Trifoglio: “A Palazzo Rosso tante promesse, ma i progetti veri quando partono?” E sulle opposizioni: “PD autoreferenziale, 5 Stelle ‘gemelli’ della Lega”

di Ettore Grassano

 

“Per chi voterò alle elezioni per il consiglio provinciale della prossima settimana è una scelta mia, il voto è ancora segreto mi pare”. Ma anche “in consiglio comunale Serra e Pavanello, capigruppo di 5 Stelle e Lega, sembrano gemelli, tanto si passano la palla, spalleggiandosi a vicenda. E con questo Pd sostanzialmente autistico, che non dialoga con nessuno, l’opposizione non resta che farla per proprio conto”.

Oria Trifoglio, capogruppo (ma anche unica rappresentante) del Quarto Polo a Palazzo Rosso, è come sempre determinata e ‘sul pezzo’, nel corso dell’intervista consulta atti e documenti, e cita spesso il DUP (Documento Unico di Programmazione 2018-2020),soprattutto per mostrarne le carenze sul fronte della disponibilità di risorse. “Il sindaco Cuttica è persona amabilissima, e con la sua giunta il dialogo è costante, nonostante la differenza di posizioni. Ma è la sostanza che manca: è passato più di un anno dal loro insediamento, e siamo ancora alle chiacchiere. O a provvedimenti ‘spot’, magari un po’ ridicoli come quei paletti che han piazzato davanti al Palazzo Comunale, e che prima o poi qualcuno farà rimuovere. Oppure la chiusura del centro solo alle auto più vecchie, ossia quelle delle persone che non possono permettersi un’auto nuova. Il centro è ridotto ormai a quattro vie in croce: va chiuso alle auto, punto”.

Proviamo allora a farci raccontare,  a pochi mesi dalla precedente intervista,cosa è cambiato, e come Alessandria si appresta ad affrontare il 2019.

 

Dottoressa Trifoglio, di recente l’hanno data in quota centro destra in provincia, addirittura Provincia di Alessandria, firmata la convenzione con l’Università di Genova per ospitare studenti in tirocinio formativo CorriereAlpronta a candidarsi…
Ho subito smentito quell’articolo,perché non c’era davvero nulla di fondato. Il Quarto Polo ha deciso di non esprimere candidati per Palazzo Ghilini: voterò secondo coscienza, come si dice in questi casi, ma la partita che ci interessa è qui, a Palazzo Rosso.

E come sta andando?
(sorride, ndr) Ottime persone, in questa maggioranza. Tante promesse, e se faccio interpellanze rispondono anche con puntualità: la dialettica politica è pienamente rispettata, nulla da dire. E’ la sostanza che manca. 15 mesi di amministrazione Cuttica, e siamo ancora agli annunci, al ‘vedrete come cambieremo Alessandria’. In realtà l’unica certezza al momento, sempre in base alle parole del sindaco, è che nel 2022 non si ricandiderà. Come Alessandria arriverà a quell’appuntamento, lo vedremo.

Concretamente, cosa rimprovera a questa giunta e maggioranza?
La mancanza di concretezza, appunto. Prima di tutto manca un progetto complessivo: che si può realizzare magari in vent’anni, d’accordo. Ma intanto devi sapere dove vuoi andare: poi cerchi le risorse e le partnership per andarci. Qui siamo alla gestione dell’emergenza, e quando va bene dell’ordinaria amministrazione. Si veda la vicenda rifiuti…..

Come finirà?
Aral non deve fallire, su questo siamo tutti d’accordo. Intanto però il macigno di debiti che la società si porta appresso ha fatto sì che non sia stata contabilizzata all’interno del bilancio consolidato 2017 del Comune di Alessandria: altrimenti i conti sarebbero saltati. La questione si riproporrà però. Si parla di portare Aral dentro la Multiutility: ma può reggere una simile operazione? E con quale prospettiva? Privatizzare poi l’intero Gruppo Amag, come di fatto si è già fatto con i trasporti, per l’85% in mano ad un gruppo lombardo? Il Quarto Polo è da sempre, coerentemente, convinto che le partecipate che erogano servizi alla collettività debbano rimanere sotto il controllo pubblico.

Sul teleriscaldamento avete cambiato idea?
Assolutamente no: è un progetto sbagliato, senza benefici per i cittadini e che finirà con l’indebolire Alegas. La maggioranza ha risposto alla mia interpellanza, ha spiegato che non è vero, e l’assessore Barosini sostiene che gli alessandrini che sono già passati al teleriscaldamento hanno avuto oggettivi benefici. Vedremo nei prossimi anni chi aveva ragione, e chi torto.

