Blanchard sciagura, Vannucchi semisciagura [Le pagelle dell’Orso Grigio]

Alessandria 1 – Feralpi Salò 3

CAMPIONATO DI CALCIO 2017/2018 – SERIE C – PLAYOFF- RITORNO DEL TURNO ELIMINATORIO

Vannucchi – 5,5 – Una bella parata poi sul gol qualificazione del Feralpi si fa trovare a mezza strada e Ferretti lo fulmina. A questo punto, dopo tre stagioni in grigio, sarebbe ora di fare dei bilanci su questo ragazzo il quale è partito bene e poi ha avuto un’involuzione progressiva. E se, quando sei giovane, non migliori non andrai mai da nessuna parte.

Celjak – 6 – Partita giudiziosa e positiva la sua. Ha avuto pure la palla per far male ma non è roba sua.

Barlocco – 5,5 – Ancora una volta per due volte applica le maniglie al pallone e lo porta in giro per il campo senza costrutto. Difensivamente stavolta non patisce Vitofrancesco oltremodo.

Sciacca (24’st) – sv –

Piccolo – 6 – Un’indecisione in occasione del terzo gol subito, per il resto la solita buona prestazione. Suo il passaggio perfetto che manda in gol Sestu.

Blanchard – 5 – Fa male vedere un giocatore con tali qualità e facilità di gioco offrire una prestazione condita con superficialità e gigioneria. Il mister ospite conosceva le qualità da pollastrone del suddetto e ha ordinato ai suoi di pressarlo senza soluzione di continuità ….

Chinellato (33’st) – sv – Nulla da segnalare. E ti pareva ….

Sestu – 7 – Il gol che ha riaperto i giochi è suo e pure di ottima fattura. Per il resto quasi sublime

Fischnaller (25’st) – sv – Ma siamo sicuri che è entrato pure lui?

Nicco – 6 – Se cercasse il gol come cerca i cartellini gialli nelle occasioni più idiote saremmo a posto. Meno male che lì in mezzo, oltre la confusione, fa pure qualche cosa positiva.

Gazzi – 5 – Sui primi due gol subiti lui ne sa qualcosa, stranamente avulso dal gioco perde persino banali contrasti aerei.

Bellazzini (1’st) – 5 – Stavolta il cambio magico non riesce e lui non apporta né verve, né qualità e neppure geometria al centrocampo

Gatto – 6,5 – Prima interno poi play se la cava con onore e attenzione. Comunque l’ultimo a mollare.

Marconi – 6 – Lavorare lavora. Stavolta però non segna anche perché di palle interessanti ne vede poche.