“Quando vedo quella simpatica e bravissima cameriera down alla Ristorazione Sociale, o gli altri ragazzi che collaborano in carcere a San Michele, mi si apre il cuore: questa sì che è valorizzazione delle persone, e delle abilità nella disabilità”. Piervittorio Ciccaglioni, assessore al ‘sociale’ (ma anche al decoro urbano e allo sport), del comune di Alessandria, è appena rientrato dalla trasferta dedicata alla ‘staffetta’ Alessandria Roma, in occasione degli 850 anni della città (“la mia quota spese la pago di tasca mia: in un momento così critico, credo sia corretto fare così”), e già si è ‘rituffato’ nelle attività quotidiano di Palazzo Rosso.
E chiarisce: “Da un lato ci sono le emergenze, che in un assessorato come questo purtroppo sono all’ordine del giorno. Ma dall’altro stiamo lavorando, e tanto, sulla programmazione: e lo sciva pure, qui dentro ci sono professionalità eccellenti, che non sempre in passato sono state valorizzate come merita, e come merita Alessandria”. Prima ‘stoccata’, e durante la chiacchierata ne arriveranno altre. Ma soprattutto all’assessore Ciccaglioni preme una cosa: “le persone che hanno bisogno di aiuto, in questa città, sono sempre più numerose: dobbiamo cercare di aiutarle tutte, ma sempre chiarendo che esistono regole, diritti ma anche doveri. E le regole si rispettano, sempre”. Inevitabile pensare alla delicata questione delle occupazioni abusive, e dei connessi ‘sgomberi’.
Assessore, lei è operativo da quasi nove mesi, in settori quanto mai ‘nell’occhio del ciclone’ dell’opinione pubblica: più rose o più spine fino ad oggi?
Il bicchiere è sempre mezzo pieno per come la vedo io: sono un ottimista nato, e mi piace rimboccarmi le mani, mai piangermi addosso. Certamente cose belle ne abbiamo fatte un sacco, e ne stiamo facendo. Ma naturalmente non basta, possiamo e dobbiamo fare molto di più. Da dove vuole cominciare?
Dai 30 tirocini per disoccupati il cui bando scade in questi giorni magari: una goccia nel mare, ma una goccia vera: lei e il suo assessorato ci credete molto…
Appunto. E’ un segnale fortissimo, non per l’entità della cifra, ma perché consente alle persone di non perdere la speranza, di rimettersi in gioco, e speriamo di ripartire seriamente, ben oltre la durata del tirocinio. Credo sia la strada giusta, e faremo altre iniziative simili: sfruttando tutte le opportunità, i bandi regionali ed europei, le possibili sinergie con i privati.
Altra direzione in cui vi state muovendo è l’inserimento lavorativo dei ragazzi down: funziona?
E’ una strada da percorrere con entusiasmo: ci sono già alcuni casi di inserimento che stanno funzionando benissimo. L’importante è far fare alle persone ciò che sanno e possono fare bene: valorizzare le abilità della disabilità. Lei ci riesce ad allacciarsi le stringhe delle scarpe con una mano sola? Io no: ma ho visto ragazzi down riuscirci perfettamente! Ne ho parlato con il presidente dell’Associazione Down, Mario Bianchi, e la sintonia è totale. Anche le associazioni del commercio, e i singoli esercenti, si stanno mostrando molto interessati. Sempre sul fronte disabilità, abbiamo sottoscritto un accordo per un nuovo automezzo gratuito all’associazione Pulmino Amico: servirà per il trasporto di disabili e persone da accompagnare in strutture mediche e ospedaliere.
La gestione delle disabilità, e l’adeguamento delle infrastrutture cittadine in maniera tale che possano essere fruibili da tutti (a partire dai tanti anziani, oltre che dai portatori di handicap) è una delle nuove frontiere dell’intera Europa. E Alessandria è da anni eccellenza su questo fronte…
Mi permetta di sottolineare che lo è soprattutto per merito della tenacia della disability manager del comune, l’architetto Paola Testa, che a questi temi crede da sempre, e si è sempre spesa personalmente, talora anche nell’ostracismo di chi le stava attorno. Questo va detto. Da quando sono assessore, e finchè lo sarò, Paola Testa ha e avrà carta bianca, perché davvero sta realizzando progetti fondamentali, anche in forte sinergia con l’Università, e con altre istituzioni. Certo, servirebbero più risorse, come sempre. Ma le troveremo, perché l’Alessandria del futuro passa certamente di lì.
