Buzzi Langhi: “Nel futuro della multiutility partnership territoriali, e servizi di sempre maggior qualità”. E le regionali del 2019? “Se serve, ci sono”

Buzzi Langhi: “Aziende partecipate risorsa per Alessandria, dobbiamo gestirle al meglio”. Amag, Aral e la ‘rivoluzione’ dei parcheggi CorriereAl 2di Ettore Grassano

 

“Che la multiutility sia il vero snodo per il futuro del nostro territorio è chiaro a tutti. Non è detto però che si debba per forza ragionare, in prospettiva, in termini di cessione di quote a gruppi più grandi. Esiste un’alternativa su cui ci stiamo confrontando, ed è quella dell’aggregazione con altre realtà locali che hanno, come Amag, forti radici sul territorio. Come già sta succedendo in diverse province della Lombardia”. Davide Buzzi Langhi, vice sindaco di Alessandria con deleghe ‘pesanti’, che vanno dalle partecipate al governo delle infrastrutture del territorio, dall’urbanistica alla mobilità, dopo 15 mesi di attività della giunta Cuttica non ha dubbi: “Stiamo lavorando bene, con metodo, anche se senza clamori: e siamo alla vigilia di scelte strategiche, che indirizzeranno le sorti di Alessandria per i prossimi decenni”.

Dai servizi pubblici alla logistica, cerchiamo allora di capire dalle parole di Buzzi Langhi come il centro destra intende muoversi nella guida di Alessandria nei prossimi tre anni e mezzo di mandato. Ma anche cosa c’è nell’orizzonte politico del vicesindaco di Alessandria, e del suo partito di appartenenza, Forza Italia, in vista degli appuntamenti elettorali del 2019.

 

Vicesindaco Buzzi Langhi, che 2018 è stato a Palazzo Rosso? Sia sincero però: qualcuno sussurra che avete cambiato troppo poco…
Non abbiamo fatto rivoluzioni, ma si sta lavorando con metodo, da un lato per risanare comune e partecipate, dall’altro per guardare al futuro, con progetti di lungo respiro.

 

Partiamo proprio dalle partecipate: Amag cassaforte del territorio, si diceva un tempo. E’ ancora così?
Direi proprio di sì. Il Gruppo Amag è una realtà solida e sana, tutte le sue società chiudono in utile, e non mi pare davvero poco, considerato che al contempo siamo riusciti in questo anno e mezzo a migliorare significativamente la qualità dei servizi alla cittadinanza. Perché lo snodo è quello: da un lato far tornare i conti, ma dall’altro continuare ad investire sul territorio.

 

Da lunedì ad Alessandria i nuovi bus azzurri di Amag Mobilità: investimento da 2 milioni e 300 mila euro CorriereAlIl che significa, per il futuro, no a privati nell’azionariato del gruppo?
I privati già ci sono: in Amag Trasporti il comune ha solo il 15%, il resto è di una società di Pavia, che sta lavorando benissimo: chiaramente loro sono molto attenti al business, mentre noi cerchiamo di salvaguardare anche quei servizi che magari non sono profittevoli, ma hanno una forte ricaduta sociale. Peraltro il trasporto pubblico su gomma sarà presto oggetto di grandi trasformazioni, e si andrà probabilmente verso un’unica azienda di trasporti provinciale. Contiamo di essere della partita.

 

La domanda sui privati però era rivolta al gruppo del suo complesso: per anni si è parlato del Gruppo Amag come ‘boccone’ appetibile per realtà più grandi. Anche qualche scelta di management pareva orientata in quella direzione, lo sappiamo tutti…
Sul tema ho una mia idea, credo condivisa sia con la maggioranza a cui appartengo, sia con il nuovo presidente del Gruppo Amag, Paolo Arrobbio, con cui stiamo lavorando in piena sintonia. Ossia: non sono per l’isolamento, che sappiamo bene può ad un certo punto comportare anche difficoltà di vario tipo. Ma neppure mi piace l’idea di una multiutility che finisce in un ‘calderone’ più grande, allontanandosi inevitabilmente dal territorio. Un’alternativa esiste, e in Lombardia la stanno già sperimentando: è quella di alleanze fra realtà più o meno limitrofe, e con analoghe esigenze di identità e investimenti territoriali.

Trattative già avviate?
Mi chiede troppo: certamente una mappatura delle realtà è stata fatta, e ci sono contatti. Altrettanto certamente questi sono processi che non si realizzano in un mese: ma i prossimi 3 anni del nostro mandato saranno decisivi. Consegneremo agli alessandrini una Multiutility più forte e più sana, con forti radici locali.

Bella sfida, bel progetto. Intanto però dovete fare i conti con la realtà di oggi, che significa Aral, lunedì in Prefettura incontro decisivo. Borasio: “Ma non esiste emergenza rifiuti per i cittadini” CorriereAl 1prima di tutto rifiuti. Che fine farà Aral?
Aral non deve fallire: sarebbe un danno enorme per il territorio, da tutti i punti di vista. Stiamo lavorando per trovare la soluzione ottimale, che ovviamente però dipende dal pronunciamento del tribunale sul concordato preventivo.

