“L’avvio dei lavori della discarica è una pessima notizia: non solo per Sezzadio ma per un’intera comunità che raccoglie un gran numero di persone, una comunità che in questi anni ha lottato e si è unita in nome della difesa del proprio territorio” – sono le prime parole di Walter Ottria (Liberi e Uguali), tra i primi a contestare l’insediamento di una discarica sopra una falda acquifera: “si tratta di una riserva tra le più importanti del Piemonte – continua il Consigliere regionale -, sita in una zona nella quale di acqua ce n’è veramente poca, come dimostra peraltro l’incredibile siccità dell’estate scorsa”.
“Da Sindaco di Rivalta Bormida sono stato tra i primissimi a contrastare l’opera e non ho mai cambiato idea, neppure per un momento – afferma Ottria, autore, in Regione, di numerosi atti che tentassero di salvaguardare un patrimonio di tutti e che chiedessero di attuare le normative vigenti: “purtroppo la via era stretta: il PTA (Piano di Tutela delle Acque) è stato approvato nel 2007 e fino a tre anni fa era rimasto completamente lettera morta. Precedentemente non è stato licenziato nessun atto di attuazione previsti per applicarlo. In questi quattro anni, insieme ai colleghi (anche di opposizione) e alla Direzione ambiente delle Regione, abbiamo invece fatto camminare il PTA, fino ad arrivare ai primi atti prescrittivi e vincolanti: ma l’autorizzazione alla Discarica era già avvenuta – chiosa con rammarico Ottria -; con gli strumenti normativi attuali con tutta probabilità la discarica non sarebbe stata autorizzata”.
“Sono arrabbiato e dispiaciuto – conclude Walter Ottria -, è una sconfitta che condanna un territorio e le persone che lo abitano a convivere con la paura che prima o poi la discarica possa inquinare l’acqua sottostante. È una paura che noi e i nostri figli non ci meritiamo di provare”.