Locci: “Subito nuovi alberi, un piano del verde urbano e la Consulta Ambientale”

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Locci: “In consiglio comunale avrò un ruolo super partes: ma non smetto di fare politica”. E sull’affaire Aral…. CorriereAlIl leader di Alessandria Migliore, Emanuele Locci, Presidente del Consiglio Comunale, entra con decisione nelle questioni ambientali del Comune di Alessandria con una mozione che pone alla discussione del Consiglio Comunale sei proposte di indirizzo molto chiare.

“Il 21 novembre è la giornata nazionale degli alberi, riconosciuta con la Legge 10 del 2013 – spiega Locci – ed allora ho pensato fosse il momento opportuno per rilanciare ufficialmente alcune proposte utili alla gestione del verde cittadino ed all’ambiente. Purtroppo spesso il verde pubblico viene affrontato come questione ordinaria e non strategica con il risultato che ad occuparsene sia spesso il solo apparato burocratico con i politici che restano, amministrazione dopo amministrazione, meri avallatori delle consuetudini in essere. Ho dunque pensato di dare una scossa, specialmente dopo aver appurato come il Comune di Alessandria non ha rispettato la Legge 113/1992 e la Legge 10/2013 che prevedono la piantumazione di nuovi alberi per ogni nascituro e la redazione di un bilancio arboreo. In particolare il Comune di Alessandria non ha rispettato fino ad oggi l’obbligo di legge di porre a dimora un albero per ogni nato come si evince dalla Relazione sul Verde Urbano e Bilancio Arboreo 2012-2017, approvato dalla Giunta Rossa con D.G. 98/2017, documento chiaramente artificioso ed elusivo della legge che prova a computare come “alberi” piantumati per i nati nel periodo 2012-2017 i “famosi” 100 mila “arbusti floreali” messi a dimora durante l’amministrazione Fabbio, arrivando a sostenere per questo motivo che la nostra città può coprire il fabbisogno di alberi per nuove nascite fino al 2109 e che quindi non sarà necessario rispettare la legge per altri 91 anni! Una cosa scandalosa, una vera e propria presa in giro per i cittadini, far valere retroattivamente le “rose di Fabbio” come sostituzione della doverosa piantumazione di nuovi alberi per tutto il secolo!”

Con la sua mozione Locci propone di impegnare l’amministrazione a rispettare gli obblighi di legge che prevedono chiaramente la messa a dimora di un albero per “ogni neonato residente” o “minore adottato” prevedendo altresì che l’ufficio anagrafico comunale fornisca “informazioni dettagliate circa la tipologia dell’albero e il luogo dove l’albero è stato piantato alla persona che ha richiesto la registrazione anagrafica”.

“Neanche il bilancio arboreo è regolare – aggiunge Locci – in quanto riporta dati palesementi artefatti computando in positivo mere stime di piantumazioni di ogni genere (alberi, arbusti, siepi) riferite anche ad anni precedenti ma mai conteggiati mentre in negativo computa con grande imprecisione solo i più recenti abbattimenti di alberi senza considerare le altre tipologie di piante” e per questo con la mozione chiede in via straordinaria un corretto e preciso censimento arboreo evidenziando analiticamente gli abbattimenti e le piantumazioni di alberi integrando, aggiornando e correggendo la relazione sul verde urbano e bilancio arboreo, rendendola pubblica sul sito del Comune perseguendo la massima trasparenza.

“Altro argomento che mi sta a cuore – prosegue il Presidente del Consiglio Comunale – è dare alla città una visione strategica sulla pianificazione del verde urbano per cui credo che occorra l’adozione da parte dell’amministrazione comunale di uno strumento di pianificazione denominato Piano del verde urbano che integri la pianificazione strategica territoriale per realizzare un sistema articolato e composito di aree verdi con il fine di mitigare l’impatto ambientale dell’attività cittadina sul territorio, per garantire un più razionale uso delle risorse ambientali, erogare servizi ecosistemici a diretto beneficio della comunità urbana, ottimizzare il ruolo sociale degli spazi aperti intra e periurbani, ottimizzare lo sviluppo economico e sociale del territorio attraverso processi partecipativi”. Oltre al Piano del Verde Urbano, Locci chiede che venga riattivata anche la Consulta Comunale per l’Ambiente, istituita proprio su proposta di Locci nel 2007 e poi chiusa nel 2012.

“La politica deve tornare centrale ed affrontare strategicamente le questioni ambientali e del verde pubblico – conclude il Presidente Locci – utilizzando tutti gli strumenti legislativi e regolamentari esistenti, aprendosi alla partecipazione dei cittadini e delle associazioni con il finedi migliorare la qualità ambientale e quindi anche quella della vita della comunità alessandrina. Con la mia mozione dò all’amministrazione comunale questa chance che spero saprà cogliere”.