Le nostre infrastrutture [Piemonte Economy]

di Cristina Bargero

 

 

In un mondo sempre più interconnesso impazza il dibattito sulla necessità o meno di proseguire i lavori per la TAV e il Terzo Valico, o modificarne il tracciato. Si accumulano ritardi, proprio in un periodo in cui la velocità è un fattore fondamentale per la competitività, valendo oggi più che mai il vecchio detto “Il tempo è denaro”.

Ormai siamo abituati a considerare le distanze fisiche come un fattore relativo: in 9 ore di aereo da Milano si raggiunge New York, in 2 ore di treno da Bologna si arriva a Roma e quando saliamo su aereo o un treno ad alta velocità di solito non ci soffermiamo a riflettere sul valore delle infrastrutture di trasporto per l’economia e per la nostra vita.

Non solo gli aeroporti e le linee ferroviarie ad alta velocità ma anche le autostrade che abitualmente percorriamo per recarci al lavoro o raggiungere la riviera ligure aiutano a migliorare l’accessibilità dei territori.
Proprio la provincia di Alessandria, grazie alla sua posizione geografica, baricentrica in quello che un tempo era considerato il cuore produttivo del paese, ossia il triangolo industriale, gode del migliore indice di accessibilità* rispetto al resto del Piemonte.

 

Torino 51
Vercelli 55
Novara 44
Cuneo 51
Asti 47
Alessandria 42
Biella 53
Verbano Cusio Ossola 67
Piemonte 50
Nord Ovest 50
Nord 50
Italia 52

*L’indice è calcolato partendo dalle elaborazioni fatte sui tempi di percorrenza, espressi in minuti, dal centroide di ogni comune alle tre infrastrutture più vicine per ciascuna delle quattro categorie considerate. Le categorie di infrastrutture considerate sono: porti; aeroporti; stazioni ferroviarie; caselli autostradali.

 

Accessibilità significa soprattutto presenza di infrastrutture materiali e immateriali, che necessitano di investimenti in reti di trasporto e di banda larga, esistendo una stretta connessione tra lo sviluppo infrastrutturale e quello economico, come dimostra l’esperienza degli investimenti infrastrutturali sostenuti dagli Stati Uniti negli anni Cinquanta e Sessanta, che hanno giocato un ruolo chiave nello sviluppo economico di quel paese.

La presenza di infrastrutture di trasporto funziona come catalizzatore verso gli insediamenti produttivi, che, normalmente, vogliono minimizzare i costi di trasporto e ampliare i propri mercati di riferimento.

La buona dotazione infrastrutturale di Alessandria e del Piemonte, dovuta anche alla lungimiranza di una classe dirigente che in passato seppe compiere scelte strategiche, oggi rischia di non essere più sufficiente, se alcune decisioni fondamentali per la nostra regione e per il nostro paese saranno ancora rinviate.