Alessandria, iniziativa civica ‘trasversale’ per la partecipazione: “i comitati di quartiere siano trait d’union fra cittadino e istituzioni”

Ma poi cosa succede fra Tanaro e Bormida? [Centosessantacaratteri] CorriereAlAd Alessandria nasce la figura civica del Delegato del Sindaco.

Il 22 di maggio presso il Centro Civico di Spinetta Marengo, si sono gettate le basi per riprendere il regolamento delle circoscrizioni per dare voce ai cittadini e stimolare la loro “PARTECIPAZIONE”
alla gestione della cosa pubblica.

Alla presenza di molte rappresentanze politiche è prevalso il senso civico sull’espressione politica
di ciascuno dei partecipanti al dibattito:
Oria Trifoglio per Quarto Polo
Vincenzo De Marte per gruppo DEMA
Cristina Mazzoni per PD
Franco Moro per Lega
Nando Tempesta e Maurizio Carta per FareconTosi e molti attivisti hanno discusso sulla necessità di ricostituire i Consigli di quartiere, proponendo figura del Delegato del Sindaco come presenza attiva sul territorio al servizio del cittadino.

L’aspetto principale che è emerso è la trasversalità di tale proposta, un vero e proprio movimento civico, dove al centro c’è il cittadino con il suo territorio e le sue diversità.

Per la prima volta si dice basta alla politica “USA E GETTA” dice Tempesta, ribadendo che la presenza sul territorio dei candidati spesso si rileva solo durante la campagna elettorale, per poi
mancare durante il mandato fino alle elezioni successive; è dunque necessaria individuazione di un “metodo” per una raccolta dati, propone Carta, che non si esprima in una denuncia, ma in un
lavoro di supporto all’amministrazione.

Da qui, la necessità di costituire “Comitati spontanei” sottolinea Borgoglio, che lavorino sui temi e individuino la persona che, per conto dell’amministrazione si occuperà dei servizi basilari.
Alla base di questa proposta, unanimamente si è deciso di accogliere la premessa di Cartolano: verificare se ci sono le condizioni per rilanciare il discorso della “partecipazione” che in passato si
esprimeva con i consigli di quartiere.

L’esigenza che l’amministrazione si cali alla base, prendendo atto dei bisogni dei cittadini è supportata dalla necessità d’informazione, dice Trifoglio, con la conseguenza di aumentare il senso civico e di alzare il livello di partecipazione.

Cristina Mazzoni estende la competenza dei Comitati di quartiere non solo alle piccole cose, ma anche ai grandi temi (ambiente, salute, riqualificazione urbana ecc.), questo per uscire dall’individualismo in cui si è, purtroppo, calato il cittadino in questi ultimi anni che lo ha visto spesso dover affrontare periodi di crisi da solo e non collettivamente.

De Marte spiega che, lavorare sul territorio deve essere un’opera di volontariato al servizio dei cittadini.

Aggiunge Moro che i consiglieri comunali non possono essere essi stessi consiglieri di quartiere, pertanto i membri che andranno a costituire il Comitato nascente, per le proprie competenze, si faranno carico di raccogliere e segnalare all’amministrazione, i problemi del quartiere.

Gli assessori competenti in carica, in base alle risorse di cui dispongono dovranno valutare le priorità di intervento. Un “trait d’union” fra istituzione e cittadinanza che è venuto a mancare e di cui si avverte il bisogno di un gran ritorno sottolinea un cittadino (Carlo).

Il Comitato, dice Mulas, diventa osservatore della realtà civica per conto dell’amministrazione e non contro l’amministrazione, la quale a sua volta, attraverso il Delegato del Sindaco provvederà ad informare il quartiere sui progetti e sui risultati.

SOBBORGHI: PARTECIPAZIONE, INFORMAZIONE E RIVALUTAZIONE DEL SENSO CIVICO PER
RICOSTRUIRE LA COMUNITÀ

La trasversalità di questa iniziativa e i metodi da adottare saranno ridiscussi in un’assemblea aperta a tutti i cittadini e alle rappresentanze politiche, il giorno 12/6, presso il centro civico di Spinetta Marengo, via Gozzo 3.

 

Oria Trifoglio per Quarto Polo
Vincenzo Demarte per gruppo DEMA
Cristina Mazzoni per PD
Franco Moro per Lega
Nando Tempesta e Maurizio Carta per FareconTosi