Grigi: e adesso facciamo nomi e cognomi

Grigi: dal libro Cuore alla tragedia del Poseidon CorriereAldi Jimmy Barco
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Vi piacerebbe che i Grigi pescassero a piene mani dagli organici di quelle squadre di Serie B che sono state, per ragioni economiche, estromesse dalle cadetteria, e che magari guardassero pure (i Grigi, naturalmente) anche ai giocatori top che sono stati svincolati d’ufficio dai club di C decapitati dalla Covisoc?

E vi piacerebbe se l’Alessandria ripiombasse nella lista delle Società dichiarate inidonee a partecipare a campionati professionistici?

Perciò tutti voi rispondereste sì alla prima domanda e con un no convinto alla seconda. Certo, la prima fattispecie non esclude l’altra ma, come abbiamo visto anche qui in tempi recenti, aiuta. Tutto ciò esclusi naturalmente i tafazzisti autoctoni che si augurano di tornare a imperversare in campionato sui campi di Suno e Saluzzo.

E di questi analfabeti calcistici-sportivi di ritorno ce n’è qualcuno che è stato persino eletto
(si fa per dire) dirigente di Orgoglio Grigio, evidentemente senza neppure aver studiato lo statuto dell’organizzazione che intenderebbe dirigere.

Ma bando alle piccinerie, due cose sono certe: Di Masi in questa stagione non pescherà a piene mani in club ‘scoppiati’ di Serie B e la sua Alessandria non corre rischi circa la sopravvivenza fra i professionisti. Altri antipatizzanti mandrogni hanno poi sostenuto che la nostra società si sia fatta prendere in braghe di tela da situazioni di mercato imprevedibili nelle quali potrebbe pagare pegno.

Brivido Caldo CorriereAl 6

Mi riferisco in particolare alla cessione di Iocolano al Bari, società fallita qualche giorno fa.
Il giocatore non tornerà indietro come temevo, ma la rata biennale relativa alla cessione non verrà onorata come da contratto ma tramite altre strade peraltro tortuose: dicesi rischio imprenditoriale.
Viste le critiche subite dalla Società nella circostanza ammetto che certi studiosi di altissimo livello di diritto fallimentare e carte federali come certuni di casa nostra sono una risorsa dal valore inestimabile e trovo strano che un dirigente attento come Luca Di Masi non se ne avvalga regolarmente.

Anche gli scienziati di qui però dovrebbero mettere in guardia la Società prima che la situazione precipiti: in questo caso i nostri impagabili saputelli dovevano dare l’allarme prima che il ricciolone fosse ceduto alla società pugliese motivando i rischi che l’operazione poteva presentare. Fare i fenomeni dopo il fattaccio significa essere solo i furbetti del quartierino.
Comunque sia, e ritorno alle domande poste in apertura, mi auguro che Di Masi costruisca la nuova squadra con un occhio al fatturato e uno alla strategia che vuole un organico, nel momento in cui ci sono le condizioni per salire in B, pronto ad affrontare categorie superiori, quindi di un telaio progettato per il futuro.

Quanto al secondo iniziale quesito penso che per un club come il nostro nulla sia peggio che proprietà ballerine e economicamente inadeguate. Se negli anni precedenti sono stati fatti errori evidenti Di Masi dovrà pagarne le conseguenze con il suo patrimonio personale e mi pare che non sia mai scappato davanti alle responsabilità.

Aveva promesso la B e la categoria superiore non è arrivata nei modi e nei tempi sperati? Non può certo essere considerato un “traditore” per questo. Sennò è corretto considerare traditori pure gli Agnelli, i Moratti e i Berlusconi perché pure loro hanno fallito traguardi importanti in stagioni cruciali.
Comunque sia, e lo ribadirò fino alla noia, il nuovo corso dipenderà dalle cessioni, sanguinose o meno, di Gozzi, Vannucchi e, soprattutto, Gazzi. Se anche uno solo di questi tre dovesse far parte della rosa nel prossimo campionato sarebbe una iattura. Se qualche tifoso infine volesse davvero il bene dei Grigi userebbe i social per convincere questi tre a cambiare aria, magari rimettendoci pure un pochino del loro stipendio che, in altri momenti, qualche disastroso DS ha accordato con superficialità o, peggio, con dolo.

A risentirci, che in questa rubrica si fanno i nomi e pure i cognomi, e pure si fanno prima e non dopo…