di alcune squadre al mercatino di gennaio.

Club che in estate non erano stati in grado (e non per colpa loro…) di valutare in prospettiva la bontà del lavoro di allestimento estivo. In realtà, fra le compagini che meno di altre in categoria sembravano esposte a tutti quegli interrogativi di cui sopra, ci sono proprio le due contendenti che oggi si sfidano al Mocca.

L’una perché neonata in Serie C con lo scopo principale di diventare vetrina di giovani virgulti ‘pronta presa’ per la squadra vera, l’altra perché, nonostante decana della categoria, aveva optato per un anno ‘di transizione’, nella speranza di costruire un’ossatura tecnica, gestionale e sportiva affidabile e guardare avanti senza dover cancellare ogni anno tutto quanto fatto l’anno prima.

In realtà le prime 19 partite hanno indubbiamente dimostrato che entrambe hanno preso cantonate memorabili. La Juve U23 sostituirà, vedrete se ho ragione, tutte le figure tecniche, i Grigi dovrebbero farlo a ancor più stretto di posta ma resistenze “ambientali” si metteranno di traverso: e temporeggiare in questi casi porta soltanto ad acuire i problemi senza cercare soluzioni.

Le squadre. Per entrambe le formazione modulo difensivo 3-5-2. Nella Juve assenze di Andersson e Pereira, l’ex Bunino invece è in panchina. Nei Grigi Tentoni fuori mentre rientra Checchin play di metà campo.

La partita. Prima azione interessante della partita è dei Grigi grazie a Santini e, soprattutto, Sartore che guadagna una punizione dal limite spostata a destra. Batte Bellazzini, ma la palla è respinta dalla difesa bianconera (3’), poi tiro strozzato di Santini: senza esito.
Al 16’ Sartore, servito al limite da Bellazzini su corner, tira forzato e la palla è deviata in angolo da Del Favero.

Nel frattempo segnalo che l’Alessandria in fase difensiva ha richiamato Agostinone dalla sua posizione di quinto mancino per cui, se la sistemazione difensiva fosse quella giusta, l’Alessandria giocherebbe con il 4-4-2.

A 4 o a 5 però i centrali mandrogni (Prestia e Fissore) dormono e sbagliano e al 20’, grazie ad una ripartenza corta, Mavididi si presenta solo in area e trafigge Cucchietti: 0-1 a favore dei bianconeri, e complimenti ancora a questi nostri difensori centrali che si rivelano sempre di più una garanzia… per l’avversario.

E l’organizzazione difensiva dov’è, dopo sei mesi di allenamenti? Non procede di un millimetro: l’allenatore cosa ci sta a fare se non risolve neppure queste mansioni ritenute ovvie e obbligate? E i nostri numerosi DS, oltre a sbagliare il 50% degli acquisti, non se ne accorgono?

Sono questi i problemi veri dei Grigi, altro che il Presidente….

Al 23’ palla buona per De Luca in area che tira di prima intenzione e Del Favero respinge d’istinto: a quanto ne so è arrivata la prima parata determinante del portiere bianconero in stagione. Il ragazzo è tutt’altro che una speranza: in cerca di recupero e una delusione conclamata.

Da questo momento in poi i Grigi attaccano nervosamente, senza idee e lucidità necessaria: qualche situazione pericolosa la creano pure, soprattutto grazie alla difesa bianconera che pare poco decisa ad affannarsi, e continua a giocare in punta di fioretto.

Così si va al riposo con gli ospiti in vantaggio per 1 – 0, grazie al gol segnato da Mavididi. Con la complicità colpevole della coppia centrale difensiva mandrogna che, una volta di più, si fa trovare piazzata come in parrocchia, senza sapere i movimenti da fare, come se ognuno di loro fosse capitato lì per caso.

Per il resto, almeno fin qui, vale quello che avevo sottileneato dopo la prima di campionato.

La Juve Under 23 gioca un calcio raffinato, organizzato, ordinato, a volte asettico, fatto di cambi di gioco profondi e controlli a seguire perfetti, eseguiti da giocatori i quali, fisicamente, tecnicamente e a livello di apprendimento degli schemi sono una spanna sopra tutti.

Per fermare una squadra cosi (e ci sono riusciti in tanti in questa stagione) al 65’ci vuole il cuore, la caparbietà, e la rabbia agonistica che questi principini non mettono sul campo, interessati per lo più a far gridare al prossimo: “Ma quanto è bravo quello lì!”

E mentre i principini si rimirano certi antichi professionisti che si guadagnano la pagnotta in giro da una vita sui campacci della C per ottenere una conferma tutt’altro che sicura, e lo stipendio per mantenere la famiglia, hanno spesso ragione di questa Under senza cuore e senza attributi.

Secondo Tempo. Partiti. Al 49’ calcio dal limite della Juve, ma Cucchietti para con sicurezza a terra. Nei primi 20’ della ripresa buona Alessandria che pressa in avanti con convinzione, sperando che prima o poi la rigida e compassata squadra avversaria ceda di schianto, come spesso è successo in passato.

Al 65’ leggerezza difensiva della Juve (la pressione è tanta eh…) ma Del Favero sbroglia in uscita su Santini.

Per il dopo gara: se questa è un’occasione da gol costruita dai Grigi, e verrà cosi contrabbandata dal nostro mister con tutta la sala stampa a fare sì con la zucca. sappiate che sarebbe l’ennesima bugia di un mister che fino adesso ha fatto poco di quello che doveva fare (basta vedere la sua squadra in campo). In compenso inventa una narrazione che, per piaggeria, apprezzano tutti, o quasi.

Al 77’ Agostinone crossa perfetto e Santini gira di testa a pochi centimetri dalla porta difesa
(si fa per dire) da Del Favero. All’83’ la Juve sostituisce Muratore (centrocampista) con Bunino, ex punta mandrogna. Al 85’ grande intervento di… Del Favero su Rocco che tira a colpo sicuro da cinque metri. A seguire pasticcio in controllo di Delvino che regala una palla sanguinosa a Mavididi, bravissimo nella circostanza ma non efficace a due passi dalla porta sguarnita.

Poi un po’ di calcio nervoso, qualche cambio ‘ capocchia’ e tutti a casa, con la Juve U.23 che restituisce ai Grigi il colpo della prima d’andata e vince la partita per 1-0 senza dannarsi l’anima più di tanto.

All’Alessandria invece rimane un davvero scomodo primato: il Mocca in questa stagione è ancora inviolato…...dai Grigi, naturalmente. Ma che avevate capito? Ad maiora.