Palazzo Rosso con Amag Ambiente non può alzare i decibel? Ma parliamo anche di alluvionati e pediatri…[Le pagelle di GZL]

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di Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) AMAG e AMAG Ambiente: è mai possibile che il Vicesindaco e Assessore di Alessandria, Davide Buzzi Langhi, in data 11 luglio, sia stato costretto a chiedere ad un ramo della partecipata controllata dal comune “uno sforzo straordinario sul tema della pulizia e del decoro urbano, ritenendo centrale avere una città pulita perché l’obiettivo non è ancora stato raggiunto?”
A me pare proprio di no! Si nota una richiesta troppo gentile e cauta, e in aggiunta a tale richiesta, si legge che il Vicesindaco attende “risposte dall’azienda”. La stessa cosa la ripete l’Assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini: in una intervista su Il Piccolo di venerdì 13 luglio a pag. 11, ad una domanda Barosini risponde: “La gente si lamenta e ha ragione. Sul verde pubblico e la pulizia siamo deficitari. Solleciteremo ancora AMAG Ambiente.” O cribbio, sono due amministratori che “pregano” che siano eseguiti i lavori come Dio comanda? Troppa cautela nel porre tale richiesta! Sarebbe utile alzare la voce almeno sui 90 decibel per avere la certezza che il responsabile abbia compreso e ordinato che tutti in questa azienda si diano una mossa. Intanto: AMAG Ambiente ha un nuovo direttore, Fiorenzo Borlasta, con 12 anni di esperienza perché arriva da una lunga direzione dell’ azienda COSMO di Casale Monferrato. Quindi AMAG Ambiente non avrebbe bisogno di ricevere una “educata” tiratina di orecchie dalla politica, ma dovrebbe muoversi in autonomia per dare i risultati dovuti. AMAG Ambiente ha un sito web. In quel sito si leggono molte cose come ad esempio la Carta dei Servizi: una vera “bibbia” che l’azienda dovrebbe rispettare alla lettera, nei suoi diritti e maggiormente nei suoi doveri verso la città. Non ho lo spazio per entrare nei dettagli, ma cito un particolare: lo sapevate che l’AMIU Ambiente si è posta nella Carta dei Servizi, tra gli obiettivi da perseguire “il lavaggio cassonetti indifferenziato 4 volte l’anno, lavaggio cassonetti organico 12 volte l’anno e pulizia in prossimità dei cassonetti entro 10 mt.?”. Dalla ‘notte dei tempi’ fino ad oggi tutto ciò non è avvenuto è sotto gli occhi della città.
Voto: 2

 

2) Mercoledì 18 luglio 2018: una data da segnare negli annali di storia alessandrina nel  CorriereAlsettore “plurialluvionati”. Nella Monticone story, infatti, le perizie finalmente sono partite per raggiungere il tanto agonato traguardo. E’ stato un percorso impervio, lungo, faticoso, per gli sfortunati cittadini ‘caduti’ non per scelta loro in area golenale. Ho ascoltato la storia di Giuseppe Monticone, ho letto tutte le copie delle carte ufficiali, protocollate negli anni, e mi sono fatta una pessima opinione di chi ha operato ‘nel pubblico’, sul fronte politico e burocratico. Giuseppe Monticone non si è mai arreso, e cercando di aiutare se stesso ha aiutato generosamente anche i suoi sfortunati vicini della zona incriminata. Nel 2017 è riuscito ad ottenere ascolto e credibilità da un settore importante quale l’informazione, e cito come esempio Il Piccolo con Monica Gasparini. Per la prima volta dopo anni c’è stato anche l’interessamento vero di Palazzo Rosso, grazie alla nuova Giunta, nella persona dell’ Assessore alla Protezione Civile Comunale Paolo Borasio. Da parte mia ho seguito passo a passo Giuseppe Monticone e ho notato che le uniche difficoltà ci sono state nel settore burocratico locale, con lungaggini incredibili e inaccettabili su pratiche in cui bastava seguire le indicazioni della Regione. In ogni caso gli uffici direzionali regionali, che avevano stilato per l’ennesima volta il Decreto per i rilocalizzati, erano disponibili a collaborare. Il brutto pregresso non fa onore a chi avrebbe dovuto offrire ascolto, assistenza e risoluzione dei problemi di quei cittadini. A questo proposito rimando ad una vecchia pagella: “10 al consigliere Ottria sul caso Monticone-alluvione, e al sindaco Cuttica per la vicenda Ivaldi-Cissaca [Le pagelle di GZL]” Da febbraio/marzo 2018 ad oggi a mio avviso si è perso tempo, speriamo che tale annosa pratica si concluda entro fine anno e di non dover entrare nel regime di finanziamento nel 2019. In questa vicenda devo segnalare in senso veramente positivo i Tecnici regionali della Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Protezione Civile: Ing. Giunta, Arch. Impedovo, Ing. Fabrizio. Importante il contributo del Consigliere Regionale Walter Ottria, messosi a disposizione di Monticone già dal 06/11/2017 e che ha avuto e ha la funzione di essere ‘i nostri occhi’ sull’iter regionale. Grazie anche all’Assessore comunale Paolo Borasio, un buon esempio di amministratore, per fortuna ‘altra pasta’ rispetto a chi lo ha preceduto nel ruolo. A tutti i nomi citati aggiungo Don Ivo Piccinini: al momento questo risultato lo ritengo una bella vittoria.
Voto: 10

