Il cavalcaferrovia di Alessandria, i lavori che slittano e Rfi che collauda (con calma…)

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di Enrico Sozzetti

 

 

Ancora settimane di sofferenza per la viabilità alessandrina. Il cantiere sul cavalcaferrovia potrebbe essere prolungato fino ai primi di settembre. Problemi tecnici? Mancanza di pezzi? Imprevisti durante gli scavi?

Niente di tutto questo. Semplicemente chi doveva eseguire il collaudo non lo ha fatto nei tempi previsti. E il bello è che è un soggetto che non ha alcuna responsabilità per i lavori. “Stiamo procedendo spediti e abbiamo sollecitato Rfi a compiere il collaudo di competenza fra il 30 luglio e il 4 agosto” ci aveva spiegato, il 25 luglio, Emanuele Rava, amministratore unico di Amag Reti Gas (gruppo Amag di Alessandria).

Già. Ma i solleciti non sono serviti. Pare che Rfi (che in fondo non deve fare altro che esaminare il lavoro e dire che va bene) avesse tutti i tecnici impegnati, o in ferie, visto che alla fine hanno comunicato che il collaudo della condotta si svolgerà oggi, giovedì 9 agosto, a partire dalle 9.30 e dovrebbe durare fino a metà pomeriggio. Una volta terminato, l’impresa procederà alla realizzazione degli ultimi interventi.
Ripercussioni sulla data di conclusione? La risposta di Rava è diplomatica: “Slitteremo di qualche giorno perché il collaudo doveva essere eseguito il 31 luglio e l’impresa era pronta, ma il tecnico Rfi arriverà solo giovedì mattina”.
Ovviamente se entro domani sera c’è il fatidico via libera, si finisce esattamente nella settimana di ferragosto e quindi è inevitabile sforare fino a fine agosto. Se non ancora qualche giorno dopo.

Amag Reti Gas ha lavorato per mesi al progetto perché era necessario ottenere tutte le autorizzazioni da Rfi (Rete ferroviaria italiana) in quanto il lavoro si svolge tutto sul cavalcaferrovia. Doveva essere spostato un tubo da otto pollici da un lato all’altro della strada in quanto deve essere realizzata, sul lato in cui originariamente correva la condotta, una nuova ringhiera di protezione da parte del Comune.
L’investimento è di 93.500 euro. L’impresa ha lavorato rispettando i tempi e usando un solo fine settimana (contro i due preventivati) per spostare la tubatura. Ma per chi ha lavorato con competenza e sollecitudine, c’è invece chi non è stato in grado di programmare l’invio di un tecnico per eseguire un collaudo in cantiere. Tutti impegnati? Troppi in ferie?

Difficile dare una risposta. Certo è che se per Rfi (Gruppo Ferrovie italiane, la società è responsabile della gestione complessiva della rete ferroviaria e la dotazione organica nazionale è di venticinquemila persone) questa è sinonimo di efficienza, c’è da preoccuparsi quando dovranno gestire in prima persona la costruzione delle barriere antirumore o i sottopassi per eliminare i passaggi a livelli.