Banda larga: Alessandria e Asti cenerentole del Piemonte [Piemonte Economy]

di Cristina Bargero

 

 

La Società dell’Informazione è entrata ormai in molto gesti e abitudini della nostra vita quotidiana, senza che quasi ce ne rendiamo conto: mentre siamo a cena con amici capita di chiedere al titolare del ristorante la password del Wi-Fi perchè sono terminati i GIGA o il nostro operatore ha poco “campo” e vogliamo controllare se qualcuno ha messo un like al nostro post di Facebook.

Da casa prenotiamo con un click su Booking la nostra prossima vacanza, rispondiamo a una mail di lavoro, paghiamo le tasse tramite home banking. E anche l’artigiano che vive in uno sperduto paese dell’acquese o del Monferrato può presentare o vendere i propri prodotti anche al di là dell’Oceano.

Oggi, poi, alcune imprese aziende attente al welfare aziendale (quali ad esempio XEROX, Lenovo, Nielsen) concedono il telelavoro ai loro dipendenti, con il vantaggio per le collettività di evitare congestione del traffico e delle città.

Perché tutto ciò sia possibile occorre, tuttavia, disporre di una buona connessione a banda larga: infatti, la banda larga è riconosciuta come uno dei determinanti più promettenti dello sviluppo, svolgendo il duplice ruolo di abilitatore e di catalizzatore dei processi di sviluppo e di innovazione. La connettività diventa sempre più importante per non restare indietro in un mondo in cui le distanze fisiche si accorciano e diventano quasi inesistenti.

In questo campo ahimè il nostro paese rimane fanalino di coda in quanto la diffusione della banda larga e le competenze digitali dei cittadini si assestano sui livelli più bassi d’Europa. La copertura del servizio a banda larga in Italia, inoltre, non risulta uniforme tra le aree metropolitane e quelle a bassa densità di popolazione, dove l’investimento non assicura una remuneratività in tempi brevi. Queste aree sono caratterizzate da deficit infrastrutturali o da dalla mancanza di tecnologie più evolute che limitano per migliorare le potenzialità di accesso connessione a Internet.

E il Piemonte? Nonostante sia partito in anticipo a metà anni 2000 con il programma WI-PIE di infrastrutturazione attraverso un accordo di programma con Telecom Italia grazie al quale il servizio ADSL è stato portato a più del 96% della popolazione, secondo i dati dell’Osservatorio Ultra Broadband di Between, sul territorio regionale la copertura di rete fissa arriva solo al 27% della popolazione, e la copertura ultrabroadband mobile si ferma al 71% della popolazione: oggi il digital divide (divario digitale) da rete fissa e mobile per la regione si attesta al 7% e le province dove il fenomeno è più preoccupante sono quelle di Asti e di Alessandria.

Proprio con l’intenzione di colmare in breve tempo questo divario digitale, che è anche un gap di competitività. è nato il Piano Nazionale per la Banda Ultralarga, che ha l’obiettivo di coprire entro il 2020 almeno il 100% dei cittadini con 30 Mbps e il 50% dei cittadini con 100 Mbps. Partendo dall’analisi dell’offerta di infrastrutture per la banda ultralarga realizzate e quelle programmate sono stati individuate 4 tipologie di cluster con caratteristiche simili ma con costi e complessità di infrastrutturazione crescenti (A, B, C, D), a seconda del rischio o meno di fallimenti di mercato.

Il Piemonte ha ottenuto un finanziamento cospicuo (194 milioni euro cui si aggiungono 90 milioni di euro di fondi regionali per arrivare a un totale di 284 milioni di euro) per l’infrastrutturazione delle aree C e D, cui dovrebbero aggiungersi 200 milioni di euro degli operatori privati per gli interventi nei cluster A e B. Nel Piemonte, il cluster C comprende 151 Comuni e una popolazione di 340 mila abitanti, il cluster D i restanti Comuni e una popolazione di poco più di un milione di abitanti, mentre tutti i Comuni piemontesi, compresa anche Torino, presentano aree a fallimento di mercato.
Openfiber si è aggiudicata la gara per le aree a fallimento di mercato del Piemonte e i lavori, sebben con un po’ di lentezza a causa dell’iter autorizzativo, stanno prendendo avvio.