Arrivederci o addio per il Marengo Hub? Piano periferie rinviato al 2020. E del doman non c’è certezza…[Centosessantacaratteri]

10 a Enrico Sozzetti, zero agli anonimi del web! [Le pagelle di GZL] CorriereAldi Enrico Sozzetti

 

All’inizio di giugno l’approvazione, da parte della giunta comunale di Alessandria, dei progetti del ‘Marengo Hub’, finanziati per diciotto milioni di euro grazie al bando nazionale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città.

Finalmente arriva la svolta per l’area di Spinetta Marengo? No. Perché in Italia c’è sempre un emendamento che stravolge e qualche conto che non torna.

E così proprio un emendamento del decreto milleproroghe ha congelato per due anni le centoventi convenzioni firmate per la riqualificazione delle città, con i 2,1 miliardi stanziati che saranno dirottati verso altri investimenti per gli enti locali. Con l’emendamento 13.2 (testo 2), approvato dal Senato in sede di conversione del decreto legge ‘proroghe’, la maggioranza giallo-verde ha disposto che l’efficacia di tutte le convenzioni sia “differita all’anno 2020”.

La norma approvata dispone che i Comuni debbano “rimodulare gli impegni di spesa e i connessi pagamenti”. Con tutto quanto che slitta di due anni. La norma calcola che “gli effetti positivi sul fabbisogno e l’indebitamento netto”, ovvero la spesa che era prevista sui programmi per la riqualificazione delle periferie e che invece non ci sarà”, sia di 140 milioni per il 2018, 320 per il 2019, 350 per il 2020 e 220 per il 2021. “In tutto – si legge su un lancio dell’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor – 1.030 milioni che il Parlamento ha deciso di spostare su un nuovo Fondo, di sola cassa, da utilizzare per favorire gli investimenti delle città metropolitane, delle Province e dei Comuni, da realizzare attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti. Cassa, cioè, per consentire agli enti locali di effettuare gli investimenti liberando gli avanzi di bilancio dalle regole contabili degli enti locali”. Le agenzie di stampa stanno intanto iniziando a rilanciare le prime proteste dei sindaci. Che sono in attesa di capire come funzionerà il nuovo Fondo, che fine faranno progetti e incarichi già assegnati e se del doman c’è qualche certezza, o meno. Da Palazzo Rosso, per ora, nessun commento.