Sterminio di alberi ad Alessandria

Parcheggio (Berlinguer) delle mie brame, quando sarai il più bello ( e sicuro) del reame? [Centosessantacaratteri] CorriereAlGrazie agli alberi nelle aree verdi, in Italia vengono assorbiti 12 milioni di tonnellate di CO2. La qualità della vita nelle aree cittadine e metropolitane la fanno gli alberi: un acero nella sua vita riesce ad immagazzinare 5/6 tonnellate di anidride carbonica. Le piante, sono la prima riposta contro l’inquinamento, che sta uccidendo milioni di persone nel pianeta, quindi la loro vita si traduce anche in benefici economici per tutta la comunità.

La Giunta leghista di Alessandria, capeggiata dal Sindaco Cuttica, forse invidiosa della scempio già creato da Fabbio che rimise in strada in cassonetti della spazzatura (e i risultati per l’ecologia urbana sono sotto gli occhi di tutti), riaprì il traffico veicolare in centro, e abbatté in una sola notte un ponte bellissimo e sicuro, cosa fa?

Fa uno sterminio di alberi nel piazzale parcheggio adiacente alla Pacto. Gli amministratori alessandrini di destra e leghisti vogliono essere ricordati per le maniere forti insomma. Anche per non deludere i loro amici al Governo, che tra abusi edilizi condonati, SI TAV, MUOS e ILVA non solo decidono che la vita e la salute dei loro concittadini vale poco decidendo per la compromissione della tenuta economica ed ambientale del nostro Paese.

In compagnia naturalmente dei 5 stelle che forse sono anche peggiori dei primi, in considerazione della loro totale incoerenza.

Tornando agli alberi abbattuti ad Alessandria, si sappia che noi non ci stiamo a stare zitti, a coadiuvare con il silenzio o con l’indifferenza, una politica non solo miope ma colpevolmente assente sui temi della qualità della vita, di una città sempre più vuota, spenta, insalubre, abbandonata e senza sogni. Mentre a Berlino si coltivano verdure nell’ aereoporto dismesso, noi siamo soffocati dalla polveri sottili.

Ci auguriamo, che la reazione avvenga presto e che Alessandria si risvegli magari unendo le forze politiche e sociali di chi ancora crede che un’altra città sia possibile.

 

Gianni Cirri
Per il partito della RIFONDAZIONE COMUNISTA
e il circolo Oscar Romero del PRC di Alessandria