La prospettiva è che Aral entri a far parte del Gruppo Amag, vendendo il 49% sul mercato?
E’ un’ipotesi: certamente l’obiettivo è costruire un ciclo dei rifiuti che sia ‘virtuoso’, sia dal punto di vista dei conti, che della qualità del servizio. E un partner in grado di occuparsi dello smaltimento, una volta esaurita la discarica di Solero, sarebbe la soluzione più efficace. Per dirla tutta: nei prossimi anni vorremmo arrivare ad una riduzione della Tari. Ma anche ad avere un’Alessandria più pulita e in ordine, in cui i rifiuti praticamente non si vedano più per le strade, sui marciapiedi o nei fossi, come purtroppo oggi ancora succede.

Parliamo di gas: col mercato libero alle porte, Alegas dovrà rivedere il suo business?
Alegas è una realtà solida, con un forte radicamento territoriale, e un amministratore, Andrea Innocenti, dalle comprovate capacità commerciali. Proprio la capacità di strutturarsi in maniera flessibile e moderna sul fronte della vendita dei servizi (di gas, ma anche di elettricità), e dell’assistenza post vendita, sarà la nostra carta vincente nei prossimi anni, nonostante la concorrenza sempre più forte, conseguenza della piena liberalizzazione del mercato.

Sul teleriscaldamento nessun tentennamento? Qualcuno dice che inevitabilmente Alegas ne uscirà indebolita…
Chi lo afferma sbaglia. Del progetto teleriscalmento si sta occupando ovviamente la società costituita ad hoc, TeleEnergia. Superata la fase autorizzativa e delle conferenze di servizi, a breve i lavori procederanno spediti. Negli accordi è previsto che Alegas fornisca la materia prima, ossia il gas, necessario alle due centrali per funzionare. Questo per il Gruppo Amag significa essere pienamente dentro anche a questo business.

Parliamo di logistica vicesindaco Buzzi Langhi: dopo tante occasioni perdute, c’è ancora spazio per crederci?
Noi pensiamo di sì. Vorrei ricordare che il primo atto del mio mandato di assessore fu proprio dire no al fallimento di Slala. 15 mesi dopo, grazie all’ottimo lavoro dell’avvocato Cesare Rossini, ma anche al gioco di squadra che stiamo facendo, Slala è tornata ad essere un soggetto centrale, snodo per la logistica non solo di casa nostra, ma anche ligure. Senza dimenticare l’importante partecipazione che Slala ha in Uirnet, società che ha l’obiettivo di gestire l’informatizzazione della logistica fra porti e retroporti. Non ultimo, confidiamo che Slala possa occuparsi d’ora in poi anche di trasporto persone, e non solo di merci: e che possa svolgere un ruolo strategico nelle trattative con Trenitalia, sul fronte del potenzialmento dei collegamenti con Milano.

E la viabilità cittadina? La chiusura del centro storico alle auto è ipotesi al vaglio?
Certamente occorre lavorare perché il centro storico (e intendiamo ormai un numero di vie davvero ridotto) possa essere sempre più vivibile, prevedendo però servizi di trasporto ‘leggero’ per tutti, e ovviamente il pieno rispetto delle esigenze dei residenti, e dei disabili. Ci arriveremo con un percorso di valutazione e di confronto, senza ‘colpi di mano’.

Di rifare il Piano Regolatore invece non se ne parla?
Rifare il Piano Regolatore necessita anni di lavoro, e anche risorse ingenti. Esistono strumenti più snelli, che sono le varianti urbanistiche, per andare incontro alle esigenze dei cittadini delle diverse aree, certamente mutate nel tempo. I nostri tecnici sono pienamente al lavoro, e quel che stiamo constatando è che oggi gli alessandrini chiedono al comune un percorso esattamente opposto rispetto ad un tempo. Nessuno vuol più trasformare i propri terreni da agricoli in edificabili (che sia per residenza privata o edilizia commerciale/industriale): semmai tanti chiedono il contrario, ossia di tornare ad avere terreni agricoli, meno tassati. Il che ovviamente, visto in un’ottica di sviluppo del territorio, non è davvero un bel segnale. Però cerchiamo di andare incontro alle esigenze dei cittadini. L’obiettivo è zero consumo di nuovo suolo.

Elezioni 2019: Davide Buzzi Langhi sarà candidato di Forza Italia alle regionali?Una delegazione di alluvionati alessandrini a Torino: "Ecco l'elenco delle nostre richieste" CorriereAl
(sorride, ndr) Non lo so, davvero. Come sempre sono a disposizione del partito, se si ritiene che io possa rappresentare un valore aggiunto. Ad oggi mi pare importante la tenuta dell’alleanza di centro destra, e la necessità di cambiare la guida della Regione Piemonte, e di diversi comuni, anche a casa nostra: tra cui Casale, Novi, Tortona, Ovada.

Forza Italia però qualche serio problema di consensi oggi sembra averlo: che futuro avrete?
C’è un’ampia area di elettorato moderato e liberale, di centro destra, che ha necessità di essere rappresentato, e che oggi in parte sta alla finestra. Dobbiamo riuscire a dare di nuovo a quel ‘pezzo’ importante di paese piena rappresentanza: è chiaro che, prima o dopo le elezioni di maggio, succederanno cose….