Dante a Toirano [Il Flessibile]

 CorriereAldi Dario B. Caruso

 

 

 

Alfin della feroce risalita

entrammo nelle Grotte di Toirano

da quel pertuso definito uscita.

Lo Marco, senza trucco e senza impaccio,

il Sorrentino con la voce linda

e me, con la sei corde sotto il braccio.

Davanti a noi lo Stefano col Porter

sgommando e consumando copertone

assunto avea il carattere del bomber.

Di dietro tutto il resto del plotone

giunse a portar lo stretto necessario

con gran sudore e lingua a penzolone.

La Gianna con la borsa di focaccia

pimpante come un agile stambecco

disse gentil: “Voilà, spero vi piaccia!”

Il primo applauso spetta di diritto

a lei, Virgilio di noi tutti e del Comune,

che appena fatto fugge a capofitto.

L’ora ventuna avvicinossi lenta.

Lo pubblico gremiva la spelonca

e il tasso umiditante a centotrenta

il paio facea con l’indice a mercurio.

Lettura acuta, platea silente e attenta,

esperimento okay con messa a punto.

L’applauso ce lo disse, e io ne fui lieto.

 

Toirano (SV), 7 luglio 2018

L’Inferno di Dante