Matrisciano (M5S): “Con il Decreto Dignità parte la rivoluzione contro la precarietà”

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“Con l’approvazione definitiva del Decreto Dignità al Senato arriva una prima, forte spallata a quella piaga sociale che risponde al nome di precariato. Una rivoluzione culturale con la quale, da oggi, questo governo inizia a rimettere al centro i lavoratori e i loro diritti, cancellati dalle scellerate leggi perpetrate dagli ultimi governi che hanno avuto come unico effetto quello di rendere ancora più incerta la vita dei cittadini”. Lo dichiarano i senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Lavoro.

“Con questo provvedimento mandiamo in soffitta l’idea che un popolo di precari possa fare bene alle imprese e al sistema produttivo, tuteliamo le aziende oneste, sia semplificando la loro vita sostituendo adempimenti obsoleti sia contrastando i ‘prenditori’ di sussidi che prendono i soldi e delocalizzano. E ancora – proseguono i parlamentari del M5S – imprimiamo una accelerazione fondamentale alla lotta contro l’azzardopatia, che ha il suo principale bacino proprio nei precari e nei disoccupati che credono di poter cambiare la loro vita con le scommesse. Ma la dignità non è un Gratta e Vinci, bensì un diritto per tutti gli italiani”.

“Infine, grazie al rafforzamento degli organici dei centri per l’impiego volto a garantire la loro piena operatività, come previsto proprio nel Decreto Dignità, parte il grande progetto di riforma delle politiche attive del lavoro che permetterà ai tanti, troppi cittadini esclusi dal mercato di poter finalmente tornare ad essere protagonisti”, concludono i senatori 5 Stelle.

Aggiunge la senatrice alessandrina Susy Matrisciano con un post su Facebook: “Ce l’abbiamo fatta! Grazie alla determinazione del governo, in particolare del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, il Decreto Dignità è legge! Come prima misura, questa maggioranza ha voluto portare in Parlamento un provvedimento pensato per i tanti cittadini che in questi anni hanno sofferto di più la crisi. Una crisi devastante, che da finanziaria è diventata economica e sociale colpendo i lavoratori italiani. Rispondiamo a chi dice che il Decreto va contro le imprese che gli imprenditori “corretti”, che sono tanti, non saranno danneggiati. Piuttosto, con questo provvedimento mandiamo finalmente in soffitta l’idea che si possa venire in Italia, prendere soldi pubblici e poi delocalizzare lasciando in mezzo alla strada migliaia di famiglie. Non va certamente dimenticato il capitolo sulla lotta all’azzardopatia: nel Paese dove si azzarda di più in Europa, il quarto al mondo, lo stop alla pubblicità e alle sponsorizzazioni del gioco d’azzardo su qualunque mezzo (stampa, televisione, radio e internet) è un segnale di civiltà.
Non ci fermiamo qui: il Decreto Dignità è solo il primo passo per invertire la rotta. E il merito è anche vostro che lo scorso 4 marzo ci avete dato fiducia!”