Ravetti (Pd): “Nel 2019 ripartiamo da Chiamparino per costruire alternativa anche a livello nazionale”

“La vera posta in gioco, sul piano politico, è la possibilità di costruire un’alternativa all’assetto attualmente prevalente nel Paese. Il lavoro dei Consiglieri Regionali di questa Legislatura è un patrimonio essenziale e rappresenta una delle condizioni imprescindibili sulle quali costruire le basi per tornare a vincere nel 2019” così il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti ha aperto il documento che verrà letto in occasione della Direzione regionale del PD piemontese del 5 ottobre e che contiene alcune riflessioni sull’appuntamento elettorale delle regionali del prossimo anno, condivise da tutti i Consiglieri del Gruppo.

“Le prossime elezioni regionali – ha proseguito Domenico Ravetti – certamente si giocheranno sulle politiche da mettere, programmaticamente, in campo per lo sviluppo e la coesione della nostra Regione, ma andranno lette anche in chiave nazionale, alla luce dello scenario politico che si è aperto dopo le elezioni del 4 marzo. La vera posta in gioco, sul piano politico, è la possibilità di costruire un nuovo spazio di centrosinistra che abbia la forza di rappresentare, effettivamente e non solo idealmente, un’alternativa all’assetto attualmente prevalente nel Paese”.

“In questo senso – ha affermato il Presidente Ravetti – il Piemonte, in quanto unica regione del Nord governata dal centro-sinistra, può diventare il laboratorio “costituente” del nuovo centro-sinistra. La ricandidatura di Sergio Chiamparino, oggi, è una condizione essenziale per questa operazione: sia per la responsabilità esercitata, in questi anni, in condizioni molto difficili, sia per la credibilità che può spendere, anche sul piano nazionale. Insieme a Sergio Chiamparino, sulla base dell’esperienza maturata in questi anni, il nostro Gruppo consiliare si mette, da oggi, a disposizione del Partito con una certezza: piazza del Popolo a Roma, domenica 30 settembre, era piena di speranze e invocava l’unità con un coro rivolto al gruppo dirigente del Partito che, in qualche misura e in tutte le fasi del confronto interno, va ascoltato anche nel nostro Piemonte”.

Ravetti ha indicato, poi, alcuni impegni: “A prescindere dalle scelte che la Direzione Regionale adotterà in vista del prossimo percorso congressuale, noi Consiglieri vogliamo essere utili per promuovere gruppi operativi in tutti i territori del Piemonte che siano aperti alla partecipazione di esperienze e competenze plurali presenti nelle comunità, per individuare le questioni più rilevanti e favorire momenti di approfondimento, creando forti sinergie con i principali attori territoriali, per cogliere occasioni per influenzare l’opinione pubblica e per generarne altre di battaglia politica finalizzate a fare esplodere contraddizioni nei campi avversari”.

“Penso che sia indispensabile – ha ribadito il Presidente Ravetti, in conclusione – riconoscere il ruolo, il lavoro e l’impegno dei Consiglieri regionali del nostro Gruppo consiliare. Questo lavoro e queste persone esprimono un patrimonio essenziale e, nel rispetto delle regole che il nostro Partito ha adottato, rappresentano uno dei pilastri imprescindibili sui quali costruire le condizioni per tornare a vincere nel 2019. Sono certo che risulterà vincente la combinazione tra i risultati ottenuti e gli elementi di novità nella proposta e nei suoi interpreti; in assenza di questa difficilmente troveremo la giusta sintonia con i piemontesi.”