Il rilancio di Alessandria in 10 mosse

Ma poi cosa succede fra Tanaro e Bormida? [Centosessantacaratteri] CorriereAlAlessandria ha già sofferto molto e da diversi anni ed è ora che la nuova Amministrazione operi con efficienza per farle tornare il sorriso. Occorrono risposte adeguate e urgenti per il rilancio della città.

Sulla questione del dissesto si è parlato per anni, ne hanno parlato tutti forse anche troppo, le responsabilità sono note e non sono da imputare esclusivamente ad una sola amministrazione, dato che anche altre in precedenza, seppure in misura minore hanno le proprie responsabilità.

Del resto quando una città viene governata per decenni da politici poco lungimiranti, conservatori e incapaci di un minimo di progettualità per il futuro è inevitabile che si arrivi a determinate conseguenze.

Durante la precedente amministrazione si è dovuto prevalentemente operare per uscire dal dissesto con le relative conseguenze per i cittadini, i lavoratori e le imprese, che ne hanno pagato un duro prezzo.

Ora però è tempo di pensare al rilancio della città, questa è la vera sfida a lla quale l’Amministrazione Comunale in carica da quasi un anno è chiamata a rispondere, d’ora in avanti non servirà più parlare di quello che è stato ma di quello che si intenderà fare e in tal senso non basteranno le parole ma conteranno solo i fatti concreti che nell’interesse generale si spera vengano realizzati.

Pertanto se si vuole rilanciare la città, occorre dare corso a quanto segue:

1) Messa in sicurezza e rilancio della Cittadella con il finanziamento di 32,5 milioni di euro fra Stato e Regione;
2) Riqualificare l’ex ospedale militare;
3) Realizzare le opere relative al bando periferie, 18,5 milioni di euro per l’asset Spinetta Marengo vs Alessandria;
4) Completare la riapertura del teatro attraverso la finanza di progetto con partner privati;
5) Rendere operativi i nuovi Consigli di Ambito territoriale (quartiere) per dare voce ai cittadini;
6) Potenziare l’organico e modificare i compiti della Polizia Municipale che deve tornare a presidiare le strade;
7) Realizzare il piano della mobilità per ridurre l’inquinamento e per risolvere i problemi di viabilità del Centro;
8) Migliorare l’efficienza dell’AMIU nella raccolta rifiuti e nella pulizia della città (intervenendo in modo incisivo sui cittadini incivili);
9) Mettere in sicurezza la città a partire dalle zone critiche come il parcheggio dell’ospedale, i giardini pubblici, il quartiere Cristo, ecc., con l’installazione di un adeguato numero di telecamere;
10) Realizzare parcheggi a corona della città, per ridurre i traffico in Centro.

Il rilancio di Alessandria passa anche attraverso una migliore risposta alla domanda turistica, recentemente in occasione dell’inaugurazione dei nuovi uffici comunali del welfare animale e dello IAT turismo ho scoperto che con ogni viaggio di Autozug arrivano in città 400 stranieri con auto e/o moto al seguito (e in alcuni periodi dell’anno anche più volte alla settimana) peccato che come afferma la referente del servizio, gli orari di apertura degli esercizi commerciali e dei musei non si siano adeguati alla presenza di tanti potenziali clienti e visitatori.

Anche chi si occupa di comunicazione nel settore hotel e ristorazione della città, ritiene che non vengano date risposte adeguate alla domanda turistica, non sussiste infatti una politica finalizzata a cogliere le opportunità che la città e il nostro territorio possono offrire, dato che marketing, servizi e informazioni, sono alquanto carenti. Così come non c’è da parte della città nel suo complesso, un sufficiente livello di accoglienza (e non solo in quanto sporca e degradata)… .

Ciò rappresenta un presupposto indispensabile se si vuole sfruttare i vantaggi che il turismo potrebbe offrire per l’economia e il lavoro locale, tenuto conto che l’attuale crisi del nostro tessuto industriale, commerciale e artigianale rende necessario (molto di più di quanto non si facesse in passato) creare condizioni favorevoli per spingere il turista a fermarsi nella nostra città, senza considerarlo solo un luogo di transito per poi andare a visitare altri territori.

La sfida per il rilancio della città si vince anche con la capacità di migliorare la risposta alla domanda di turismo, per questo tutti e non solo l’amministrazione comunale devono fare la loro parte, non ci vuole molto basta rendersene conto e sopratutto ascoltare e mettere in pratica i suggerimenti che vengono da chi ha specifiche esperienze nel settore, il mondo corre veloce, perciò Alessandria non può continuare a rimanere immobile….

Pier Carlo Lava – Alessandria