La ‘nuova’ Alexala lancia la sfida al turismo globale e si prepara a fare entrare i casalesi di ‘Mondo’

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di Enrico Sozzetti

 

Alexala, agenzia turistica locale della provincia di Alessandria, ha messo a punto il piano triennale 2019 – 2021 e lo ha intitolato in modo semplice e diretto ‘Un percorso di crescita‘ per riassumere una progettualità che si basa su tre pilastri: la promo-commercializzazione dei prodotti turistici, la promozione e la comunicazione, la formazione. Le novità sono rappresentate dal cambio di passo e di strategia della società consortile guidata dal presidente Pierluigi Prati e dal superamento di una sorta di divisione territoriale, ormai anacronistica in un mondo globalizzato: il consorzio di Casale Mon.D.O (Monferrato Domanda Offerta) confluirà in Alexala.

“Quello del turismo – spiega Pierluigi Prati – è un settore industriale e non più di hobbisti. Per questo era necessario riorganizzare la macchina operativa e il modello gestionale”. Una piccola rivoluzione cui presto si aggiungerà lo sviluppo di progetti strategici condivisi con i Comuni centro zona (almeno due per area) che possano “valorizzare le peculiarità dei territori”.

L’obiettivo della nuova Alexala, che vuole giocare il ruolo di cabina di regia di tutti gli operatori turistici, passa anche per una “maggiore sensibilizzazione dei privati, una ricerca di nuove linee di finanziamento e di nuovi stakeholder”. A giudizio di Prati è questo il punto di partenza “di un nuovo modello di business che deve basarsi su un preciso piano industriale. Se ci crede il settore pubblico e il piano è sostenibile, allora gli investitori possono arrivare”.

La presidenza di Prati è stata impegnata, in questi mesi, in una serie di incontri con i Comuni centro zona soci di Alexala, con enti e Comuni non soci per “comprendere il sentiment generale del territorio. Da questi incontri è emersa la necessità di una maggiore identità territoriale, di una strategia di marketing condivisa, di una partecipazione dei Comuni centro zona quali collettori tra Alexala e le aree di loro competenza e di una maggiore autonomia e consapevolezza del ruolo stesso di Alexala”. Non sono mancate altre novità, come l’istituzione del ‘Think Tank’ (serbatoio di pensiero) voluta da Pierluigi Prati e formato da “sei ‘menti’ provenienti da varie aree e settori che ha permesso di analizzare le esigenze e soddisfare le prospettive dirette a uno sviluppo turistico che, nelle diversità dei territori, risulti omogeneo”. Tutto questo è stato tradotto nella cinquantina di pagine del Piano strategico triennale presentato in Camera di Commercio. Quello di Alexala è un piano di sviluppo “di importanza strategica per il territorio alessandrino e del Monferrato. Una sfida importante – aggiunge Prati – che rappresenta un’opportunità di crescita economica e di valorizzazione del vasto patrimonio culturale, artistico e produttivo di alta qualità. Fare sistema tra pubblico e privato, sarà l’elemento fondante su cui far crescere questa ambiziosa sfida di rilancio”.

Ma il cambio di passo è avvenuto anche rispetto a un altro nodo, finora irrisolto: il rapporto con l’ente turismo Langhe Monferrato Roero presieduto da Luigi Barbero. “I territori Unesco e il Monferrato non possono essere gestiti sulla base di confini rigidi” commenta Prati, prima di presentare il protocollo d’intesa fra le due Atl che ha ricevuto la benedizione, e la promessa di finanziamenti, della Regione Piemonte. Il documento individua una serie di “azioni congiunte per l’incremento e lo sviluppo turistico nazionale e internazionale di due territori che sono complementari”. La collaborazione tra i due enti fissa linee guida e azioni ben precise e congiunte di promozione “verso i mercati italiani e stranieri ritenuti strategici attraverso l’organizzazione di eventi e incontri di presentazione pianificati di comune accordo”.

Antonella Parigi, assessore regionale al turismo alla cultura, ha partecipato alla presentazione del piano di Alexala e ha sottolineato la necessità di “stabilire una forte connessione fra le due Atl” perché “lo sforzo è quello di costruire progetti di area vasta”, confermando la disponibilità a mettere a disposizione risorse per il progetto alessandrino. “Le divisioni in Atl sono un fatto amministrativo” ha commentato. Antonella Parigi quando ha preso corpo l’ipotesi di accorpamento dell’Atl di Asti con l’Atl di Alba-Bra aveva avuto parole di particolare compiacimento: “L’Atl di Langhe Roero Alba Bra rappresenta un esempio particolarmente virtuoso per maturità del prodotto turistico e per politiche di sviluppo portate avanti negli anni. L’ente ha un’importante partecipazione di soci privati e, allo stesso tempo, un forte impegno da parte degli enti pubblici del territorio”.