Marenco: “Il nostro Passrì Scrapona è omaggio alla tradizione di Strevi: moscato e brachetto sono vini che conquistano il mondo”

“Dopo tanti anni di impegno e passione, constatare che la nostra azienda ha di fronte un bel futuro, grazie alle nuove leve della famiglia, è la soddisfazione più grande”. Michela Marenco è una figura ‘storica’ del mondo vitivinicolo alessandrino: ‘ambasciatrice’ nel mondo non solo della sua azienda, ma di tutto il Monferrato acquese, le cui radici rivendica con orgoglio. La Marenco Casa Vinicola di Strevi, guidata da decenni con competenza dalle sorelle Michela, Doretta e Patrizia può da qualche anno contare anche sulla passione di Andrea, 38 enne figlio di Michela e Giovanni: e punta con decisione su un mix di innovazione e tradizione per consolidare il proprio marchio, e anche per farlo conoscere su nuovi mercati. Il Marengo d’Oro 2018 per i vini aromatici, e il Marengo Donna, sono un doppio riconoscimento per un’azienda che continua ad investire, e che è sinonimo di qualità e competenza.

Michela, partiamo dal Marengo d’Oro di quest’anno: che vino è il Passrì Scrapona?
Un vino per intenditori, a produzione limitatissima: rappresenta un omaggio alla cultura vitivinicola di Strevi, alla nostra tradizione. Già premiato anche al Vinitaly, e anche ad un concorso internazionale a Bruxelles, è un vino aromatico da meditazione, molto elegante, da fine pasto. E’ frutto di una lavorazione lenta e particolare, a partire dalle uve del nostro Moscato Scrapona (già a sua volta premiato con il Marengo d’Oro negli anni scorsi, ndr).

La vostra è una storia ormai più che secolare, all’insegna del Moscato, appunto..
Un vino straordinario, apprezzato in tutto il mondo. Il vero biglietto da visite di queste colline, che sempre più ottiene riscontri su mercati importanti: dagli Stati Uniti al Canada, dal Giappone, all’Asia. Ma naturalmente anche in tutta Europa. Naturalmente senza trascurare il Brachetto, che è l’altro vino fortemente ‘identitario’ per il Monferrato acquese.

La vostra attività, in numeri?
Abbiamo circa 100 ettari di vigneti: 35 di Moscato, 13 di Brachetto, e il resto di Barbera, Dolcetto, Albarossa, Cortese. Produciamo oltre300 mila bottiglie all’anno, e il 60% è diretto ai mercati esteri, che gestiamo sia direttamente che tramite importatori.

Quanto ‘pesa’ oggi il web, in termini di promozione e marketing, e anche di e-commerce?
E’ un peso crescente, anche e soprattutto grazie all’ingresso in azienda dei giovani
Sviluppando appunto via via anche i canali web, dal sito Internet ai social, per un’interazione sempre più rapida ed efficace con i nostri sostenitori e clienti che però non significa perdere di vista la tradizione: nessun canale virtuale potrà mai sostituire il piacere di una visita in cantina, o nelle nostre vigne: là dove il vino nasce, frutto della cultura millenaria del Monferrato acquese.