A proposito di risorse per il sociale assessore: di recente si è tenuto un importante incontro pubblico organizzato dal Cissaca, che ha visto la partecipazione di circa 200 persone, in rappresentanza di tutti i ‘portatori di interesse’ del territorio. Segno che qualcosa sta davvero cambiando?
Gianni Ivaldi, nuovo presidente del Cissaca, sta ‘facendo rete’ in modo straordinario, ed è la strada giusta per costruire un nuovo welfare ‘di comunità’, in cui pubblico e privato lavorino alla realizzazione di progetti comuni. Mi permetta di evidenziare che tutto ciò è possibile perché la giunta Cuttica, con una scelta coraggiosa, ha deciso di ‘chiudere’ la partita pregressa dei debiti con il Cissaca legati al dissesto, e di farlo con una cifra superiore a quella prevista da altri. Se non avessimo fatto così, oggi il Cissaca sarebbe fallito, e non solo Alessandria, ma un ampio territorio circostante, sarebbe in estrema difficoltà.
Assessore Ciccaglioni, sotto i riflettori oggi c’è però un’altra emergenza, che è quella delle occupazioni abusive: presto cominceranno gli sgomberi? E con quali conseguenze?
Gli eventuali sgomberi, rispetto a situazioni di dimostrata illegalità, non li decide e gestisce il Comune, ma Prefettura e Questura, in base a direttive nazionali. Cosa sia però successo negli anni gli italiani, e gli alessandrini, lo sanno bene: si è preferito chiudere un occhio, e spesso anche tutti e due, rispetto a situazioni di totale abuso. Situazione che ho denunciato per anni, sin da quando mi occupavo di ATC. Ora per fortuna il clima è cambiato, e si è deciso di tornare alla legalità. Certamente va fatto con raziocinio, tenendo conto caso per caso delle situazioni che coinvolgono minori, o persone con disabilità particolari. Ma non è accettabile che a prevalere sia chi non rispetta le regole, ovviamente a scapito delle persone perbene, serie e corrette, che si iscrivono alle graduatorie, hanno diritto ad un alloggio e non possono averlo perché, nel frattempo, qualcuno lo ha occupato abusivamente. E’ intollerabile, e in caso di nuove occupazioni credo che gli sgomberi debbano essere immediati. Pacifici, ma immediati: senza perdere neanche un’ora di tempo. E preciso un’altra cosa: non faccio nessuna distinzione fra italiani e stranieri (in regola, si intende): i diritti sono diritti, e vanno fatti rispettare.
Lei ha anche la delega allo Sport: viene quasi da dimenticarsene, a fronte di certe emergenze sociali. Eppure lo Sport ha una valenza fondamentale: a che punto è la gestione degli impianti sportivi comunali?
Lo sport ha una valenza strategica primaria per la nostra comunità, ed è al centro della nostra agenda. Basti vedere quante iniziative, progetti, appuntamenti Alessandria sviluppa e propone nel corso dell’anno. Anche perché da un lato lo sport ha una valenza sociale evidente, dall’altro ne ha anche una economica per il territorio, altrettanto importante. I tantissimi eventi sportivi attirano persone ad Alessandria, e generano un ‘indotto’ fondamentale per bar, ristoranti, attività commerciali in genere. La situazione complessiva degli impianti sportivi comunali alessandrini è buona, sia pur con qualche ‘criticità’, e compatibilmente con le risorse che possiamo investire, che non sono enormi. Tutte le gestioni sono però perfettamente in regola e sotto controllo, e il nostro personale svolge pienamente i propri compiti: anche se, non lo nego, qualche risorsa professionale in più non guasterebbe….