Assessore Barosini, a Casalbagliano ci pensi lei! E su Teatro e caditoie…[Le pagelle di GZL]

Casalbagliano ultimo atto: “Siamo stanchi di farci prendere in giro: il comune aspetta che ci scappi il morto?”. Castello ‘in pezzi’, mobilitato anche Vittorio Sgarbi CorriereAl 1di Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Casalbagliano: dopo aver interpellato l’Assessore Barosini che sia la volta buona? E’ bastato il maltempo in pieno luglio e ci risiamo: per Casalbagliano è ancora emergenza. Un mio familiare due mesi fa era in procinto di acquistare una casa proprio nel sobborgo, ma l’ho sconsigliato per le note problematiche mai risolte, a causa dello stato di abbandono negli anni da parte delle autorità amministrative. A mio pensare, per un problema di tale rilevanza sanitaria ed idrogeologica, i soldi si sarebbero dovuti trovare già da tempo. C’è stato un interessamento dell’ex amministrazione Rossa, con uno studio idraulico e idrogeologico effettuato dall’Ing. Sandro Terruggi (professionista e assessore del Comune di Casale Monferrato) nel settembre 2016, ma senza risultati tangibili. Che he ne è stato di quello studio, e quale ente avrebbe dovuto intervenire su Casalbagliano: Comune, AMAG, AIPO, o tutti e tre insieme? A Casalbagliano quando la fogna esonda e il liquame entra nelle case il problema sanitario è serio, ma nessuno pare scandalizzarsi. Sarebbe interessante conoscere cosa ne pensa il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (S.I.S.P.) dell’ASL/AL, e perché no, anche dall’ARPA. Poi ci sono danni da stress, e danni materiali per ciò che viene distrutto ogni volta. Nei giorni scorsi ho voluto verificare se questa amministrazione è intenzionata a ‘prendere in mano’ la “pratica” Casalbagliano, quindi ho interpellato l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Alessandria Giovanni Barosini. Il quale, come sempre molto disponibile al confronto con il cittadino, mi ha fornito risposte precise. C’è una Delibera della Giunta Comunale in data 23/11/2017, che ha per oggetto: “Intervento di regimazione idraulica area via Oratorio in frazione Casalbagliano. Presa d’atto progetto esecutivo e avvio procedure di finanziamento”.
Per questo intervento sono state richieste somme alla Cassa Depositi Prestiti. La stessa è stata sensibilizzata e sollecitata affinché finalmente conceda i mutui necessari: perché queste sono le modalità con cui una pubblica amministrazione può agire. Dalle carte si legge che la spesa complessiva è di euro 100.000,00, comprensiva di ogni onere fiscale. Il progetto c’è, l’interesse c’è, per quel che possa valere la mia “lente” di controllo c’è: manca all’appello la Cassa Depositi Prestiti. Magari un intervento a Roma sulla C.D.P. dei nostri eletti può servire: al momento vogliamo essere ancora una volta fiduciosi.
Voto: 8

Teatro Comunale di Alessandria: nostalgia o rottamazione? CorriereAl

 

