I Grigi con il Piacenza perdono la partita ma non la faccia: al Mocca finisce 0 a 2

di Jimmy Barco
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Dal Mocca – Posticipo serale dei Grigi, che incrociano la potenziale capolista Piacenza.

Non ci sono parole da fare quanto alle aspettative: o l’Alessandria offre una prestazione importante cercando di mettere alle corde i piacentini oppure, a prescindere dal risultato finale che può essere velato da episodi o casualità, sarà crisi profonda. E non si creda che, nella passata settimana, il gruppo non abbia vissuto momenti tesi e difficili per colpa della colpevole sconfitta contro il Cuneo al Mocca, una partita persa senza giocarsela, esattamente come quasi tutte le partite disputate dai Grigi in questo campionato anche quando il punticino magari riuscivamo a portarlo a casa.

Le squadre. Il mister piacentino non bada a remore e paure: per lui 4-3-3 con Sestu punta a destra, Nicco mezzala ma senza il doppio centravanti e Barlocco terzino sinistro (Romero è, per fortuna, in panca), Porcari e Corradi invece non sono buoni neppure per la panca.

D’Agostino ritrova Tentoni e opta per il 3-4-1-2 (un altro modulo, speriamo sia quello giusto, a furia di cambiare magari la soluzione arriva …) con Sartore mediano sinistro, Bellazzini mezza punta e Gazzi in campo.

La partita. Dopo tre minuti di gioco si vanno a configurare i duelli sul campo, e il primo che salta all’occhio è quello fra Sartore e Sestu, due attaccanti destinati a marcarsi per tutta la partita, salvo modifiche tattiche nel corso dei minuti. Al 8’ Sestu non segue Sartore incuneatosi in area a tu per tu con il portiere ospite, ma l’esterno mandrogno spara banalmente sul portiere.

Primi 10’ decisamente a favore dei padroni di casa i quali riescono a sistemarsi decentemente alti in fase di non possesso e quando ripartono trovano spesso gli emiliani in affanno a recuperare le linee difensive corrette.

Al 17’ tiro da fuori non trattenuto da Cucchietti, ma non succede nulla. Al 19’ Di Molfetta uncina la palla in area servito da Sestu, fa tutto quel che vuole compreso fulminare Cucchietti: 0-1 per il Piacenza, ma tutto nasce da un errore in uscita, il terzo stasera, della difesa mandrogna che regala la palla a tre quarti all’avversario, poi tra Sestu e l’ex Prato la frittata è fatta.

Al 28’ cross di Agostinone che diventa pericoloso grazie ad un coraggioso e apprezzabile colpo di testa di De Luca ma Santini è come al solito troppo lontano da dove dovrebbe essere per sfruttare l’assist davvero interessante.

Al 28’ incursione di Barlocco che serve Nicco a centro area: l’ex si mangia il raddoppio.

Ma evidentemente una rondine non fa primavera e dopo 25’ di gioco l’Alessandria torna fifona e comincia a far densità, come al solito, al limite della propria area di rigore: quando si dice delle brutte abitudini…

Dal 35’ comincia un forcing interessante dei Grigi che mette in affanno in due occasioni gli avversari, ma è comunque roba improvvisata che si basa più sulla volontà e la forza dei nervi che non da un gioco razionale.

Al 43’ bel cross di Bellazzini, Gatto va a cercarsi la deviazione sul secondo palo ma il portiere piacentino para sulla linea e, nella situazione, .Tutti al riposo con il Piacenza avanti di un gol. Certo, il risultato non fa una grinza perché la superiorità ospite è evidente sotto parecchi punti di vista, ma il gol mancato da Sartore in apertura avrebbe potuto essere importante per dare una spinta in più ai Grigi, visto che, stasera, contrariamente al solito, D’Agostino fha deciso di sparigliare e di non piazzarsi comodamente a specchio sull’avversario, bontà sua.

Secondo tempo. Le squadre rientrano con le stesse formazioni d’avvio. Al 51’ Pergreffi non è preciso nel controllo, De Luca al limite lo beffa e tira in porta, alto di poco.

Comincia arrembante l’Alessandria in questa prima parte della ripresa, decisa, con i reparti ben legati fra loro e i giocatori vicini e pronti a darsi una mano. Al 61’ Fumagalli, stasera impreciso, non trattiene un tiro innocuo e si avventa sulla palla santini con il classico attimo di ritardo… e non succede niente.

Al 65’ Prestia si avventura in avanti, viene banalmente stoppato e, rischiando il giallo, riesce a non trasformare una minchiata in un disastro. Al 67’ De Luca da fermo colpisce di testa come può ma Fumagalli è bravissimo a parare.

Al 70’ Della Latta, giocatore d’oro che arriva dall’Eccellenza, pesca in area il taglio di Barlocco, Cucchietti non ce la fa nell’anticipo e atterra il giocatore emiliano: rigore, Pesenti
(ah, c’è anche lui in campo) batte bene, 0-2 e il gigantesco centravanti è sostituito da Romero.

Gli ultimi 20’ scorrono, tra un cambio e l’altro, senza sussulti e il Piacenza espugna il Mocca interrompendo un filotto negativo di tre partite. Come ho detto in apertura l’Alessandria può anche perdere una partita come questa, l’importante è come la perde e, stavolta, per la prima volta in stagione, la prestazione, pur con limiti qualitativi e temporali, è arrivata.

Si è perso? Pazienza. Ma offrendo un calcio di questo livello le 10 vittorie in campionato, indispensabili per stare fuori dai guai arriveranno, statene certi.