La sanità alessandrina ha (quasi) tutti i direttori. Adesso tocca a Brambilla e Centini, con l’ospedale che parla molto toscano…[Centosessantacaratteri]

10 a Enrico Sozzetti, zero agli anonimi del web! [Le pagelle di GZL] CorriereAldi Enrico Sozzetti

 

Direttori “che si parlano”, come hanno dichiarato loro stessi, all’insegna di quella “integrazione fra aziende” ribadita ancora da Antonio Saitta, assessore regionale alla Sanità, durante un incontro organizzato dal giornale locale di Alessandria, ‘Il Piccolo’. Dai relatori – Enrico Desideri, direttore generale della Asl Toscana sud est, e Valerio Alberti, direttore generale Asl Città di Torino – sono arrivati contributi tecnici approfonditi, ma anche fortemente contestualizzati alle rispettive realtà territoriali, mentre Saitta ha ripercorso azioni e indirizzi strategici per la sanità piemontese, ampiamente noti e ribaditi ancora in occasione della nomina dei nuovi direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere.

Dai nuovi vertici di Asl Al e azienda ospedaliera ‘Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo’, rispettivamente Antonio Brambilla e Giacomo Centini, non si potevano che ascoltare riflessioni di carattere generale che comunque hanno fatto capire quanto entrambi abbiano già colto della realtà alessandrina. Brambilla ha parlato di “sintonia di visione e sintonia personale” con Centini, sottolineando come “l’integrazione sia un elemento di qualità” e si debba “ragionare come in un’unica azienda”. Che Alessandria si sia fatta conoscere, con un aspetto non particolarmente positivo, lo conferma la riflessione finale di Brambilla: “La riqualificazione delle rete va fatta, ma insieme alle associazioni di rappresentanza e alle amministrazioni locali. So che le assemblee dei sindaci non raggiungono spesso il numero legale…”. Centini, in chiusura dell’incontro, parla di “ottimi spazi in cui lavorare rispetto alle eccellenze dell’azienda ospedaliera”, conferma di prendersi ancora alcune settimane per conoscere a fondo l’Aso e ribadisce di volere “impostare un lavoro organico e strutturato con l’Asl Al nell’arco dei prossimi mesi”.

Da due direttori appena insediati e provenienti da realtà lontane e differenti (Brambilla, classe 1954, nato a Cologno Monzese, ha lavorato per lungo tempo in Emilia Romagna dove è stato dirigente responsabile del servizio di assistenza territoriale dell’assessorato alla Sanità della Regione; Centini, 37 anni, nato a Siena, nel 2011 è stato nominato direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera universitaria senese per poi assumere l’incarico di consulente strategico della McKinsey&co, società internazionale di consulenza manageriale) non si poteva ascoltare altro e inoltre sono anche mancate domande specifiche.

Invece ci sono novità sul fronte dei direttori sanitari e amministrativi delle aziende alessandrine. La squadra deve essere completata in tempi rapidi e così sembra essere. Mentre Elide Azzan (responsabile della direzione sanitaria dell’Asl alessandrina) e Francesco Arena (direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera) vanno a Novara (città che torna sempre nei sogni e negli incubi alessandrini) rispettivamente come nuovi direttori sanitario e amministrativo dell’Asl No, nominati dal direttore generale Arabella Fontana, c’è Paola Costanzo (direttore sanitario del ‘Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo’) che attraversa la strada e con pochi passi va all’Asl Al.

Pronto anche il direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera: è Roberta Volpini, classe 1967, nata a Pisa, avvocato, dal 2015 ha ricoperto il ruolo di direttore amministrativo di Estar, ente di supporto tecnico amministrativo regionale della Toscana e in precedenza ha fatto parte del Nucleo tecnico programmazione area vasta centro della Regione Toscana. I due toscani, fortemente legati alle rispettive radici senesi e pisane, benché appena insediati, sembrano già avere inquadrato alcune delle questioni di maggiore dimensione e rilevanza per la qualità dell’assistenza ospedaliera e territoriale. Non a caso durante la serata Brambilla ha fatto esplicito riferimento alla rete di sistema per l’assistenza territoriale (dalle Case della salute a strumenti innovativi come la telemedicina), mentre Centini ha citato le eccellenze ospedaliere come elemento cardine nella gestione della fase acuta del paziente. Adesso non devono solo continuare a parlarsi, ma lavorare all’insegna di quella integrazione, cardine dell’organizzazione sanitaria della Regione Piemonte.