Casale Monferrato: “Il Vivaio Eternot sviluppa radici di giustizia”

Casale Monferrato è la città simbolo della lotta all’amianto e, proseguendo il suo percorso per arrivare a essere, nel 2020, la prima città deamiantizzata d’Italia, nel 2016 ha visto sorgere, proprio dove nasceva la fabbrica Eternit, il parco Eternot.

Il simbolo del nuovo polmone verde della città è il Vivaio Eternot, monumento vivo, diffuso e partecipato realizzato dall’artista Gea Casolaro e costituito da piante di Davidia Involucrata, comunemente conosciuta anche come l’albero dei fazzoletti, a simboleggiare le lacrime provocate dalla fibra killer.

A partire dal 2017, il monumento è diventato la matrice da cui si diffonde per il mondo il premio Vivaio Eternot. Ogni anno in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto le piante di Davidia nate dal monumento vengono donate a tutti coloro che si siano distinti per l’impegno profuso nella cura, la ricerca, la diffusione dell’informazione, in importanti e significative azioni di bonifica, nelle battaglie sociali e legali legate ai danni causati dall’amianto.

Le Davidie in questo modo vengono piantumate per il mondo, contribuendo alla crescita del monumento e sviluppando così profonde radici di giustizia. Dopo le 10 del 2017, nell’edizione 2018 del Premio ne sono state consegnate 9.
Due di loro sono state recentemente messe a dimora.

Quella consegnata a Daniele Manetti (Il suo costante impegno nella lotta all’amianto, frutto di anni di lavoro tra istituzioni e associazionismo in difesa dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, ha portato all’apertura dello Sportello Amianto nella sede di Anmil Pistoia, un punto informativo dove lavoratori ex esposti all’amianto e cittadini potranno presentarsi per avere informazioni, ma anche consulenze tecniche, legali e previdenziali) è stata messa a dimora venerdì 1 giugno al Liceo Artistico Petrocchi di Quarrata (PT) durante un evento organizzato in collaborazione tra Associazione Vivaisti Italiani, Legambiente, Anmil e Comune di Quarrata.

Quella ricevuta dal Centro Documentazione Amianto e Malattie Correlate “Marco Vettori” (Nato nel 2013 grazie al lascito archivistico di Marco Vettori, politico ed ex operaio e sindacalista di Breda Ferroviaria, impegnato nel riconoscimento dell’esposizione all’amianto e deceduto per una patologia amianto-correlata a 59 anni, il Centro svolge intensa attività di documentazione ed informazione sui temi legati all’amianto organizzando numerosi incontri, convegni, corsi. Il Centro gestisce un archivio contenente circa 40.000 pagine di documenti e articoli scientifici e si autofinanzia con donazioni spontanee e con iniziative di fundraising) ha invece trovato collocazione martedì 5 giugno nel giardino della Biblioteca San Giorgio di Pistoia, nello stesso luogo dove, fino al 1972, sorgeva la fabbrica per la produzione ferroviaria, dove l’amianto era abbondantemente utilizzato, e il cui utilizzo ha provocato decine di morti.

La Davidie ricevute dai vincitori nel 2017 si trovano nei seguenti siti:

La Davidia donata a Francesco Ghiaccio e Marco D’Amore è attualmente a casa di Francesco Ghiaccio. A settembre verrà piantumata presso il Comune di Gabiano (AL).

La Davidia donata alla memoria di Maria Maugeri si trova a Bari, all’ingresso del Centro Oncologico cittadino in Via Papa Pio XII. La targa originale è andata distrutta e il Comune, in collaborazione con la Consulta per l’Ambiente, ha provveduto a sostituirla con una nuova, in marmo.

La Davidia donata a Romana Blasotti Pavesi si trova a dimora presso il Vivaio Eternot: è una delle due piante che forniscono le marze necessarie agli innesti delle piante del vivaio.

La Davidia donata a Daniela Degiovanni è stata piantata presso l’Hospice di Casale Monferrato, progetto che lei stessa ha curato come Oncologa e che la vede ancora quotidianamente impegnata come Presidente del Comitato Scientifico di Vitas, associazione che si occupa di tutti quei servizi non strettamente medicali che riempiono la distanza fra paziente e persona. Sempre presso l’Hospice di Casale Monferrato, Gea Casolaro ha piantato una Davidia come personale omaggio all’impegno dell’Associazione Vitas, al personale dell’Hospice e soprattutto a tutte le persone che condividono la sofferenza della malattia ma anche il calore umano e la bellezza del giardino lì creato.

Il Premio Vivaio Eternot è stato assegnato a Alessandro Bratti per aver fortemente contribuito alla nascita della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e per essersi occupato del disagio di Casale Monferrato affinando strumenti amministrativi utili al territorio e a tutto lo Stato Italiano. Bratti ha donato la sua Davidia al Comune di Fiscaglia (FE): la pianta, per scelta del Sindaco Sabina Mucci,è stata piantumata presso il santuario della Madonna della Corba a Massa Fiscaglia, in prossimità del Cippo dedicato alla Vittime dell’Amianto.

Mirella Bertana ha ricevuto il Premio Vivaio Eternot per l’impegno nella sensibilizzazione e formazione dei bambini in età scolastica alla pericolosità dell’amianto e alla ricerca di un mondo libero dall’amianto. Con questo stesso spirito ha regalato la sua Davidia alla Scuola elementare di Santa Maria del Tempio dove lavora e condivide la cura della pianta con i suoi allievi.

Stefano Cosma è venuto a Casale Monferrato a ritirare la sua Davidia per poi consegnarla all’Ospedale San Polo di Monfalcone (GO), per rendere omaggio all’operato del Centro Regionale Unico Amianto. Qui, ben visibile a chi arriva presso la struttura, è stata piantata la Davidia.

Luca e Paolo del gruppo musicale Assalti Frontali hanno ricevuto la Davidia del Premio Vivaio Eternot dalle mani di Gea Casolaro, a Roma. Il loro desiderio, infatti, è stato quello di regalare la loro Davidia alla scuola Iqbal Masih del quartiere Centocelle. Qui si è tenuta una grande festa, con tutte le bambini e i bambini, per ricordare la loro Direttrice scolastica scomparsa, che ha fortemente lottato contro un tumore, ma ancor più contro l’amianto, lasciando in eredità una delle poche scuole d’Italia completamente bonificate. La pianta è ben visibile anche dall’esterno della scuola.

Una pianta di Davidia, alla memoria di Stefano Rigatelli, che si impegnò fin dal 1996 all’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte promuovendo la bonifica contribuendo alla definizione di Casale Monferrato e degli altri 47 Comuni del comprensorio come SIN, è custodita e curata da Giorgio Schellino che l’ha piantumata in una vigna nelle Langhe (nei pressi di Cigliè).

La decima Davidia della prima edizione è stata donata ai “Giovanissimi” della Junior Pontestura del 2013 che si sono prodigati per sensibilizzare nella lotta all’amianto e, intervistati, ricordarono il loro allenatore Luciano Bellan, morto a causa del mesotelioma pleurico. La Davidia è stata piantumata a Villanova Monferrato nei pressi di un laghetto, poco distante da dove i ragazzi hanno giocato l’ultima gara con il loro mister.