Vivere di multe [Il Flessibile]

 CorriereAldi Dario B. Caruso

 

Passeggiare nei weekend estivi lungo le coste della Riviera Ligure è rilassante ed istruttivo.

Rilassante se trovi parcheggio e puoi respirare l’aria salmastra che arriva dal mare.

Istruttivo se prendi spunto da ciò che – distogliendo gli occhi dallo smartphone – vedi tutt’intorno.

Provo un leggero dolore e una profonda vergogna quando sui parabrezza delle auto stancamente si afflosciano foglietti gialli. Decine, centinaia di ali che hanno smorzato la loro corsa sui vetri polverosi di auto di tutte le cilindrate, dalle utilitarie di quindici anni ai superaccessoriati suv di ultima generazione, unite in un unico destino come anime nella “Livella” del principe Antonio De Curtis: subire contravvenzioni.

Le Polizie Municipali sono invitate da anni a sanare le casse Comunali. Non potendo colpire gli autoctoni – talvolta già abbondantemente penalizzati dalla carenza di servizi – si colpiscono i turisti della domenica, quelli che cercano poche ore di refrigerio fuggendo dalle città di pianura.

Sogno uno sciopero generale, in cui i turisti si astengono dall’affrontare chilometri per un bagno e una multa salata più dell’acqua di mare.

Spiagge quasi vuote, frequentate dalle poche famiglie locali che si trascinano sulla battigia ostinandosi ad affittare una cabina e un posto al sole che nessuno gli invidia più.

La settimana scorsa nel primo pomeriggio ho visto una famiglia di quattro persone – mamma papà e due bambini di sette otto anni – entrare nella stazione ferroviaria di Savona per ritornare a casa, la donna con la borsa frigo e l’uomo con l’ombrellone sulle spalle, i figli per mano cotti dal sole, tutti semplicemente sorridenti.

Settimana scorsa, non anni Settanta.

Ho giocato a costruire la storia di quella famiglia: monoreddito, il bambino piccolo gioca a calcio nella squadra del paese, il più grande è tecnologico, lei lavora in casa, lui ha un’auto ma con il treno è meglio.

Settimana scorsa, non anni Settanta, gli anni dell’austerità.

Si può vivere di soddisfazioni oppure vivere di multe.

La scelta spetta a ciascuno di noi.