M5S Alessandria: “Con il decreto sicurezza un immigrato su due rischia di finire in mano alla criminalità organizzata”

Folla e applausi al primo consiglio comunale di Palazzo Rosso: Locci eletto presidente, mentre nell'aria aleggia 'l'affaire' Aral CorriereAl 2Di governo, ma anche di lotta. Il Movimento 5 Stelle è alla guida del Paese con la Lega, ma ad Alessandria esprime forte preoccupazione sul possibile impatto del Decreto Sicurezza sul nostro territorio, “un provvedimento che aumenta il disagio di soggetti già in difficoltà, la loro vulnerabilità e di conseguenza rischia di favorire un incremento delle attività illecite”.

Il Movimento sottolinea come il provvedimento “amplifichi notevolmente le difficoltà di inclusione, eliminando i percorsi di integrazione anche nelle realtà più piccole, con un impatto negativo sulla vita quotidiana di tutti i cittadini”.

“Lascia infatti molto perplessi il fatto che si favoriscano strutture di accoglienza straordinaria, in cui sono state registrate molte criticità, smantellando il sistema degli SPRAR gestiti dai comuni con i relativi percorsi di integrazione”, commentano Michelangelo Serra e Francesco Gentiluomo, portavoce in Comune.

“In Piemonte ci sono 5.000 persone che rischiano di diventare irregolari delle circa 10.000 accolte nei centri di accoglienza, in pratica un immigrato su due si troverà improvvisamente abbandonato a se stesso e rischierà di finire nelle mani della criminalità organizzata – evidenziano i portavoce – ma oltre alle attività criminali, con l’aumento di soggetti vulnerabili cresceranno di conseguenza anche i costi per la collettività, che Anci stima in 280 milioni di euro, che ricadranno in particolare su comuni, servizi sociali e sanitari”.

Il Movimento 5 Stelle Alessandria invita perciò il Consiglio Comunale alessandrino a chiedere al Ministro dell’Interno e al Governo di aprire un tavolo di confronto con Alessandria e le diverse città italiane per valutare le effettive ricadute del provvedimento, sociali ed economiche e per mettere in atto politiche inclusive e di accoglienza, in particolare per i soggetti più fragili.