Note di cioccolato [Il Flessibile]

 CorriereAldi Dario B. Caruso

 

Un altro concerto, un’altra città, altri volti.

Le cose nuove ci rendono fecondi di conoscenza, di cultura umana, di sapienza.

La vita vissuta nasconde qualcosa di profondo rispetto allo studio e palesa l’arte di saper stare al mondo, ciascuno con la propria personalità, con il proprio stile, nel mio caso con la propria musica.

Alba è una città ricca: di storia, di fascino, di lavoro.

Rappresenta l’Italia di provincia che è riuscita a gestire un sano rapporto tra il passato e il futuro, a tenere il primo piede nella tradizione e lanciare il secondo aldilà del tempo.

Risultato: un presente di benessere e di prospettiva.

“Facciamo i conti con la crisi ma per noi è lieve” spiega Ignazio.

Lungo la via Maestra si legge sul volto dei passanti che la serenità non è utopia, anche per i turisti inglesi, tedeschi, americani che affollano le vie del centro e sorridono estasiati guardando le vetrine oppure seduti ai caffè sorseggiando un calice di vino.

La Chiesa della Maddalena è un piccolo gioiello Barocco nel cuore della città.

Costruita alla metà del Settecento, è suddivisa in due ambienti: la raccolta Cappella e l’ampio Coro ligneo situato alle spalle dell’altare, teatro del concerto.

Il concerto si dipana tra emozioni, silenzi e applausi.

Al termine usciamo dalla Chiesa.

Ha piovuto a dirotto, ora l’aria è tiepida, il ciottolato è imperlato di gocce e pozzanghere.

“Senti che profumo?” dice Ignazio.

Inspirando si percepisce un intenso aroma di nocciola con note di cioccolato.

Mi vengono alla mente piacevoli sensazioni di giochi antichi, voci di bambini e sorprese preziose rinchiuse dentro un ovetto giallo.

Cammino verso il ristorante, alleggerito di molti anni e con un profumo in più nella mia personale Banca Olfattiva.