A Felizzano una festa che non piace agli animali

Gentili signore e signori,

ho appreso dai mezzi di informazione che dal 3 al 7 Agosto a Felizzano (AL) si svolge la festa patronale con mostre fotografiche, gara di bocce, serate danzanti e musicali, schiuma party, banco di beneficenza. Non mancherà la “tradizionale fiera degli animali domestici” altrimenti non sarebbe “tradizionale”.

Bisogna avere una mente davvero geniale per organizzare una fiera di animali ad Agosto. Non che negli altri periodi dell’anno sia una gran trovata ma il caldo è un fattore devastante per questi appuntamenti.

Le fiere di animali sono un segno di arretratezza culturale sempre più insopportabile: siano esse fiere di animali “da reddito” o “da affezione”, oppure fiere ornitologico-venatorie per il piacere degli appassionati della nobile ars venandi, dovrebbero essere abolite. Basterebbe un regolamento comunale di tutela animali dettato da un briciolo di empatia e di buon senso a farlo invece nel terzo millennio si è ancora qui a lottare per far capire che gli animali non sono oggetti da esporre.

Come se non bastasse la fiera, ecco lo spettacolo pirotecnico. Nel 2017 c’è stato lo spettacolo di fontane d’acqua ma si è voluto fare un passo indietro ripristinando i sempre più discussi fuochi d’artificio pur sapendo che essi costituiscono un incubo per gli animali. Se quelli domestici hanno in un certo senso la “fortuna” di essere protetti dalle loro famiglie, quelli selvatici e acquatici no. Gli uccelli volano disorientati e impauriti: spesso urtano contro edifici e alberi rischiando di ferirsi e di morire e il loro udito può restare compromesso in maniera permanente. http://www.youanimal.it/uccelli-e-i-fuochi-artificiali/ Gli animali acquatici sono colpiti in modo particolare quando lo spettacolo ha come scenario proprio l’ambiente acquatico: luci e suoni costituiscono un elemento disturbante del loro habitat. Gli animali degli allevamenti, purtroppo legati e ingabbiati, sbattono contro le gabbie e tentano di divincolarsi dalle catene invano.

Non è da sottovalutare l’inquinamento causato da questo spettacolo http://www.eticamente.net/821/botti-e-fuochi-dartificio-lista-sostanze-velenose.html«(…) Il processo di fabbricazione dei fuochi d’artificio prevede l’utilizzo di centinaia di composti, che poi vengono rilasciati nell’aria e nel territorio. (…) si fa uso di troppe sostanze velenose ed inquinanti. (…) arsenico, antracene, tetracloruri, (…) alluminio, clorati vari, cloruro mercuroso, nitrati, ossalati, perossidi, solfati e solfuri, (…) filiera formata da piccoli aghi di metallo, (…) acido gallico, acido picnico, (…) solfati di rame, (…) ferro, carbone amorfo, (…) clorato di barite, (…) clorato di stronziana, (…) piombo. La maggior parte degli ingredienti descritti sono velenosi. Per quanto riguarda i quantitativi, uno spettacolo medio piccolo (…) prevede l’utilizzo di circa 80-100 Kg di prodotti (per 5-10 minuti di spettacolo). I fuochi d’artificio sono azionati da polvere pirica nera (polvere da sparo denominata AKA). (…) Gli spettacoli pirotecnici sono molto costosi. Da più parti si sono levate proteste contro quella che è effettivamente una spesa inutile, oltre che deleteria (…)»

E, giusto per dare la botta finale agli animali, la 17° sagra dell’agnolotto durante la festa propone agnolotti, gnocchi al Montebore, grigliata mista di carne, fritto misto di pesce.

Gli animali non sono ingredienti ma esseri senzienti. E’ necessario fermarsi a riflettere su questo perpetuo massacro per mangiarli, soprattutto per fare festa.

La crescente informazione sulle condizioni degli allevamenti, sulla sofferenza che comporta il viaggio verso i mattatoi e sulla macellazione fa riflettere sempre più persone sulla pratica di mangiare animali. Si va sempre di più verso una scelta etica, salutistica, ecologica, sociale, economica dalla parte opposta rispetto a quella a cui indirizza questa festa http://www.saicosamangi.info/ Uno dei tanti studi sul futuro dell’alimentazione umana ci fa capire che la strada da prendere è un’altra http://www.movimentoantispecista.org/dossier-alimentazione-umana-il-futuro-della ma forse è ancora troppo poco battuta per essere percorsa da chi governa Felizzano.

Il Sindaco Luca Cerri ha 30 anni. Che cosa ci si aspetta da un amministratore giovane se non un cambiamento in meglio? Invece no. La politica antropocentrica e specista ha messo le radici anche sotto la scrivania di certi giovani amministratori che non riescono davvero a comprendere il dramma che vivono gli animali sacrificati sull’altare del divertimento e del gusto. Che festa è se qualcuno si diverte e qualcun altro soffre?

Il Sindaco fa parte della lista civica “I Love Flissan” but he doesn’t love animals.

Cordiali saluti.

Paola Re – Tortona