2) La notizia: “Teatro di Alessandria: “se lo smontassimo per farne un parcheggio multipiano?” La provocazione arriva dagli uffici di Palazzo Rosso…”
Nel contenuto dell’articolo, emerge che secondo una parte della minoranza a Palazzo Rosso la struttura del Teatro Comunale di Alessandria continua ad essere ‘congelata’ a causa delle scelte (scellerate? Mia interpretazione della lettura) di questa amministrazione, che privilegerebbe il recuperare l’ex Ospedale Militare e del Complesso di San Francesco, utilizzando i fondi Por Fesr. E perchè di grazia non ci hanno pensato loro a rimetterlo in funzione completamente, il Teatro? In cinque anni trascorsi, oltretutto con la Regione ‘amica’, il Teatro è rimasto lì, aperto solo occasionalmente e senza un progetto ‘di sistema’. Stessa situazione peraltro della piscina comunale, e di altre strutture di proprietà pubblica in questa città.
Desidero però tornare sulla notizia, che ha prodotto molti commenti: uno di questi l’ho trovato illuminante. Scrive infatti il professor Pierluigi Cavalchini: “Attenzione a giocare col fuoco. L’intento di “smantellare” tutto era già stato fatto balenare all’indomani dello “strano” incidente che ha riguardato l’impianto di riscaldamento (con successiva chiusura e risparmio di tot migliaia di euro all’anno). Per chi non se lo ricordasse mi riferisco al pieno dell’epoca Fabbio.. Chi vuole “chiudere” col Teatro Comunale, con la sua storia, con quel che ha significato come elaboratore e moltiplicatore di cultura…non ha che da farsi avanti… Ma in modo palese, pero’”. Ad un commentatore che risponde “Ah, c’è un complotto dietro!”, il prof. Cavalchini risponde: “Nessun complotto… solo imperizia e superficialità (spero). Poi solo scuse di comodo e coperture più o meno dovute. Dispostissimo a riprendere la questione nelle sedi opportune (d’altra parte già presa in considerazione dalla Magistratura). Repetto non c’entra nulla… l’approssimazione non ha colori…”. Ho voluto riportare ciò che scrive il prof. Cavalchini, persona di statura morale e culturale e quindi certamente attendibile. Anche le mie fonti mi hanno raccontato che gli introiti dell’Azienda Teatrale erano da anni di gran lunga inferiori ai costi. Quello “strano incidente” ha risolto il problema. Questo significa che Alessandria non è città interessata alla cultura, al teatro, al cinema, al varietà? Vedremo se l’attuale amministrazione troverà il modo di dare un indirizzo a tale bene: ma ovviamente deve trattarsi di una valorizzazione economicamente sostenibile: non è più il tempo di ‘carrozzoni pubblici’ in perdita strutturale.
Voto: 2

 

3) Maltempo e bombe d’acqua che fanno a pugni con caditoie, tombini e fogne intasate e/o catramate…. tutti zitti? Nessun responsabile a partire dal passato fino ad oggi? Caditoie e tombini li abbiamo pure visti ‘catramare’ in alcune parti della città: tre badilate di catrame sulla vicina buca, e i tombini sparivano per sempre. Due anni fa li ho pure fotografati e pubblicati su facebook. Cosa significa? Che i lavori comunali dati in appalto vanno controllati e verificati. La mattina del 4 luglio alle 7,29 Radiogold registrava la notizia: “Bomba d’acqua nella notte.Temporale violentissimo. Interventi in tutta la provincia”. Come primo atto ho fatto un giro di telefonate a parenti: a due nuclei di miei famigliari, in due zone distinte del quartiere Cristo, sono ‘andati a mollo’ box e cantine, e hanno dovuto buttare via ciò che è stato danneggiato. I danni hanno colpito ‘a macchia di leopardo’ dagli Orti al Cristo, e in diversi sobborghi tra cui Casalbagliano. Nel quinquennio dell’amministrazione Rossa, superato il travagliato periodo di AMAG, dopo un andirivieni di incarichi di presidenti e direttori, ci fu un assestamento con l’ing. Bressan. Non ricordo la data ma il fatto: Bressan appena insediato, ospite a “Filo diretto” su Telecity-7/Gold, alla domanda di un cittadino che chiedeva pulizia e manutenzione di caditoie e tombini che causavano problemi dopo i temporali, il manager Amag spiegò che il progetto c’era, ma sarebbero stati necessari due anni per realizzarlo completamente.
Da quella dichiarazione anni ne sono passati decisamente più di due, ma quando piove è sempre più difficile scendere dai marciapiedi, e sono molti i ‘laghetti’ che rendono difficile i normali tragitti. Provate ad uscire ad esempio dall’Ospedale Civile lato circonvallazione. Non metto in dubbio la buona fede di Bressan, forse un incarico sarà stato dato, ma certamente non mi pare sia stato realizzato a regola d’arte.
Lo ripeterò fino all’eternità: la manutenzione va fatta, va affidata a ditte serie e va pure controllata dai tanti “capetti” che ci sono in Comune, e nella multiutility. Lo so che ciò che scrivo non è gradito, vengo da sempre definita una grande rompiscatole. L’ho sempre preso come un complimento. C’è un detto, “la giustizia ha bisogno di piantagrane”, e io non mi tiro certo indietro.
Voto: 2