Conservatorio Vivaldi pronto per il nuovo anno accademico. Tutte le novità illustrate dal presidente Roberto Livraghi e dal direttore Giovanni Gioanola

Nonostante la pausa estiva, il Conservatorio Vivaldi di Alessandria è in fermento perché sta per iniziare un nuovo anno accademico. Tra poche settimane le attività saranno riprese ed è forse questo il momento più opportuno per fare un bilancio con il presidente e il direttore.

 

Dottor Livraghi, com’è andato l’anno scolastico appena concluso? Quali sono le prospettive per il prossimo?

L’immagine suggerita da questo tempo di vacanza è quella di un veliero d’epoca, dalla linea elegante e in perfetta funzionalità. Un’imbarcazione grande, con un equipaggio numeroso e preparato, con una gran voglia di affrontare ancora una volta il mare aperto e tagliare le onde. Mettendo da parte la poesia, il ritratto non cambia. Il Vivaldi ha chiuso un altro anno di lavoro, rafforzando la propria immagine di ente di formazione e di cultura, e si prepara a viverne un altro, facendo perno soprattutto sulla qualità dei propri docenti.

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Cominciamo dai soldi: non si parla quasi mai degli aspetti finanziari. Quanto costa la gestione dell’istituto? E chi se ne occupa?

Premesso che una parte consistente dei costi (e cioè quelli relativi al personale) è a diretto carico del Ministero e quindi non transita attraverso il nostro bilancio, la gestione finanziaria del 2017 è stata come di consueto equilibrata, chiudendo anzi con un modesto avanzo. In questo, il contributo del Consiglio di Amministrazione, che qui voglio ringraziare, è stato fondamentale. Il valore complessivo del nostro bilancio si aggira sui 600 mila euro, ma nonostante i tagli che ha subito il contributo ministeriale per in funzionamento, il Vivaldi ha consolidato ulteriormente le proprie attività. E dico subito che, al di là delle cifre di bilancio, quelli che ci interessano di più sono i numeri legati all’attività didattica.

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Di questo parliamo con il Direttore, che da circa un anno ha preso il posto della prof. Angela Colombo. Professor Gioanola, come va la didattica?

Ogni anno i nuovi allievi vengono selezionati attraverso un esame di ammissione che consente loro l’iscrizione ai vari corsi da noi offerti, dopo aver attentamente definito gli obiettivi formativi, di ricerca e di produzione artistica nel rispetto delle norme vigenti. Anche nel 2017, come per il passato e per l’anno che inizia ora, il progetto didattico si è focalizzato sul perseguimento del più alto livello qualitativo di allievi e docenti, proseguendo comunque anche nell’azione tesa alla promozione e diffusione della cultura musicale. Avevamo già avuto, recentemente, l’approvazione per alcuni nuovi corsi (Fisarmonica, Liuto, Didattica della Musica con due indirizzi, Musicoterapia. A tutto questo si aggiunge, proprio in questi giorni, la definizione dei Corsi di Secondo Livello Ordinamentali, il che ci consente di uscire da una sperimentazione quasi ventennale per diventare, finalmente, adulti, e riconosciuti. Come vede, la nostra offerta formativa, già di tutto rispetto, è in ulteriore espansione.

Come procedono le iscrizioni?

Quelle del prossimo anno sono ancora in corso. Ma possiamo fare alcune considerazioni sugli andamenti di medio periodo. Nell’ultimo quadriennio il numero degli iscritti ha registrato una leggera diminuzione, ma essa è dovuta soprattutto agli allievi frequentanti il Vecchio Ordinamento, che è in via di esaurimento, mentre è aumentato (dall’a.a. 2012/13 al 2017/18) il numero degli iscritti ai corsi Pre Accademici. Sono decisamente in crescita gli iscritti ai Corsi Triennali di I Livello e si nota anche un leggero incremento degli iscritti ai Corsi Biennali di II Livello. Come è ormai ben noto, molti dei nostri iscritti vengono dall’estero, in particolare dall’Estremo Oriente.

Presidente Livraghi, una delle caratteristiche del nostro Conservatorio è data dal gran numero di masterclass che annualmente si riescono a proporre agli iscritti. Me ne dà conferma?

Certamente. Dal 2013 ad oggi il numero delle masterclass è raddoppiato, mentre è in crescita, di conseguenza, è cresciuto anche il numero degli allievi iscritti. E poi, anche in questo caso, i dati numerici non dicono tutto: bisognerebbe avere il tempo di guardare una per una le lezioni, i contenuti assolutamente stimolanti e soprattutto i docenti chiamati a tenerle, sovente veri “numeri uno” del loro settore o strumento.

