Nomina sunt consequentia rerum: chiamiamolo ponte Cittadella

di Lino Balza

Cinque considerazioni. Il costosissimo viadotto sul Tanaro, costruito dopo la demolizione dello storico ponte Cittadella incolpevole dell’alluvione, è un comunissimo ponte come se ne vedono tanti (ce n’è uno uguale sull’autostrada per Ivrea Aosta). Che non fosse un’opera d’arte degna di firma, lo dimostra anche che il suo progettista, Richard Meier, che si valutava un archistar Usa e non un provincialotto, non ha mai ritenuto che valesse la pena di venirlo a vedere ad Alessandria. Il ponte Cittadella è da sempre stato chiamato con quel nome dagli alessandrini.

La fortezza Cittadella è un patrimonio che tutti dicono assolutamente da valorizzare. Richard Meier è stato costretto ignominiosamente ad abbandonare il suo studio (Meier and Partners Architets) sotto l’insostenibile peso di delle accuse di molestie sessuali a ben cinque donne, per le quali si è giustificato: “Non sapevo chi fossero, non conoscevo i loro nomi”.

Considerato tutto ciò, non è il caso di smetterla di nominarlo “ponte Meier” e di chiamarlo finalmente con il suo degno nome di “Ponte Cittadella”?