Pellizza da Volpedo da giovedì alle Sale d’Arte di Alessandria

A precisare le peculiarità della mostra “Pellizza da Volpedo alle Sale d’Arte” di Alessandria — con inaugurazione il 20 dicembre 2018 alle ore 18 e durata fino al 10 marzo 2019 – sono Gianfranco Cuttica di Revigliasco, Sindaco della Città e Assessore alla Cultura di Alessandria, Cristina Antoni, Presidente di CulturAle–Azienda Speciale Multiservizi Costruire Insieme di Alessandria, e Adolfo Francesco Carozzi, curatore della mostra.

Il primo elemento che è stato sottolineato riguarda il legame del territorio alessandrino con il pittore Giuseppe Pellizza (Volpedo, 28.07.1868 – 14.06.1907): uno dei più importanti maestri dell’inizio del secolo scorso.

«È un legame forte e profondo — ha dichiarato il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco — che Alessandria intende sottolineare considerando anche l’anniversario dei 150 dalla nascita di questo grande maestro: un anniversario che si lega a quello che la nostra Città sta celebrando in occasione degli 850 dalla sua fondazione».

Se è vero che esiste un rapporto profondo e di reciproca valorizzazione tra uno specifico contesto territoriale e il proprio patrimonio artistico-culturale, nel caso di Pellizza da Volpedo tale aspetto è ben evidenziato dalla realtà delle Sale d’Arte di Alessandria (in via Niccolò Machiavelli 13) e da quanto in essa è presente e verrà esposto dal 20 dicembre e fino al prossimo 10 marzo 2019.

Si tratta di due opere di Pellizza da Volpedo facenti parte del patrimonio artistico delle Sale d’Arte: la tela “L’Annegato” e uno dei disegni preparatori per il quadro più famoso del Maestro alessandrino, “Fiumana” poi “Quarto Stato”.

La presentazione di questi due capolavori fornisce lo spunto per una riflessione sull’arte e sui contenuti di un artista forse troppo poco apprezzato in vita, ma molto rivalutato qualche tempo dopo la sua tragica scomparsa avvenuta nel 1907.

Un percorso formativo, il suo, caratterizzato da una continua insoddisfazione nei confronti degli insegnamenti ricevuti nelle diverse scuole e Accademie, dall’avvicinamento alla corrente artistica del Divisionismo e da una costante ricerca contrassegnata dalla necessità di curare nei suoi lavori, in modo particolare, la rappresentazione formale di temi non sempre classici ed accademici.

Per quanto concerne “L’Annegato”, oltre alla tecnica divisionista si percepisce una riproposizione di quella matrice sociale molto forte nelle convinzioni dell’artista e nel contempo una conferma di quella straordinaria importanza che ha la luce nella costruzione del quadro e nel posizionamento delle figure.

Lo studio preparatorio per “Fiumana” poi “Quarto Stato” attesta invece da parte di Pellizza la sua straordinaria padronanza del mezzo espressivo del disegno. Attraverso, infatti, un’accurata scelta dei tratti, del chiaroscuro e dei dettagli infonde ai volumi una vivacità e una chiarezza di particolari non comuni, tanto da renderne la sagoma inequivocabilmente riconoscibile.
L’allestimento è inoltre arricchito dall’inserimento di una tela retroilluminata con la riproduzione a grandezza naturale dell’opera più ricordata di Pellizza: “Quarto Stato” (oggi conservata al Museo del Novecento di Milano e diventata una icona sociale, unanimamente considerata il manifesto dei lavoratori).

«La proposta di grandissimo rilievo della mostra — ha sottolineato ancora il Sindaco di Alessandria — è costituita, oltre che dalla tela “L’Annegato”, dallo studio preparatorio del “Quarto Stato”: la celeberrima opera di Pellizza da Volpedo che venne ultimata nel 1901 dopo diversi bozzetti e studi preparatori a partire dal 1891.

Merita porre in evidenza il fatto che questo straordinario lavoro fa parte del patrimonio della nostra Pinacoteca Civica e della comunità di Alessandria e che, in occasione della mostra, dopo essere stato dato in prestito a diverse Gallerie e Pinacoteche, viene riportato alla piena fruizione degli alessandrini e dei tanti cultori dell’arte e del bello – che, ne sono certo, visiteranno la nostra Città nelle prossime settimane – arricchendo ulteriormente il novero di proposte artistico-culturali che caratterizzano sempre di più Alessandria.

