Quando il teatro aiuta anche le emergenze più invisibili. La storia della Diapsi di Tortona

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di Enrico Sozzetti

Ci sono emergenze sociali e sanitarie visibili. E altre quasi invisibili. Che si nascondono nelle pieghe di una società che non vuole vedere un disagio che, forse più di altri, imbarazza e provoca vergogna. Per fortuna questa stessa società è anche capace di reagire e di offrire aiuto e assistenza.

A Tortona la storia che merita attenzione è quella dell’associazione Diapsi (Difesa ammalati psichiatrici), nata nel 2003 grazie a un gruppo di volontari e familiari di persone con disagio o sofferenza psichica. Consulenze e incontri, momenti di socializzazione e animazione, sportello di ascolto sono alcune delle attività che trovano la sintesi nel centro ‘Il Bullone’.

Qui trovano spazio iniziative teatrali, musicali, giochi con la mente e letture ad alta voce, sport (calcio e pallamano), cene conviviali. La sede, aperta nel 2012 è all’interno della Casa del Giovane, in via Baluardo 6 a Tortona, ospita anche una piccola redazione che realizza una pagina pubblicata l’ultima settimana del mese sul settimanale ‘Il Popolo’. Una decina di volontari e una ventina di utenti animano questi spazi che hanno visto consolidare l’attività teatrale che ha rappresentato la svolta nella storia dell’associazione.

Quanto sia importante poter contare su esperienze come quelle della Diapsi lo dicono i numeri, purtroppo in crescita. “Nel Distretto sanitario di Tortona – raccontano i volontari – sono un migliaio i pazienti seguiti dal Centro di salute mentale e altrettanto sono quelli ‘sommersi’ che si rivolgono a privati o non sono nemmeno in condizione di curarsi”.

Cifre pesanti per una città che conta oltre ventisettemila abitanti. “Il disagio è in forte aumento, con cause di natura molto diverse, ma che affondano le radici, in parecchie situazioni, in un disagio sociale invisibile, però in aumento” commentano Elena e Silio che guidano l’associazione, parlando senza giri di parole di una “emergenza sanitaria”. Diapsi collabora con il Dipartimento di salute mentale nel sostegno al gruppo-appartamento dell’Asl di viale Einaudi e organizza, tutti i lunedì, un’ora di ascolto ai familiari dei pazienti del Centro di salute mentale. Non mancano poi incontri di auto-mutuo aiuto e un corso psico-educazionale.

Le iniziative ruotano intorno al ‘Bullone’, aperto circa tre ore tutti i pomeriggi dal lunedì al sabato (e qualche volta anche alla domenica), dove sono stati aperti i laboratori di cucito, lettura creativa, canto, chitarra, giochi e conversazioni psicologiche. Il cuore pulsante resta il laboratorio di teatro. “Il primo progetto realizzato nella nuova sede – ricordano i responsabili – è stato ‘Inventori di benessere, un percorso teatrale durato quattro anni e realizzato grazie a un concorso del Csva (Centro servizi volontariato Alessandria e Asti) che è stato vinto. Il teatro non è mai stato abbandonato, perché è una esperienza estremamente valida, e abbiamo finanziato un laboratorio molto seguito che ogni anno si conclude con un spettacolo (quello di quest’anno – ‘Affreschi sonori, riflessi d’amore. Dalla classica al pop’ – ha portato al Teatro civico di Tortona circa trecento spettatori e una cinquantina di artisti che si sono alternati sul palco, ndr).

Per diversi anni l’associazione ha poi patrocinato e sostenuto il progetto ‘Scambi di scena’, una attività residenziale di teatro-benessere per una sessantina di persone, provenienti da varie realtà psichiatriche italiane, realizzata all’interno della comunità di Berzano. Ovviamente le attività non possono che essere completate con almeno una cena al mese, gite e uscite, oltre alle vacanze estive all’interno di case autogestite.

In un mondo connesso non può mancare la pagina Facebook (Circolo Ricreativo Il Bullone- Di.A.Psi Tortona), oltre alla posta elettronica – diapsi.bullone@gmail.com – e ai tradizionali contatti telefonici: Elena, 347 – 9908718; Silio, 348 – 5836315.