Un quaderno che riunisce gli scritti di un gruppo di artisti e intellettuali alessandrini negli anni dal 1940 fino al 1945. Una testimonianza unica, che ora diventa patrimonio della città e oggetto di studio grazie a una donazione del Lions Club Alessandria Host alla Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria.
Questo, in sintesi, l’obiettivo alla base del progetto presentato mercoledì nella Sala Giunta del Palazzo Comunale di Alessandria, alla presenza di Gianfranco Cuttica di Revigliasco, Sindaco della Città di Alessandria, Patrizia Bigi, Direttore Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria, Guido Ratti, Past-President del Lions Club Alessandria Host, Alfredo Canobbio, Vicegovernatore del Distretto Lions 108IA2, Alberto Ballerino, della Società di Storia, Arte e Archeologia per le province di Alessandria e Asti e curatore del libro “Penna d’oca” (ed. Falsopiano) basato sul manoscritto omonimo e Roberto Lasagna, editore Falsopiano.
Tutto nasce alcuni anni fa, quando Alberto Ballerino sulle pagine del giornale di Alessandria “Il Piccolo” segnala la presenza di questo quaderno, battezzato dagli stessi artisti dell’epoca “Penna d’Oca”.
Il Lions Club Alessandria Host, su impulso di Alberto Valdata, lo acquista, con l’intento di mettere a disposizione della cittadinanza una preziosa testimonianza della storia culturale alessandrina.
Quindi si rivolge allo stesso Alberto Ballerino per trasformare un manoscritto di tante mani e grafie diverse in un’opera a stampa facilmente fruibile a tutti e alla Società di storia, arte e archeologia per la pubblicazione.
Martedì 19 giugno, alle ore 17, nella Biblioteca Civica “Francesca Calvo” e alla presenza del Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, il manoscritto verrà donato dal Lions Club Alessandria Host alla stessa Biblioteca e, contemporaneamente, verrà presentata nel dettaglio la pubblicazione, curata da Alberto Ballerino per la Società di Storia, Arte Archeologia per le province di Alessandria e Asti.
Il volumetto, grazie all’apporto delle edizioni Falsopiano, si presenta in una veste preziosa ed elegante.
In appendice, anche alcuni importanti scritti del futurista alessandrino Duilio Remondino, principale promotore, insieme al poeta e pittore Giulio Adamo Sacchi, della “Penna d’oca”.