Sento inoltre il dovere di esprimere un sincero e sentito ringraziamento — ha concluso il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco — per la stretta ed efficace sinergia che, anche in questo caso, si è prodotta tra l’Amministrazione Comunale e CulturAle–Azienda Speciale Multiservizi Costruire Insieme che ha condiviso il progetto espositivo e, d’intesa con il curatore Adolfo Francesco Carozzi, che pure ringrazio, ha posto le migliori condizioni perché Alessandria torni sempre più al centro del panorama delle Città d’arte, nelle quali l’attenzione alla valorizzazione del proprio patrimonio artistico-culturale è azione quotidiana e ragione di attrattività per un pubblico sempre più vasto e di prestigio».

CulturAle–Azienda Speciale Multiservizi Costruire Insieme di Alessandria gestisce una rete costituita da realtà museali pubbliche e private (le Sale d’Arte, Palazzo Cuttica, Marengo Museum e il Teatro delle Scienze) e promuove e valorizza l’arte, l’archeologia delle scienze e l’articolato patrimonio culturale del territorio, come testimoniato da collezioni museali di importanza storica artistica, archeologica e scientifica.
Relativamente alle Sale d’Arte, il percorso museale — rinnovato in arredi e in strutture espositive — propone alcune delle più importanti opere e oggetti d’arte appartenenti alle collezioni del Museo e della Pinacoteca Civica articolate nelle sue quattro sezioni: Il Medioevo e la civiltà comunale (che offre una riflessione sull’identità civica della città e delle sue radici, ed ospita lo splendido ciclo di affreschi ispirati alle storie di Artù), l’Ottocento, il Novecento e la Sala che ospita le mostre temporanee.

«Per quanto riguarda i Musei Civici che la nostra azienda gestisce — ha sottolineato Cristina Antoni, Presidente di CulturAle–Azienda Speciale Multiservizi Costruire Insieme — il principio del “fare rete” è fondamentale e ci consente di garantire ai Musei civici uno standard di qualità unico ed elevato, con una programmazione coordinata delle attività che si articola dagli allestimenti di mostre contemporanee alle iniziative didattiche, dalle visite guidate all’accoglienza al pubblico, dalla consultazione libera alla consultazione e assistenza per ricercatori e studiosi, fino alle aperture straordinarie. Nel caso della mostra “Pellizza da Volpedo alle Sale d’Arte” siamo onorati di aver condiviso un progetto che suggella l’impegno della nostra azienda, di tutti i nostri dipendenti insieme al Direttore Patrizia Bigi, per valorizzare ulteriormente Alessandria, nella consapevolezza che le Sale d’arte costituiscano veramente uno dei centri nevralgici dell’informazione culturale alessandrina, così come un luogo della memoria e della valorizzazione del presente.
Un ultimo aspetto che merita infine di essere rimarcato — ha concluso la Presidente di CulturAle — è quello del “gioco di squadra” che ci vede coinvolti, in concomitanza con lo svolgimento di alcune mostre tra le quali la mostra “Alessandria scolpita. 1450-1535 Sentimenti e passioni fra Gotico e Rinascimento” allestita fino al prossimo 5 maggio a Palazzo Monferrato. A partire dal 18 dicembre e fino al 5 maggio 2019, per offrire ai visitatori che perverranno in Città una tavolozza veramente ricca di possibilità di visita e di apprezzamento del patrimonio artistico-culturale di Alessandria, le Sale d’Arte e il Museo Civico di Palazzo Cuttica gestiti dalla nostra azienda vedranno un ampliamento della proprie giornate di apertura che saranno da martedì a domenica, dalle ore 16 alle ore 19».

«La mostra “Pellizza da Volpedo alle Sale d’Arte” — ha dichiarato il curatore Adolfo Francesco Carozzi — offre la straordinaria opportunità di poter ammirare una delle opere di Pellizza più esposte nel corso degli anni come “L’annegato” (si pensi a Madrid, Berlino, New York…) così come l’occasione di poter riflettere — a partire dalla visione dello studio preparatorio per “Fiumana” poi “Quarto Stato” — sulle capacità non solo artistiche di un vero protagonista della storia dell’arte quale è stato Giuseppe Pellizza da Volpedo, con la sua eccezionale maestria nel proporci temi di riflessione, rappresentati con straordinaria perizia ed abilità di sintesi, che risultano ancora oggi pienamente attuali».

Si ringrazia inoltre il Museo del Novecento del Comune di Milano, dove è esposta l’opera originale “Quarto Stato”, insieme alla dr.ssa Danka Giacon, Conservatrice del Museo, nonché l’Associazione Pellizza da Volpedo con il dr. Pierluigi Pernigotti, Direttore tecnico-amministrativo dei “Musei di Pellizza”.

L’esposizione “Pellizza da Volpedo alle Sale d’Arte” potrà essere visitabile da martedì a domenica (dalle ore 16 alle ore 19) nelle Sale d’Arte di Via Niccolò Machiavelli 13 ad Alessandria, dal 20 dicembre 2018 al 10 marzo 2019.