Il sindaco Cuttica, ma anche l’assessore al Commercio Roggero, credono molto al rilancio del centro: dalla zona dell’ex ospedale militare, a tutte le vie storiche della città: lei è contraria anche su questo punto?
Non sono contraria: sono le modalità che contesto. Intanto è un anno e mezzo, dalla campagna elettorale, che sento parlare delle potenzialità dell’area ex ospedale militare Chiesa di San Francesco, e attualmente la vedo transennata e abbandonata. Vogliamo trasformarla radicalmente? Diventerà sede di un convitto universitario, più che mai necessario ora che sta partendo Medicina? Benissimo: ma qualcuno sta davvero lavorando su questo progetto, o siamo alle chiacchiere da convegno? Sul centro storico: certo che va rilanciato, ma battendo altre strade. Ossia chiusura completa alle auto, con un trasporto su gomma leggero, efficiente e non inquinante (e parcheggi adeguati attorno agli spalti) che consenta alle persone di entrare ed uscire dal centro in qualsiasi momento. Ovviamente con le dovute eccezioni per residenti e disabili. Lo fanno città più complesse di Alessandria; possibile che da noi sia impossibile?

 

A proposito di Medicina, dottoressa Trifoglio: lei, oltre ad essere vice presidente della commissione politiche sociali e sanitarie a Palazzo Rosso, è una figura storica della nostra sanità. Medicina oggi, e magari l’Irccs domani, possono essere risorse preziose per l’Alessandria dei prossimi decenni?
Stiamo all’oggi. Medicina sta partendo, e nel giro di pochi anni avremo qui 250 studenti, oltre a personale docente e tecnico. Certo che può e deve essere una leva per la città, ma vedo anche qui tanti punti interrogativi. Cosa intendiamo offrire a questa comunità di studenti e lavoratori? Dove sono le strutture di accoglienza, non solo in termini di alloggio, ma di stimolo culturale? E ci rendiamo conto che oggi il nostro Ospedale (al pari del tribunale, per citare un altro tema ‘caldo’) è del tutto inadeguato ad accogliere gli studenti che comunque, dal terzo anno, dovranno passare ad essere operativi anche ‘sul campo’, e non solo nelle aule? Sul domani, ossia l’Irccs: portare ad Alessandria un centro di ricerca all’avanguardia, puntando in particolare sul mesotelioma, è un’altra grande opportunità. Ma anche qui ci deve essere, da parte di tutte le istituzioni, un gioco di squadra reale, che mi pare stenti a passare dalle parole ai fatti. Per non dire del percorso di fortissima sinergia che, in quel caso, dovrebbe svilupparsi tra Aso e Asl. A che punto siamo su quel fronte, dopo lo sbandierato progetto di unificazione delle due strutture che risale solo a pochi mesi, ma sembra già morto e sepolto?

Immobili comunali: dopo il fallimento delle cartolarizzazioni (scelta delle amministrazioni "Mezzogiorno di..suono!": domenica al Comunale di Alessandria il concerto dell'Orchestra sinfonica JuniorClassica CorriereAlScagni e Fabbio) e delle società create ad hoc, oggi lei cosa farebbe?
Mi piacerebbe sapere quali sono le intenzioni di questa maggioranza, al di là delle rassicurazioni dell’assessore Barosini. Al Teatro Comunale qualcuno addirittura, non so quanto seriamente o per provocazione, ha proposto di farci un parcheggio multipiano, ci rendiamo conto? Poi ci sono il Marini, Cangiassi, la piscina comunale, solo per citare le strutture più rappresentative. Mi pare evidente che la strada delle gare non si è rivelata interessante per i privati, che a certe condizioni non partecipano. Quindi che facciamo? Lasciamo tutto in abbandono? Mi aspetto da chi governa proposte concrete, che valuteremo senza preclusioni: il Quarto Polo è per un’opposizione costruttiva, non diremo sempre no a prescindere. Ma chiediamo fatti: e finora ne abbiamo visti pochi.

Il nuovo reddito di inclusione: ad Alessandria le domande per la Carta REI CorriereAlSul fronte del sociale però Alessandria ha anche eccellenze importanti, e il Cissaca sta cercando di farsi ‘motore’ di un nuovo modello di welfare partecipativo…
Sì, e Alessandria ne ha davvero molto bisogno, dato il numero di anziani, di indigenti, di portatori di handicap di vario tipo. Il punto è che se poi andiamo a curiosare nelle pieghe del documento di bilancio, gli investimenti per il sociale languono. Il contributo del volontariato è fondamentale, ma non si può assolutamente puntare solo su quello.

Altra questione mai risolta, la rilocalizzazione di chi vive in aree esondabili: il ‘tira e molla’  CorriereAldei finanziamenti regionali sembra non finire mai..
Un’attivista del Quarto Polo, l’architetto Mulas, segue da vicino le esigenze di queste persone, che sono esasperate, e con piena ragione. L’assessore Borasio parla di priorità assoluta, e non metto in discussione la sua buona fede. Nei giorni scorsi il consigliere regionale Ottria ha risollevato la questione, e pare che tutto ora sia pronto per erogare finalmente i contributi. Speriamo, ma davvero tutto il percorso di questi anni è stato un simbolo di inefficienza: i cittadini hanno diritto ad una qualità di servizi, e interventi in emergenza, ben diversa da questa.

Dottoressa, lei per ragioni famigliari frequenta la Germania: percepisce forte differenza?
Non che là sia tutto perfetto intendiamoci, a partire dal timore costante di attentati nelle città più grandi. Ma devo riconoscerlo: in Germania ti senti in Europa davvero, qui da noi si fa una gran fatica.