 

 

Il Servizio Sanitario Nazionale è ancora sostenibile, e come? Il sistema salute al centro di un dibattito alessandrino CorriereAl 13) ASL/AL, Regione Piemonte settore Sanità di cui; assessorato, dirigenza, commissione preposta. In questo momento mentre sto stilando la pagella sono talmente arrabbiata che fatico pure a dare il 2. Ho tre nipoti: nulla da dire sulla professionalità del pediatra di base, ma il sistema è un disastro. Ogni volta ore e ore di coda, con bambini malati che rischiano solo di peggiorare, o contrarre altre malattie. Alternativa le visite a pagamento, e medicine idem. I pochi pediatri di famiglia rimasti hanno gli studi ‘zeppi’, quasi monopolizzati dalle “nuove famiglie” (le cosiddette risorse), tutte con tre /quattro figli a seguito, e alla fine gira e rigira li fanno controllare tutti, tanto è gratis. Lunedì 16 luglio c.a. ho voluto verificare sul sito web dell’ASL/AL quanti sono i pediatri disponibili, ma non ho trovato alcun elenco. In compenso c’erano due numeri di telefono, di cui uno suonava libero all’infinito e l’altro era staccato: che sia chiaro, c’è differenza di suono se è occupato o staccato. Erano le 10.30, quindi ho deciso di chiamare il centralino generale ASL/AL (0131/306111), dove chi mi risponde non mi dà neanche il tempo di parlare, e mi incalza nel chiedere con chi voglio parlare. Sono indispettita e gli chiedo come mai ha tanta ‘premura’. In quell’ambiente sarebbe opportuno utilizzare pazienza, gentilezza o forse anche una forma di educazione. Mi passa l’ufficio e mi risponde un’impiegata, a cui chiedo dove posso vedere nel sito l’elenco dei pediatri disponibili. Cortesemente me li segnala lei. Per Alessandria vi sono solo due pediatri liberi di cui uno fa servizio a Solero e Felizzano. Non mi trattengo più, e spiegando che non ce l’ho con lei attacco di brutto ASL/AL, Regione e tutti quei “barbagianni” che si occupano da tempo di Sanità pubblica, ritenendo una vergogna tale situazione. L’impiegata mi comunica di “tenere duro che fra qualche mese di pediatri ne arriveranno altri due”. “Tenere duro” bella consolazione! Nel web si legge su testate importanti a livello regionale: “Sanità mancano pediatri” e “Nei prossimi 5 anni 14 milioni di italiani senza medico di famiglia”. Sempre peggio! Questa è la cattiva politica effettuata dai vari governi nazionali e regionali di qualsiasi “marchio” di bandiera. Hanno pure il coraggio di domandarsi perché gli italiani abbiano votato dei “marziani”, senza realizzare che il risultato di quel voto lo hanno prodotto tutti loro dopo averci stremati.
Intanto fra meno di un anno si va a elezioni regionali, e dalla Regione vengono rilasciate dichiarazioni propagandistiche: “Saitta: entro fine mese i piani delle aziende sanitarie per le liste d’attesa”. Caro Assessore Saitta e chi ci crede più?
Voto: 2