Pro Loco, bambini e Ministri: per Natale solo 10! [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Alla Pro Loco di Castelletto d’Orba, un paese di soli 2.053 abitanti con un grande cuore per i “piccoli cuori” dei pazienti dell’Ospedale Infantile “Cesare Arrigo”. Al nostro “ospedalino”, io l’ho sempre chiamato così, occorre un Ecocardiografo (di ultima generazione) in grado di fornire informazioni ampie, accurate e sicure per esaminare pazienti da 0 a 18 anni, riguardo all’anatomia ed alla funzione del cuore. La necessità è esaminare tutte le strutture cardiache in movimento e di verificare la presenza di anomalie a tutti livelli. Attualmente il sistema in uso non permette una diagnosi così ampia ed approfondita, e i piccoli pazienti devono rivolgersi agli ospedali “Gaslini” di Genova o al “Regina Margherita” di Torino con tempi e liste di attesa lunghissimi, e il disagio di dover andar fuori città, provincia o regione. E qui è intervenuta la Pro Loco con il suo Presidente Lorenzo Repetto, che io conosco come persona generosa, che ha consegnato alla Fondazione Uspidalet il contributo raccolto di 5000 euro: “Pro Loco di Castelletto d’Orba sostiene il progetto della Fondazione Uspidalet ‘Senti il mio cuoricino”.
L’Ecocardiografo ha un costo di circa 90.000.000 euro, ad oggi grazie a donazioni varie la cifra raggiunta è 35.440.000 euro. Qui il progetto.Come sempre arrivano le mie domande rivolte alla nostra Regione, forse ingenue ma forse no, perché ritengo abbiano un senso: Presidente Chiamparino, il settore Sanità regionale ha un corposo settore politico/burocratico composto da: un Assessorato, una Direzione e nove sub Direzioni, una Commissione politica e nel totale una quantità di personale, tutta roba che ci dobbiamo mantenere e pazienza, ma è mai possibile che il nostro “ospedalino” debba attendere le calende greche per avere questo importante strumento sanitario? Hanno già una buona fetta di denaro, a voi resta solo lo sforzo di metterci il resto, magari acquistandolo a prezzo di mercato reale. Liste di attesa insopportabili, avete tagliato ogni dove, vorrei sapere dove e come da anni vengono spese le risorse per la sanità: solo per il mantenimento del “carrozzone”? E i malati? Tagliare e risparmiare le voci inutili, e cominciare a dare reali strumenti necessari ai cittadini è proprio impossibile?
Voto: 10

2) Agli scolari quando superano in buon senso e intelligenza i propri insegnanti: “Non dite “Gesù” nella canzoncina”: alunna si ribella e blocca le maestre”. Il fatto è accaduto in una scuola elementare di Campagna Lupia, nella Riviera del Brenta, in provincia di Venezia. Da alcuni giorni la classe stava facendo le prove della canzone “Natale in allegria”, ma quest’anno le insegnanti volevano introdurre una novità, per non offendere la sensibilità dei molti bimbi non cattolici che frequentano l’istituto. Una scolara di soli 10 anni che frequenta la quinta elementare appena ha saputo che sarebbe stato omesso dal testo il nome di Gesù, dopo aver protestato inascoltata, ha preso carta e penna e ha avviato una petizione tra i compagni da consegnare alla Preside del plesso scolastico. La richiesta di lasciare il testo integrale è stata sottoscritta dalla quasi totalità dei bimbi in aula, costringendo le maestre alla retromarcia. Si trattava della canzoncina: “Buon Natale in allegria”. Il testo originario è il seguente: “Tanta gioia, tanta pace scenda dentro i vostri cuor, su brindiamo e festeggiamo, questo è il giorno di Gesù”. La modifica: la parola Gesù sarebbe stata sostituita dalla parola “Natale”. Questa notizia è uscita dalla scuola e la politica si è fatta sentire. L’assessore regionale all’Istruzione del Veneto ha commentato: “Che bella notizia apprendere che una bambina di 10 anni è riuscita da sola a vincere contro chi avrebbe voluto privarla del Natale. La sua purezza ha vinto contro il delirio ideologico di chi nella scuola non vorrebbe più neppure sentire il nome Gesù in una canzone natalizia”. E’ chiaro che siamo alla frutta se arriva una bambina di dieci anni a far capire a questi insegnanti laicisti troppo “illuminati”, zeppi di pregiudizio e con un ben preciso orientamento politico, che fare il presepe o partecipare alle recite per festeggiare il Natale cantando Gesù è quando di più naturale per chi è cresciuto in questo paese. La cultura cattolica è parte fondante dell’Italia, a prescindere dal fatto che si abbia o no il dono della fede: lo capiscono questo, le maestrine finto progressiste e un po’ ridicole, protagoniste di questa patetica censura/manipolazione? A questo punto condivido la frase di Giorgia Meloni: “siano coerenti e il 25 dicembre, giorno che per loro non ha alcun senso sacro, vadano a lavorare”. Ma c’è di peggio. “Alla recita di Natale i bimbi cantano Bella ciao, è bufera a Napoli”. Una denuncia che arriva dal padre di una delle bimbe che frequenta l’istituto elementare De Amicis: il tema natalizio della recita è stato soppiantato da argomenti di carattere prettamente politico, e i bambini al posto della classica recita con canti natalizi canteranno “Bella Ciao”. Mi astengo dal commentare.
Voto: 10

3) Al Ministro all’Istruzione Marco Bussetti. Chi è il Ministro all’Istruzione? Conosciamolo: è un dirigente scolastico, insegnate e professore universitario. Una particolarità di questo incarico forse inusuale in politica è che appartiene al mondo della scuola. Bussetti incassa questo massimo voto per aver emesso una circolare per sensibilizzare i professori e diminuire i compiti per le vacanze con questa motivazione: “Vorrei sensibilizzare il corpo docente e le scuole ad un momento di riposo degli studenti e delle famiglie affinché vengano diminuiti i compiti durante le vacanze natalizie”. A quei docenti a cui gli venuto il “gozzo” grosso di fronte a questo suggerimento, faccio notare che il Ministro ha parlato di ridurre i compiti, e non di eliminarli. In effetti sarebbe necessaria una moderazione: lo sento nelle lamentele quotidiane di genitori e nonni. Una diminuzione del carico consentirà agli studenti di ogni ordine e grado di scoprire la vita al di là di libri e quaderni, e di stare con la famiglia, uscire, conoscere. Un po’ di compiti sono utili per non perdere il contatto con la didattica durante la sospensione della scuola per le vacanze. Troppi sono controproducenti. Alcuni insegnanti e docenti hanno mal digerito questa richiesta che arriva dal Ministro, che a loro pensare dovrebbe occuparsi solo del loro contratto economico e di edilizia scolastica. Siccome io penso a volte male, ritengo che tali prese di posizione siano solo per motivi ideologici e politici. Se la richiesta fosse stata avanzata dalla ex ministra Fedeli, forse forse….Comunque: come i governi degli ultimi decenni hanno ridotto la scuola pubblica italiana è sotto gli occhi di tutti. Siamo quasi terzo mondo: non lo dico io, ma le statistiche internazionali del settore, oltre che il senso comune di chi oggi ha figli in età scolare. Quindi ven venga un Ministro competente, e capace di dare nuove direttive, sensate e per il bene dei ragazzi.
Voto: 10