Le Masterclass fanno parte del gruppo di iniziative denominate “Le stagioni del Vivaldi”. Quali sono le altre?

Bisogna citare subito i concerti del ciclo “I mercoledì del Conservatorio”. Sono un appuntamento abbastanza noto, anche perché giunto nel 2018 alla 26^ edizione e sono stati ben 11 nel solo anno scorso. Poi ci sono gli eventi legati al festival “Scatola sonora”, anch’esso dalla lunga storia (21 edizioni sino ad ora), curato con passione straordinaria dal prof. Luca Valentino. E senza dimenticare che nel 2017 il Conservatorio ha collaborato con tante istituzioni, associazioni e varie realtà di città e provincia per realizzare circa 40 eventi fuori sede dotati di particolare pregio. Il prossimo appuntamento sarà con la manifestazione “Aperto per cultura”, in programma ai primi di settembre.

Direttore Gioanola, altri due aspetti di cui si parla molto bene sono la Propedeutica musicale e la Scuola serale di musica per adulti. È vero che sono due fiori all’occhiello del Conservatorio?

Così dice chi li frequenta e così pensiamo noi. Il Vivaldi continua da più di 15 anni la gestione di questi corsi, di durata da novembre a giugno: la Propedeutica Musicale, destinata ad allievi dai 5 agli 11 anni, è indirizzata a favorire una preparazione di base volta alla prosecuzione dello studio della musica; il corso Serale di Musica per Adulti si rivolge a quanti desiderano avvicinarsi allo studio della musica o riprendere studi interrotti, con un piano di studi più vicino ai loro bisogni ed in linea con le disponibilità di tempo delle persone impegnate in attività lavorative. I numeri ci dicono che oggettivamente la nostra offerta continua ad essere di grande interesse per l’utenza di Alessandria e dintorni. Non va dimenticato che tutti i corsi sono finanziati dal contributo versato per la frequenza agli stessi.

Inoltre, prosegue l’iniziativa di musica nelle scuole comunali dell’infanzia di Alessandria, grazie ad un protocollo di intesa stilato con il Comune di Alessandria, con il quale dall’anno scolastico 2014/15 vengono svolti progetti musicali rivolti ai bambini frequentanti le scuole materne. La stessa iniziativa è stata richiesta anche dal Comune di Frugarolo, con il quale il conservatorio collabora da due anni.

Un’attività importante, Direttore, che ci viene riconosciuta anche fuori provincia…

Sì, e non è da poco lo sforzo che stiamo facendo per mantenere il Vivaldi nelle posizioni di eccellenza che ha saputo conquistarsi. Sono forse le convenzioni che danno il senso di quanto ampio sia questo lavoro. Possiamo citare, ad esempio, la convenzione con l’Istituto Comprensivo “Galilei” (ex scuola media annessa) per la prosecuzione dell’attività intrapresa a suo tempo con la scuola media e portata avanti con grande consenso di famiglie e alunni. La convenzione con l’Istituto di Istruzione Superiore P. Gobetti” di Omegna – Liceo Musicale, stipulata nel 2011. Quelle con altri due Licei Musicali, di Vercelli e di Alessandria – il Saluzzo-Plana – per l’avvio di corsi di studio a indirizzo musicale/coreutico.

Un altro fiore all’occhiello sono le convenzioni con numerose Istituzioni musicali operanti in Piemonte, Liguria e Lombardia che costituiscono la Rete di Formazione Musicale di base: Istituti e Accademie musicali di Alessandria, Alba, Alice Bel Colle, Acqui, Asti, Biella, Bra, Busca, Genova, Imperia, Moncalvo, Mortara, Nizza Monferrato, Rivarolo Canavese, Savona, Settimo Torinese, Tortona, Valenza, Voghera, Casorate (PV), Treville, Vercelli, Avigliana, Carmagnola. Senza dimenticare gli accordi con istituti e realtà attive nel campo culturale che consentono la realizzazione di collaborazioni di carattere didattico, divulgativo e performativo: l’IC Carducci/Vochieri, l’Accademia di Musica Antica San Rocco, l’Associazione Ambientarti, tutte in Alessandria. E inoltre Villa Serra di Comago e la Rassegna Organistica di Feletto, la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Per ultimi vorrei citare i rapporti con la University of Georgia – Athens – USA, avviata dal 2003 e che vede ogni anno la partecipazione di una delegazione di docenti e di studenti americani coinvolti per 3 settimanein attività di studio, seminariali e concertistiche sul nostro territorio e, di contro, ogni anno un gruppo di docenti e allievi italiani (previa selezione) viene ospitato negli USA, presso la loro Università.